Icim Group (Anima Confindustria) cambia squadra. Il nuovo presidente è Andrea Orlando, il suo vice Isidoro Scannavino

Pietro Almici, Luca Luigi Manuelli e Lorenzo Giotti sono stati nominati consiglieri. Il nuovo team è chiamato a rispondere alle sfide della sostenibilità e della transizione digitale

Da destra: Federico Pasqui (amministratore delegato Icim), Andrea Orlando (presidente Icim Group), Pietro Almici (presidente Icim e vicepresidente Anima Confindustria), Paolo Gianoglio (amministratore delegato Omeco), Fabrizio Moscariello (amministratore delegato TIifq e vice presidente TifqLab)

Icim Group, il polo di competenze a maggioranza Anima Confindustria, stravolge la sua organizzazione e cambia i vertici della holding e delle società operative. Andrea Orlando, direttore generale di Anima, è stato nominato presidente. A supportarlo Isidoro Scannavino nel ruolo di vice presidente e i consiglieri Pietro Almici (presidente di Icim e vicepresidente di Anima), Luca Luigi Manuelli (presidente di Omeco e ad di Ansaldo Nucleare), Lorenzo Giotti (presidente Unionmeccanica Confapi).

Le novità si estendono anche alle aziende controllate e Federico Pasqui è stato nominato amministratore delegato di Icim (ente di certificazione di sistemi, processi, prodotti e figure professionali, nonché auditing e ispezioni); Fabrizio Moscariello è il nuovo amministratore delegato di Tifq (supporto tecnico su direttive e regolamenti di prodotti/materiali, innovazione, sostenibilità, formazione). Paolo Gianoglio assume il ruolo di amministratore delegato di Omeco (prove accreditate e customizzate, controlli, tarature) mentre Pasquale Alfano è stato confermato amministratore delegato di TifqLab, specializzato in prove e verifiche sperimentali di materiali a contatto con alimenti e acqua potabile.







Icim Group, tramite le sue controllate, offre servizi di testing, ispezione, certificazione e supporto tecnico, inclusa la formazione alle aziende che operano nei settori della meccanica, termoidraulica, automotive, impianti industriali di ogni tipo (chimici, petrolchimici, termoelettrici, nucleari, apparecchi in pressione, riscaldamento e sollevamento, trasporti, ospedali, distribuzione gas medicali, componentistica, industria delle costruzioni), energia, sostenibilità, economia circolare, conformità tecnica e legislativa, Transizione 4.0, smart working, sicurezza informatica, business continuity, asset management, salute e sicurezza, ricerca e sviluppo, internazionalizzazione, competenze figure professionali, formazione. La nuova organizzazione è stata voluta per rispondere in maniera più efficace alle esigenze delle imprese chiamate alla sfida della sostenibilità e della transizione digitale, in linea con il Pnrr nazionale e con gli obiettivi europei di economia circolare.

«Trasformazione digitale, transizione ecologica ed economia circolare rappresentano una sfida e una necessità per l’intero Paese: le imprese che agiranno nel nuovo ecosistema industriale avranno bisogno di costante aggiornamento tecnologico nella produzione, nei processi, nell’organizzazione. ICIM Group, nel suo nuovo assetto societario, rappresenta il nostro impegno al servizio delle imprese, chiamate alla competizione globale e a fornire al mercato prodotti nel rispetto di sostenibilità, circolarità e piena sicurezza per le filiere e i consumatori finali», spiega Marco Nocivelli, presidente di Anima Confindustria.

«Icim Group nasce oltre 30 anni fa da un’iniziativa imprenditoriale nell’ambito dell’industria meccanica: oggi le nostre società, grazie anche alle recenti acquisizioni, servono aziende di ogni settore ma è rimasta nel nostro DNA la concretezza delle origini, che ci consente di offrire – alle grandi industrie come alle pmi – soluzioni effettive sui temi della conformità, delle competenze, della sostenibilità, della transizione digitale e, infine, dell’economia circolare come nuovo paradigma manifatturiero, in grado di generare l’innovazione di prodotto», commenta Pietro Almici, presidente di Icim.














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