Ricavi a 494 milioni per Gruppo Trevi. Ordini su del 41%

La posizione finanziaria netta è pari a 251,8 milioni, in miglioramento di 17,6 milioni rispetto al 2020

Gruppo Trevi

Trevi – Finanziaria Industriale ha chiuso il 2021 con ricavi per 494,6 milioni di euro, in crescita dell’1% rispetto al precedente esercizio. L’Ebitda al 31% è di 42,5 milioni di euro (49,6 milioni quello ricorrente) mentre il risultato netto è negativo per 52,9 milioni di Euro, contro un utile netto di 241,5 milioni nel 2020. 

Va sottolineato che il risultato netto dell’esercizio 2020 era positivamente influenzato dagli effetti dell’implementazione dell’operazione di ripatrimonializzazione e di ristrutturazione dell’indebitamento completata il 29 maggio 2020, che aveva generato complessivamente un effetto netto positivo di circa 280,3 milioni di Euro, influenzando i proventi e oneri finanziari del Gruppo.







La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è pari a 251,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2021, in miglioramento di 17,6 milioni di Euro rispetto ai 269,4 milioni di Euro registrati al 31 dicembre 2020. Il portafoglio lavori al 31 dicembre 2021 è pari a 454,6 milioni di Euro (al 31 dicembre 2020 era pari a 317,5 milioni di euro). Gli ordini acquisiti nell’esercizio 2021 sono pari a circa 600,2 milioni di Euro, in aumento di circa 174,7 milioni rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (+41%).

Nel corso del 2021 il Gruppo Trevi ha proseguito le attività e gli sforzi per far fronte alla pandemia da Covid-19 e delle sue varianti in continua evoluzione, che hanno continuato a caratterizzare il contesto operativo e di mercato. Il progressivo dispiegarsi degli effetti delle campagne di vaccinazione ha permesso di eliminare le incertezze che frenavano l’acquisizione di nuovi ordini e questo ha permesso, in particolare a partire dal secondo trimestre dell’anno, di iniziare a cogliere le opportunità su cui il Gruppo aveva sviluppato la sua attività commerciale. Il già citato significativo incremento degli ordini acquisiti ha permesso di aumentare il portafoglio ordini rispetto alla fine dell’anno precedente, ricostituendolo ad un livello tale da permettere la prosecuzione della fase di recupero economico e finanziario del Gruppo.

«L’esercizio 2021 ha visto il Gruppo Trevi ancora tenacemente impegnato su diversi fronti: interno, a completare il processo di rafforzamento patrimoniale ed esterno, per affrontare le continue turbolenze di un mercato internazionale fortemente segnato dalla pandemia da Covid-19 e dalle spinte volte a modificare gli assetti globali nello scacchiere internazionale», afferma Giuseppe Caselli, amministratore delegato del Gruppo Trevi «È in questo contesto quanto mai complesso che il Gruppo continua ad impegnarsi con dedizione e passione per riacquisire il ruolo che gli compete per esperienza, capacità di innovare e di gestire e risolvere problematiche complesse. La resilienza mostrata dal Gruppo in questi ultimi difficili anni non è casuale: deriva dalla fiducia che i clienti, gli azionisti, gli istituti di credito ed i fornitori hanno sempre garantito alle persone della nostra organizzazione che da oltre 65 anni operano con professionalità e dedizione sul mercato mondiale dell’ingegneria del sottosuolo. Queste caratteristiche hanno consentito al Gruppo di acquisire nel 2021 ordini per circa 600 milioni di euro, in aumento del 41% rispetto all’anno precedente, e di aumentare, quindi, il portafoglio ordini al 31 dicembre 2021 del 43% rispetto alla fine del 2020».














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