È piuttosto evidente come, ancora adesso, il tema della Fabbrica intelligente sia più dibattuto che implementato. Ed è altrettanto evidente come esso stia avendo implicazioni tali da non poter essere trattato con superficialità e che solo un approccio pragmatico può favorire l’applicabilità di questi nuovi paradigmi.
Le 3 fasi del ciclo di innovazione
L’ Industry 4.0 è già realtà: non è un tema tecnologico ma di approccio all’innovazione e, adottando un ciclo come qui illustrato, è possibile sviluppare il business esistente lungo tutta la catena del valore, in maniera continua ed evolutiva, sfruttando le opportunità offerte dall’internet applicata all’industria (IoT – Industrial Internet of things). Ciò offre anche una possibile risposta ad una questione frequentemente posta: “qual è il miglior punto di partenza come azienda, come reparto, come linea di produzione?”
Fase 1: il prodotto 4.0
I prodotti e le macchine devono essere equipaggiati con caratteristiche abilitanti i paradigmi IIoT. Questo include, sensori, attuatori, sistemi di information processing oltre che applicazioni software a livello macchina. L’utilizzo nella costruzione di macchine e linee di componentistica progettata per un facile accesso alle informazioni, permette una rapida implementazione di questa fase. Una garanzia sull’investimento rispetto all’evoluzione futura passa sicuramente attraverso architetture hardware e software basate su standard aperti.
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Marino Crippa* è Head of Digital Factory di Bosch Rexroth