Industrial IoT in un click? Con Vodafone Industrial Connect! E con la cloud region italiana di Microsoft…

di Piero Macrì ♦︎ La black box per l’IIoT è realizzata da Vodafone, Alleantia, Sas e Cisco. Quest’anno si è aggiunta Microsoft. Alleantia: software gateway per migliorare e arricchire le connessioni. Sas: autonomia di sviluppo con tecniche low code. Cisco: sicurezza e compliance normativa. Microsoft: connettere piattaforma a gestionali, applicazioni di crm e di field service disponibili as a service nella cloud region. Parlano Amalia Fuschini (global account director di Sas), Davide Magni (responsabile manufacturing & logistic automation di Vodafone Business), Lorenzo Bastianelli (sales manager di Alleantia), Roberto Filipelli (cloud and enterprise business group director di Microsoft), Davide Formica (global partner development manager di Cisco)

Software d’integrazione, connettività, networking, cloud, analisi dati. E’ il cocktail tecnologico di Vodafone Industrial Connect (Vic), la soluzione plug & play per l’Industrial Iot, realizzata da Vodafone in partnership con Alleantia, Sas e Cisco, che apre le porte alla servitizzazione e alla digitalizzazione dell’ambiente di produzione. A un anno dalla sua introduzione sul mercato, Vic è diventata un vero e proprio laboratorio di innovazione, dove ciascuno dei partecipanti può arricchire la piattaforma con nuovi tasselli e funzionalità applicative. A bordo del progetto, anche Microsoft, che ha appena annunciato l’apertura della nuova e prima cloud region italiana.

Monitoraggio real time, servizi avanzati per anomaly detection e manutenzione predittiva, schedulazione e pianificazione della produzione con integrazione meserp e connettività globale per monitoraggio di prodotti e macchine nelle più diverse aree geografiche. A un anno dal lancio, sulla piattaforma convergono nuovi servizi per la smart factory e la macchina connessa. Applicazioni di logistica, per la localizzazione delle merci all’interno del magazzino e automazione di amr, soluzioni per il plant, dal tracking indoor alla produzione, dall’automazione con robotica collaborativa ai sistemi di visione supportati dall’intelligenza artificiale.







«Vic offre ora la flessibilità per rispondere alle più diverse esigenze applicative del mondo industriale e manifatturiero», afferma Davide Magni, responsabile manufacturing & logistic automation di Vodafone Business.

Davide Magni, responsabile manufacturing & logistic automation di Vodafone Business

Con l’ingresso di Microsoft si alza la potenza di fuoco, con possibilità di connettere la piattaforma Industrial Iot a gestionali, applicazioni di crm e di field service disponibili as a service nella cloud region della multinazionale dell’information technology. Non meno importante il rafforzamento della parte analytics con servizi di efficienza energetica e di previsione della domanda forniti da nuovi moduli Sas.

«Possiamo offrire a costruttori di macchine una raccolta dati per creare servizi basati sulla macchina connessa che l’oem può personalizzare e pacchettizzare, offrendo a clienti piani di abbonamento differenziati, premium, gold o bronze», afferma Magni. Una piattaforma no code che permette di creare dashboard coerenti con modelli pay per use e pay per performance. E applicazioni di realtà virtuale e aumentata per la formazione da remoto e per supportare l’operatività manutentiva sul campo con strumenti di visione smart glasses.

 

Alleantia, la fabbrica software per la produzione delle interfacce applicative dell’Industrial Iot

Lorenzo Bastianelli, sales manager di Alleantia

«Risolviamo il problema di unificare e rendere omogeneo l’ambiente di automazione e produzione, dice Lorenzo Bastianelli, sales manager di Alleantia. Il problema di un’applicazione Industrial Iot è sempre lo stesso, integrare macchine e robotica di fornitori diversi». Insomma, Alleantia come fabbrica delle api (application programming interface), dove non si produce miele ma software per la connettività “ultimo miglio” di macchine e applicazioni, di componenti e risorse Ot e It. «Si deve interconnettere un nuovo macchinario? Bene, sviluppiamo quel pezzo di software che serve per includere quella macchina nella dimensione Iot», dice Bastianelli. Alleantia soddisfa, quindi, la funzione primaria di un software gateway, che è quella di migliorare e arricchire le connessioni.

