Il ciclo d’innovazione per la smart factory secondo Bosch Rexroth

Marino Crippa* dal blog expertise.boschrexroth.it/ spiega come sfruttare le opportunità offerte dall’Industrial Internet of things, sviluppando così il business esistente lungo tutta la catena del valore, in maniera continua ed evolutiva

È piuttosto evidente come, ancora adesso, il tema della Fabbrica intelligente sia più dibattuto che implementato. Ed è altrettanto evidente come esso stia avendo implicazioni tali da non poter essere trattato con superficialità e che solo un approccio pragmatico può favorire l’applicabilità di questi nuovi paradigmi.

Le 3 fasi del ciclo di innovazione

L’ Industry 4.0 è già realtà: non è un tema tecnologico ma di approccio all’innovazione e, adottando un ciclo come qui illustrato, è possibile sviluppare il business esistente lungo tutta la catena del valore, in maniera continua ed evolutiva, sfruttando le opportunità offerte dall’internet applicata all’industria (IoTIndustrial Internet of things). Ciò offre anche una possibile risposta ad una questione frequentemente posta: “qual è il miglior punto di partenza come azienda, come reparto, come linea di produzione?”







 

Fase 1: il prodotto 4.0

I prodotti e le macchine devono essere equipaggiati con caratteristiche abilitanti i paradigmi IIoT. Questo include, sensori, attuatori, sistemi di information processing oltre che applicazioni software a livello macchina. L’utilizzo nella costruzione di macchine e linee di componentistica progettata per un facile accesso alle informazioni, permette una rapida implementazione di questa fase. Una garanzia sull’investimento rispetto all’evoluzione futura passa sicuramente attraverso architetture hardware e software basate su standard aperti.

 

 

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Marino Crippa* è Head of Digital Factory di Bosch Rexroth














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