Fujitsu: Service Orchestration chiave per massimizzare i vantaggi dell’Hybrid IT

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Per implementare al meglio un Hybrid IT, le imprese devono allineare la propria strategia e il proprio approccio sia in ambito IT sia business. Un sondaggio tra i responsabili IT internazionali. Lo studio suggerisce la collaborazione con esperti in Hybrid IT per supportare, costruire e finalizzare una strategia di orchestrazione

La Service Orchestration è la chiave per sbloccare il vero potenziale delle complesse infrastrutture Hybrid IT. E’ quanto emerge da una recente indagine commissionata da Fujitsu a Forrester. I risultati della ricerca portano a dire che l’integrazione, la gestione e l’ottimizzazione delle infrastrutture IT ibride conduconole imprese ad offrire servizi ad alto valore aggiunto per il business, fornendo contemporaneamente maggiore flessibilità ed agilità.

Per poter trasformare le proprie organizzazioni, le aziende intervistate hanno riconosciuto la necessità di adottare tecnologie digitali flessibili e agili, implementando – allo stesso tempo – infrastrutture Hybrid IT sempre più complesse. Tuttavia, se da un lato gli ambienti IT ibridi accelerano l’implementazione delle tecnologie digitali, consentendo alle organizzazioni di differenziarsi dai loro concorrenti e aiutandole a soddisfare le esigenze in rapida evoluzione dei propri clienti, dall’altro portano anche nuove complessità e sfide. In particolare, le imprese hanno manifestato preoccupazioni sui temi legati alla sicurezza (44%), alla privacy (43%), alla maggiore difficoltà di gestione e ai maggiori costi nell’utilizzare più ambienti IT (40%).







Una strategia unificata in cui il coordinamento è fondamentale

Queste complessità possono minare i vantaggi portati dalla digitalizzazione se tutte le tecnologie, i processi e le informazioni non sono coordinati e allineati con gli obiettivi aziendali. Per questo, il 69% degli intervistati ha dichiarato di vedere come priorità “critica” o “alta” lo sviluppo di una strategia IT completa in grado di integrare ed allineare tutte le tecnologie impiegate. Grazie al coordinamento dei sistemi e dei servizi aziendali in una struttura di gestione unificata, una efficace orchestrazione dei servizi permette di massimizzare la tecnologia già in uso in una organizzazione. Il punto di partenza deve essere quello di aggregare e coordinare le diverse piattaforme per aumentarne la velocità, il controllo e l’agilità dell’azienda. Inoltre, estendendo questo approccio alla gestione dei fornitori, alla sicurezza e alla supply-chain, si potrà offrire un ambiente veramente efficiente. Gli intervistati riconoscono il valore di questo miglior coordinamento: il 70% di essi ha affermato infatti che l’orchestrazione del servizio è una priorità rilevante.

L’orchestrazione dei servizi coordina e unisce i sistemi ai servizi aziendali

Secondo la ricerca di Forrester, i vantaggi più rilevanti nell’implementazione di una soluzione di service orchestration sono la possibilità di poter gestire contemperatemene più applicazioni e workload (lo afferma il 44% degli intervistati); una migliore user experience (il 42%), incluse le visualizzazioni dei dashboard predefiniti e la possibilità di monitorare le prestazioni a livello di servizio (ad esempio disponibilità, scalabilità degli eventi, avvisi, disposizioni automatiche e aggiornamenti; la facilità di sistemare le applicazioni attraverso diverse hybrid cloud (il 40%).

Trovare un partner di servizio esperto è fondamentale

Sempre secondo lo studio, l’opportunità per le aziende consiste nel connettere l’infrastruttura legacy a nuovi ambienti basati su cloud, in linea con obiettivi aziendali strategici. L’orchestrazione dei servizi IT può soddisfare questa esigenza, ma la gestione dell’orchestrazione può rivelarsi complessa: il 41% degli intervistati sa che stare al passo con il progresso tecnologico è una sfida, mentre il 33% pone l’accento sulle difficoltà di trovare uno staff qualificato. Per quasi un intervistato su 3 (il 32%), trovare il giusto equilibrio tra le priorità IT e quelle di business è una issue.

Di conseguenza, le organizzazioni sono alla ricerca di qualcuno – una terza parte – che indichi come trovare il giusto compromesso tra agilità e controllo. Nella selezione di un partner, un intervistato su tre ( il 33%) guarda più all’esperienza tecnologica come la capacità di offrire soluzioni as-a-service, mobile e i big data. Il 31% sceglie invece la capacità di saper integrare sistemi cloud e legacy, mentre il 28% quella di implementare rapidamente la soluzione. Il 28% degli intervistati indica come importante anche la capacità di saper far dialogare il top management con i responsabili IT, senza dimenticare (per il 27%) la crucialità del customer service.

 














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