«Prendiamo i dati dell’automazione e li distribuiamo on edge e in cloud. Quest’anno abbiamo introdotto un nuovo modulo di intelligence, un plug-in del gateway che permette di sviluppare regole anche complesse per arricchire i dati da elaborare». Creazione di nuove variabili e funzioni per l’analytics in cloud, per ottimizzare processi e consumi. Visualizzazione a bordo macchina per dare all’operatore informazioni sullo stato di funzionamento e analisi di processo in cloud. «Con la componente Iprod soddisfiamo controllo di produzione, gestione della commessa e dell’ordine di produzione», sottolinea Bastianelli. Un’operatività mes -erp semplificata. I dati acquisiti dal campo evidenziano la necessità di un ricambio di un componente o parte della macchina? L’operatore riceve un alert e in automatico e si avvia la procedura d’acquisto attraverso il marketplace dei fornitori. Quindi, gestione della distinta base con possibilità di schedulare e pianificare il carico di lavoro per ciascun macchinario, e un marketplace per gestire la supply chain dei ricambi e avere una visibilità sullo stato di avanzamento delle forniture.

Vodafone Industrial Connect, una black box per l’IoT industriale che può essere installata con la stessa semplicità di una Vodafone Station. Un progetto multibrand che vede oggi protagoniste quattro aziende con uno specifico dominio di competenze “best in class”

Più soluzioni applicative e autonomia di sviluppo con tecniche low code

Amalia Fuschini, global account director di Sas

«La nostra collaborazione mirava inizialmente a raccogliere tutti i dati di fabbrica, portarli su cloud, per eseguire analisi standardizzate, dice Amalia Fuschini, global account director di Sas. La sorpresa è che dal mercato è arrivata tanta richiesta di formazione». La formula standard non soddisfa tutta la domanda. La piattaforma deve, quindi, essere flessibile, assecondando aggiornamenti e modifiche. «Ci siamo accorti che molte aziende sono alla ricerca di data scientist, racconta Fuschini. Obiettivo di molte pmi è acquisire una propria autonomia nello sviluppo di servizi basati sui dati, adattando la piattaforma alle specifiche esigenze manifatturiere». Non meno importante è allargare la base applicativa con disponibilità di building blocks funzionali per risolvere alcune delle maggiori criticità con cui si confrontano le imprese. Ecco, quindi, il modulo energy cost & optimization, molto apprezzato da aziende energivore, in particolare dall’industria della ceramica e del vetro.

«Per soddisfare queste esigenze allarghiamo le fonti dati, con informazioni che derivano dal monitoraggio delle macchine di produzione, ma anche dalla componente It, dall’erp e dal crm. Più ci si sposta verso la grande azienda più questo bisogno è sentito, aggiunge Fuschini. Essenziale, quindi, mettere a disposizione strumenti no-code che permettano di fare analisi aggregata dei dati in modo semplificato, con interfacce drag & drop. Riassumendo, da una parte una componente di analytics ’Ready to Use’ con soluzioni standardizzate, monitoraggio parametri macchina e anomaly detection, per supervisionare l’oee, il business as usual di fabbrica, dall’altra analytics avanzate che riguardano la parte business. Oltre a manutenzione predittiva ed efficienza energetica, il demand planning con la combinazione di dati che riguardano la produzione corrente e lo storico pregresso. Il che, come dice Fuschini, significa ottimizzare e minimizzare le scorte magazzino, gli sprechi e gli scarti oltre che migliorare la qualità del servizio reso ai clienti.

