Segafredo Zanetti, leader del caffè espresso, ha deciso di ridurre il suo impatto ambientale puntando su packaging più ecologici. L’azienda ha scelto Goglio, che con 1.800 dipendenti e un fatturato di 380 milioni è uno dei principali produttori di macchine per packaging.
La decisione di affidarsi a Goglio è dovuta al fatto che gli imballi per caffè che produce non contengono alluminio: le confezioni che possono essere composte da un laminato poliolefinico – ottenuto accoppiando una struttura di polipropilene e una struttura di polietilene – oppure monomateriale, di solo polietilene o polipropilene. In entrambi i casi, l’assenza di alluminio consente il recupero nella plastica dell’imballo, che diversamente sarebbe smaltito come rifiuto indifferenziato. Oltre a rispettare il pianeta i nuovi imballi garantiscono eccezionali livelli di conservazione e protezione del prodotto.
Goglio e Segafredo stanno inoltre testando soluzioni ancora più sostenibili e performanti per diverse linee di prodotti, come il monomateriale in polipropilene per il confezionamento delle cialde, che garantisce un corretto recupero della confezione, oltre che degli scarti di lavorazione.
«Da oltre 50 anni Goglio sviluppa per Segafredo Zanetti soluzioni di confezionamento studiate per preservare inalterate nel tempo la qualità, l’aroma e la freschezza del caffè», spiega Alessandro Caretti, direzione commerciale Emea/Sud America di Goglio. «Siamo orgogliosi di intensificare ora la nostra collaborazione con un grande e ambizioso obiettivo: produrre in maniera sostenibile e trovare le migliori soluzioni di packaging eco-compatibili che tengano conto delle esigenze del Pianeta e della sempre crescente sensibilità ambientale dei consumatori».