Google si dota di una piattaforma di calcolo carbon-intelligent

Avere energia del tutto carbon free "24x7"  ovunque ci siano i suoi data center. Con questo obiettivo il colosso di Mountain View prosegue il percorso all'insegno della sostenibilità avviato nel 2007

Dal 2007 Google è carbon neutral. Nel 2019 ha acquistato un quantitativo di energie rinnovabili pari alla totalità dei suoi consumi. Ma al gruppo di Mountain View non basta: con una nota emessa il 23 aprile scorso, non a caso nella Giornata mondiale della Terra, la società ha fatto sapere con una nota di stare lavorando per avere energia “carbon free 24×7”  ovunque ci siano i suoi data center.

Nuova piattaforma di calcolo carbon-intelligent







Nella nota di Google si scopre che il più recente passo avanti in tema di sostenibilità è un progetto sviluppato da un piccolo team di ingegneri: una nuova piattaforma di calcolo carbon-intelligent. Un sistema senza precedenti per i data center di grandi dimensioni in modo da spostare l’esecuzione di molte attività di elaborazione in quei momenti in cui le fonti di energia a basse emissioni, come quella eolica e solare, sono più abbondanti.

E questo è possibile si legge nella nota “senza alcun hardware aggiuntivo e senza influire sulle prestazioni dei servizi di Google quali Search, Maps e YouTube, cui le persone si affidano 24 ore su 24. Riorganizzare le tempistiche di attività non urgenti quali la creazione di nuovi filtri su Google Foto, l’elaborazione di video YouTube o l’aggiunta di nuove parole a Google Translate, aiuta a ridurre l’impronta di carbonio della rete elettrica, permettendoci di avvicinarci all’uso di energia carbon-free 24×7”.

Due previsioni a confronto

In ogni data center di Google, la piattaforma carbon-intelligent confronta quotidianamente due tipi di previsioni per il giorno successivo. Una delle previsioni, fornita dal partner di Google Tomorrow, mostra come cambierà l’intensità media oraria delle emissioni della rete elettrica locale nel corso di una giornata. Una seconda previsione complementare, realizzata internamente da Google, prevede l’ammontare orario delle risorse di alimentazione necessarie a un data center per eseguire le attività di elaborazione durante quello stesso periodo. Le due previsioni vengono utilizzate per ottimizzare ora per ora le linee guida che consentono di allineare le attività di calcolo con le tempistiche in cui è disponibile energia a basse emissioni. I primi risultati dimostrano che lo spostamento dei carichi di lavoro in ottica carbon-aware funziona. “I risultati del nostro progetto pilota – si legge nella nota – suggeriscono che spostando le operazioni di elaborazione possiamo aumentare l’utilizzo di energia a basse emissioni.

I prossimi passi 

La prima versione della piattaforma carbon-intelligent si concentra sullo spostamento delle attività in momenti diversi della giornata all’interno di uno stesso data center. Tuttavia, è anche possibile spostare attività di calcolo flessibili tra data center diversi, in modo tale che venga completata la maggior parte del lavoro quando e dove risulta più conveniente in termini di sostenibilità ambientale. Nel comunicato stampa Google scive “Il nostro piano per il futuro è quello di spostare i carichi sia nel tempo sia nello spazio, per massimizzare la riduzione delle emissioni di Co2 a livello di rete. La nostra metodologia, inclusi i risultati delle prestazioni su scala globale, sarà condivisa in paper di ricerca che pubblicheremo in futuro. Speriamo che le nostre scoperte ispirino altri ad implementare una loro versione della piattaforma carbon-intelligent e che possiamo tutti insieme contribuire all’aumento dell’elettricità senza emissioni in tutto il mondo”.

 














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