Vodafone Industrial Connect

Le nuove potenzialità di integrazione di Vodafone Industrial Connect con applicazioni e servizi disponili nella nuova cloud region italiana di Microsoft

Roberto Filipelli, cloud and enterprise business group director di Microsoft

Vic è un esempio di Industrial Iot dove la connettività di Vodafone si fonde con il cloud di Microsoft e con i data center della prima region che Microsoft inaugurerà in Italia. «Composta da tre availability zone localizzate in Lombardia composte ognuna da almeno un datacenter, la nuova cloud region è in grado di garantire i massimi livelli di sicurezza, privacy e performance. Contribuirà ad accelerare la transizione digitale delle imprese», afferma Roberto Filipelli, cloud and enterprise business group director di Microsoft. Inizialmente disponibile per le aziende che utilizzano Azure, sarà poi disponibile anche per Microsoft 365, Dynamics 365 e le soluzioni Power Platform. La region fa parte del progetto Ambizione Italia, il più ampio piano di investimenti che Microsoft ha fatto nel nostro Paese, del valore di 1,5 miliardi di dollari nel periodo 2020-2025.

La cloud region sarà aperta sia alle imprese italiane, sia a tutte quelle organizzazioni globali che vogliono sviluppare servizi digitali con data center di prossimità. La collaborazione con Vodafone è strategica. «Senza un’offerta affidabile di connettività non si possono concretizzare le potenzialità del cloud. I nuovi servizi 5G permetteranno di estendere l’utilizzo del cloud a tutte quelle aziende che hanno siti produttivi che non sono raggiunti dalla fibra», dice Filipelli. Quindi, da una parte la possibilità di avere connettività privata all’interno della fabbrica, dall’altra connettività sicura e a bassa latenza in 5G verso il cloud pubblico. Infine, cloud ibrido. Stesse modalità di servizio, pay per use, sia su cloud pubblico che privato con lo stack tecnologico Azure su server aziendali. «Avere l’opzione on premise è fondamentale per il manifatturiero poiché il controllo real time della produzione lo si vuole avere su server aziendale con velocità e capacità di elaborazione a km zero», dice Filipelli.

Vodafone Industrial Connect, la soluzione elaborata da Vodafone Business, Cisco, Alleantia e Sas che consente alle imprese di iniziare in poche ore a raccogliere i dati dalle macchine, a trasmetterli a una piattaforma Cloud e a elaborarli per trasformarli in informazioni utili al business

Cisco, sicurezza come elemento di valorizzazione delle soluzioni Industrial Iot

Davide Formica, global partner development manager di Cisco

«Vic è per noi un elemento chiave per lo sviluppo di soluzioni Industrial Iot, Una piattaforma con un potenziale di mercato nazionale e internazionale. Gestiamo la componente networking, che è chiaramente vitale per la gestione e amministrazione dei dati, supportando la capacità di integrare e condividere una comunicazione eterogenea dei flussi informativi che derivano dai differenti protocolli utilizzati nel mondo manifatturiero e industriale», racconta Davide Formica, global partner development manager di Cisco. Oltre al networking la sicurezza, che è stata sin dall’inizio l’elemento chiave per la valorizzazione del gateway e della soluzione stessa.

«L’integrazione dei mondi Ot e It non può prescindere dalla sicurezza, che deve essere basata su standard elevatissimi per evitare di esporsi ad attacchi e compromissioni della produzione. E’ un tema che per fortuna ha raggiunto i giusti livelli di attenzione», dice Formica. Non ultimo il tema della compliance normativa, fortemente legata a quanto definito dall’agenzia nazionale per la sicurezza. «Le logiche di security applicate alle soluzioni Industrial Iot per il mondo manifatturiero vanno di pari passo con quelle che vengono implementate per la protezione delle infrastrutture critiche», spiega Formica. Per Cisco la cybersecurity è un elemento diventato pervasivo. Non esiste funzionalità di networking che non sia associata alla sicurezza. Nelle infrastrutture di rete Cisco è embedded by design, ovvero è parte integrante nel modo in cui si progetta un dispositivo.














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