Telecom Italia, Orange, Deutsche Telekom, Vodafone, Telefonica, Telenor, Telia e A1 Telekom Austria si sarebbero detti disponibile a fornire ai governi europei i dati mobili relativi al posizionamento geografico dei loro clienti per combattere la pandemia di Covid-19. A sostenerlo l’agenzia di stampa Reuters.
Le informazioni raccolte permetteranno di sapere dove sono finite le persone contagiate, o anche di dedurre quali interazioni sociali hanno avuto, al fine di identificare le popolazioni che potrebbero essere state esposte al virus e comprenderne meglio la diffusione. Questo rigoroso monitoraggio dei movimenti della popolazione era stato rapidamente implementato a Singapore e Taiwan, i Paesi di maggior successo nel contenere la malattia.
La Commissione europea non perde però di vista le libertà fondamentali. Un portavoce dell’istituzione avrebbe affermato che una volta terminata la crisi sanitaria, i dati saranno cancellati. L’obiettivo dell’Ue infatti non è quello di centralizzare i dati in un database dedicato, né di controllare tutti i movimenti della popolazione. C’è da chiedersi se altrettanto garantiranno i singoli Stati europei.