Fronte anti Covid-19. Otto telecom dicono sì al backtracking Ue

La Commissione europea il 25 marzo 2020 aveva chiesto la disponibilità degli operatori a fornire i dati mobili relativi al posizionamento geografico dei loro clienti. In otto hanno accettato, tra questi Telecom Italia. A dirlo l'agenzia Reuters

Telecom Italia, Orange, Deutsche Telekom, Vodafone, Telefonica, Telenor, Telia e A1 Telekom Austria si sarebbero detti disponibile a fornire ai governi europei i dati mobili relativi al posizionamento geografico dei loro clienti per combattere la pandemia di Covid-19. A sostenerlo l’agenzia di stampa Reuters.

Le informazioni raccolte permetteranno di sapere dove sono finite le persone contagiate, o anche di dedurre quali interazioni sociali hanno avuto, al fine di identificare le popolazioni che potrebbero essere state esposte al virus e comprenderne meglio la diffusione. Questo rigoroso monitoraggio dei movimenti della popolazione era stato rapidamente implementato a Singapore e Taiwan, i Paesi di maggior successo nel contenere la malattia.







 

La Commissione europea non perde però di vista le libertà fondamentali. Un portavoce dell’istituzione avrebbe affermato che una volta terminata la crisi sanitaria, i dati saranno cancellati. L’obiettivo dell’Ue infatti non è quello di centralizzare i dati in un database dedicato, né di controllare tutti i movimenti della popolazione. C’è da chiedersi se altrettanto garantiranno i singoli Stati europei.














Articolo precedenteRittal, in arrivo la rete privata 5G per lo stabilimento di Haiger
Articolo successivoPmi e Coronavirus, Grant Thornton attiva la piattaforma di consulenza smart






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui