Gruppo Bosch: fatturato a 91,6 mld euro nel 2023. Prospettive contenute per il 2024

In Europa i ricavi hanno raggiunto i 46,8 mld euro, registrando un aumento del 5,5% rispetto all'anno precedente

Al 31 dicembre 2023, il Gruppo Bosch contava 429.416 collaboratori in tutto il mondo, 8.078 in più rispetto all'anno precedente.

Il Gruppo Bosch ha aumentato il fatturato e gli utili nel 2023 e sta implementando con successo la strategia di crescita nonostante il contesto difficile. Presentando i dati annuali, Stefan Hartung, presidente del consiglio di amministrazione di Bosch, ha dichiarato: «Nell’esercizio 2023 abbiamo raggiunto i nostri obiettivi finanziari e rafforzato la nostra posizione di mercato in diverse aree di business, dai semiconduttori ai sistemi integrati per l’edilizia. Puntiamo sulle innovazioni, le partnership e le acquisizioni per garantire la nostra crescita in parallelo con la trasformazione dei nostri settori, nonostante una situazione economica avversa».

Nel lungo periodo, il fornitore di tecnologia e servizi intende raggiungere una crescita media annua tra il 6 e l’8%, con un margine di almeno il 7% e posizionarsi tra i tre principali fornitori nei propri mercati chiave in tutto il mondo. Inoltre, Bosch sta ampliando i campi di innovazione che presentano opportunità di crescita. Nella tecnologia medica, per esempio, ha annunciato che lavorerà a una nuova tecnologia basata sui BioMems, che combina la diagnostica molecolare con la tecnologia dei microsistemi. Tale tecnologia consente di rilevare con precisione fino a 250 tratti genetici, come gli agenti patogeni o le mutazioni genetiche, su un unico chip, direttamente nel punto di cura, per esempio nello studio del medico. «I BioMems combinano la diagnostica molecolare con la tecnologia dei microsistemi che Bosch impiega per gli smartphone e i sistemi Esp», ha spiegato Hartung. Uno dei primi test diagnostici che l’azienda intende sviluppare sarà quello rivolto alla ricerca degli agenti patogeni della sepsi, un’infezione estremamente grave. A questo scopo Bosch ha siglato di recente una partnership con Randox. Un’ulteriore partnership strategica con R-Biopharm avrà l’obiettivo di accelerare lo sviluppo di un test completamente automatizzato per i batteri multiresistenti. Insieme a questi due partner, Bosch prevede di investire circa 300 milioni di euro entro il 2030.







Fatturato e risultati migliorati nel 2023 – il 2024 rimane un anno sfidante

Nell’esercizio 2023, Bosch ha generato un fatturato di 91,6 miliardi di euro, nonostante le condizioni sfavorevoli dell’economia e dei mercati. Si tratta di un aumento del 3,8%, pari all’8,0% al netto degli effetti valutari. Il margine operativo Ebit ha raggiunto 4,8 miliardi di euro (2022: 3,8 miliardi di euro). Attestandosi al 5,3%, il margine operativo Ebit è risultato superiore di 1 punto percentuale rispetto all’anno precedente. È stato dunque superiore del previsto, ma ancora più basso dell’obiettivo di margine di almeno il 7% richiesto nel lungo termine e che Bosch intende realizzare entro il 2026. «Abbiamo bisogno di un livello elevato di redditività e forza finanziaria per poter autofinanziare il più possibile i nostri obiettivi di crescita», ha dichiarato Markus Forschner, membro del consiglio di amministrazione e cfo di Bosch. «Uno sprint positivo finale ha contribuito a realizzare le nostre aspettative per il 2023. Tuttavia, l’esercizio 2024 sarà sfidante almeno quanto il 2023».

Le previsioni di Bosch per l’anno in corso restano contenute, anche in considerazione dell’attuale contesto economico. «Per il 2024 non ci aspettiamo una situazione economica favorevole», ha dichiarato Forschner. Di fatto, per il 2024 si prevede una crescita economica globale del 2,3%, unita a una stagnazione nella produzione di veicoli e a un mercato dell’ingegneria meccanica ancora debole. Potrebbe tuttavia esserci un leggero miglioramento nei mercati dei beni di consumo, dopo due anni di calo degli acquisti da parte dei consumatori. Bosch prevede un consolidamento del proprio business, grazie anche alle innovazioni e all’espansione della propria presenza a livello internazionale. Per esempio, attualmente sono in costruzione un nuovo stabilimento di forni da cucina in Egitto e uno di frigorigeri in Messico.

Nel primo trimestre del 2024, il fatturato è diminuito dello 0,8% su base annua che, al netto degli effetti valutari, corrisponde a un aumento del 2,7%. «Questo dimostra che l’aumento del fatturato del 5 – 7% a cui puntiamo nella nostra pianificazione è molto ambizioso», ha commentato Forschner. Il cfo non nasconde che sarà difficile migliorare il margine operativo Ebit dell’anno precedente: «Dobbiamo fare i conti con mercati ancora poco favorevoli e con un ulteriore incremento degli investimenti nelle aree di importanza strategica. Anche la riorganizzazione e i miglioramenti dei processi inizialmente avranno un impatto negativo e daranno risultati positivi solo dopo un certo periodo». Oltre a questo, Bosch punta a ridurre ulteriormente i costi e modificare le strutture per rimanere competitiva in un periodo di trasformazione dei suoi settori. «Metteremo in atto le misure necessarie in modo coerente, ma con il senso della misura», ha spiegato Forschner. Tutti gli adeguamenti del personale necessari avverranno senza licenziamenti obbligatori e solo dopo consultazione con le parti sociali.

Area di crescita: mobilità sostenibile

Nel settore della mobilità, business principale per Bosch, l’azienda porta avanti decisioni strategiche per la crescita futura. Solo quest’anno lancerà ben 30 progetti di produzione per i veicoli elettrici. «L’elettromobilità è alle porte, resta solo da capire con quanta rapidità arriverà nelle varie parti del mondo», ha spiegato Hartung. «Secondo le nostre stime, circa il 70% di tutte le auto nuove in Europa saranno totalmente elettriche entro il 2030. In Cina e Nord America saranno probabilmente tra il 40 e il 50%». Per i veicoli commerciali pesanti che percorrono lunghe tratte, il presidente di Bosch ritiene che le soluzioni come l’ibrido plug-in e range extender saranno richiesti ancora per qualche tempo. Il settore di business Mobility prevede che un altro impulso verrà dalla tecnologia della dinamica dei veicoli. Con i sistemi frenanti di nuova generazione e ridondanti per i veicoli elettrificati e la guida autonoma, Bosch cresce del 10% annuo, quindi molto più rapidamente del mercato. Inoltre, con il Vehicle motion management (Vmm), Bosch lavora a una soluzione di sistema innovativa, che coordini tutti gli aspetti cinetici del veicolo, controllando freni, sterzo, propulsione e ammortizzatori. Solo nei recenti test invernali, Bosch ha dotato oltre 20 veicoli delle maggiori case automobilistiche con varianti del sistema Vmm. “Siamo in anticipo sui tempi e già quest’anno metteremo in produzione in serie il nostro primo ordine», ha annunciato Hartung. Nel complesso, la società prevede di realizzare un fatturato di centinaia di milioni entro il 2030.

Area di crescita: idrogeno

Bosch ha confermato le previsioni di business nell’area dell’idrogeno: entro il 2030 il fatturato della tecnologia legata a questa soluzione potrebbe raggiungere i 5 miliardi di euro. «Nel 2023 abbiamo lanciato la produzione di sistemi fuel-cell a Stoccarda in Germania e a Chongqing, in Cina», ha affermato Hartung. Per il momento la Cina sarà il mercato principale; Bosch non prevede una crescita importante in Europa o Nord America fino al prossimo decennio. Dal punto di vista tecnico, i motori a idrogeno rappresentano la via più rapida per realizzare il trasporto su veicoli commerciali neutrale dal punto di vista climatico. Bosch ritiene che il mercato per questa tecnologia raggiungerà un valore di quasi un miliardo di euro entro il 2030. «Un motore a idrogeno dotato della nostra tecnologia di iniezione sarà in circolazione in India quest’anno e stiamo già lavorando a cinque ordini di produzione da parte di importanti produttori di veicoli commerciali di tutte e tre le principali regioni economiche del mondo», ha dichiarato il presidente. Inoltre, Bosch vuole essere protagonista anche nella produzione dell’idrogeno: entro il 2030, nel mondo, ci saranno ben 170 gigawatt di capacità installati per l’elettrolisi, circa 25 volte di più rispetto a oggi. «Il nostro stack per elettrolisi è pronto per entrare nel mercato il prossimo anno,” ha dichiarato Hartung. «In futuro Bosch non sarà più solo sinonimo di propulsione ma anche di produzione di idrogeno. Come fornitori possiamo contribuire a dar forma al mercato futuro».

Area di crescita: pompe di calore

Bosch sfrutta sistematicamente anche le opportunità di crescita nell’area delle tecnologie di riscaldamento. Nonostante nel 2023, in Europa, il mercato delle pompe di calore sia rimasto fermo, Bosch è stata in grado di incrementare il suo business di quasi il 50%. Negli anni a venire Bosch continuerà a crescere molto più velocemente rispetto al mercato in questo segmento. «Non solo abbiamo investito nella capacità produttiva, ma abbiamo anche ampliato il nostro portafoglio prodotti, includendo pompe di calore silenziose ed efficienti, ma soprattutto convenienti», ha spiegato Hartung. Il presidente di Bosch vede un ulteriore potenziale di vendita anche negli impianti di riscaldamento ibridi, che combinano una pompa di calore e una caldaia a gas per i picchi di carico, consentendo così la decarbonizzazione efficiente di milioni di edifici esistenti. Bosch offre inizialmente una soluzione con questa tecnologia per gli edifici con un massimo di 100 unità residenziali. Hartung ha fatto riferimento anche al controverso dibattito sulla legge tedesca per il riscaldamento, che ha frenato le decisioni di acquisto a lungo termine, causando un crollo del mercato inerente. «Nelle aree in cui le politiche sul clima e sull’energia sono in contraddizione, gli investitori non investono, ma aspettano», ha spiegato. «Per la crescita sono necessarie politiche di sussidi chiare e prevedibili».

Politiche per il clima: per un futuro carbon-neutral sono necessari investimenti continui

Nel complesso l’azione per il clima continua ad avere un ruolo di rilevo per Bosch. Secondo Hartung, offre grandi opportunità di crescita, nonostante mercati come quello dell’elettromobilità non si stiano sviluppando alla velocità prevista. «Tuttavia, vediamo che l’azione per il clima non è più il solo tema in cima all’agenda politica, a causa della complessa situazione geopolitica e delle crescenti tensioni sociali», ha dichiarato Hartung. In ogni caso, Bosch continua a investire fortemente nelle tecnologie per un futuro ecosostenibile, per contribuire a dar forma a questa trasformazione. «Si preme per tagliare i sussidi per le tecnologie che contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2. Ma l’azione per il clima richiede investimenti costanti, da parte dei governi, delle aziende e di ciascuno di noi», ha aggiunto Hartung.

Esercizio 2023: miglioramento del flusso di cassa, forti investimenti

Se i livelli di inventario di Bosch nell’anno precedente risentivano ancora fortemente delle incertezze seguite alla pandemia di Covid-19 e della carenza di chip, ora la situazione sta rientrando nella normalità. Di conseguenza il flusso di cassa è salito a 2,2 miliardi di euro. Con un 2,4% del fatturato, ha superato il target minimo dell’1,0%. L’equity ratio è stata del 44,2% (2022: 46,6%). Gli investimenti in ricerca e sviluppo sono rimasti stabili a un livello elevato di 7,3 miliardi di euro (2022: 7,2 miliardi di euro), pari all’8% del fatturato (2022: 8,2%). Le spese in conto capitale hanno raggiunto un nuovo record di 5,5 miliardi di euro (2022: 4,9 miliardi di euro). Come sottolineato da Forschner: “Teniamo costantemente d’occhio anche l’efficienza economica dei nostri investimenti, che nel 2023 sono ammontati a oltre 12 miliardi di euro e, se necessario, rimoduliamo i progetti»

Esercizio 2023: risultati per settore di business

Il settore Mobility ha realizzato una crescita del 6,9% raggiungendo 56,2 miliardi di euro, pari a un aumento del 10,9% al netto degli effetti valutari. Il margine operativo Ebit è stato del 4,4% (2022: 3,4%). Il fatturato del settore di business Industrial Technology è salito a 7,4 miliardi di euro. Questa crescita del 6,8%, pari al 10,2% al netto degli effetti valutari, è frutto del consolidamento delle acquisizioni HydraForce e Elmo Motion Control. Il margine operativo Ebit si è attestato al 9,1% (2022: 9,8%). Nel settore di business Consumer Goods il fatturato è sceso a 19,9 miliardi di euro, il 6,6% in meno rispetto all’anno precedente; al netto degli effetti valutari corrsiponde a un lieve calo dell’1,2%. Il margine operativo Ebit è stato del 4,5%. Nel settore di business Energy and Building Technology il fatturato è aumentato del 10,5%, attestandosi a 7,7 miliardi di euro, pari al 13,2% al netto degli effetti valutari. Il margine operativo Ebit è salito al 9% (2022: 6%).

Esercizio 2023: risultati per regione

In Europa il fatturato ha raggiunto 46,8 miliardi di euro, registrando un aumento del 5,5% rispetto all’anno precedente, pari al 7,9% al netto degli effetti valutari. In Nord America, il fatturato è cresciuto del 6,2%, raggiungendo 15,2 miliardi di euro. Al netto degli effetti valutari la crescita è stata dell’8%. Il fatturato in Sud America è arrivato a 1,7 miliardi di euro, rispetto a 1,8 miliardi di euro dell’anno precedente. Al netto degli effetti valutari, questo calo del 6,2% corrisponde all’1,8% di crescita. Nella regione Asia-Pacifico (che comprende altre regioni), il fatturato è salito a 27,9 miliardi di euro. Al netto degli effetti valutari, questo leggero incremento dello 0,6% corrisponde a una soddisfacente crescita dell’8,6%.

Esercizio 2023: organico aumentato del 2%

Al 31 dicembre 2023, il Gruppo Bosch contava 429.416 collaboratori in tutto il mondo, 8.078 in più rispetto all’anno precedente. Lo scorso anno il numero di collaboratori è aumentato in tutte le aree, Germania inclusa. A livello regionale, l’incremento più importante ha riguardato le Americhe.














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