Fronte anti Covid-19. L’Iit regala al Paese due software

L’Istituto italiano di tecnologia di Genova ha messo a punto soluzioni che grazie alla visione artificiale, studiata dal team Iit-Pavis (Pattern analysis & computer vision), permette di capire se le persone presenti nell’inquadratura hanno la febbre, ma anche se tra loro c’è una distanza inferiore a un metro

Due software destinati alle aziende di tutta Italia che si preparano a riprendere il lavoro. È il contributo dell’Istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova sul fronte anti Covid-19 che scaricherà gratuitamente con licenza open source due soluzioni per implementare sistemi di videocontrollo esistenti rendendoli capaci di monitorare temperature e distanze tra persone. I software sono basati sulla visione artificiale, frutto della ricerca decennale del team Iit-Pavis (Pattern analysis & computer vision). Entrambi gli algoritmi – che possono essere liberamente utilizzati a fini non commerciali – processano le immagini eliminano i tratti somatici, così che le persone vengono risolte in sagome 2D, a tutela della privacy.

AI  Thermometer

Il primo software AI Thermometer è un progetto per la misurazione automatica della temperatura corporea delle persone grazie all’uso di termocamere. Il software dapprima individua le persone tramite un detector standard che rileva la figura corporea dei soggetti e poi identifica un punto del viso sul quale misura la temperatura. Il sistema funziona sia con termocamere radiometriche sia con termocamere non calibrate radiometricamente. In quest’ultimo caso si legge sul sito di Iit “è necessaria la presenza di un corpo a temperatura nota da usare come riferimento e la sua posizione e temperatura devono essere dati in input dall’utente. Il codice è open-source e può essere scaricato da qui  







Social Distancing

Il secondo software, Social Distancing è un progetto destinato a misurare automaticamente la distanza (di sicurezza) interpersonale grazie a videocamere Rgb (Red green blu) non calibrate. Sul sito di Iit si legge “..data la porzione di immagine ripresa dalla telecamera, un algoritmo identifica le persone utilizzando un detector standard per il riconoscimento delle figure corporee e ne stima l’altezza misurando per ciascuna la distanza delle rispettive articolazioni. In un secondo momento l’algoritmo stima l’area di un metro intorno a tutte le persone individuate. Questa distanza viene calcolata approssimativamente in proporzione a un corpo umano di 160 cm di altezza e viene utilizzata per disegnare all’interno della scena dei cerchi nei cui centri si trovano le figure individuate. Successivamente l’omografia della scena viene stimata grazie a due parametri che sostanzialmente associano il modello rettangolare della scena ripreso dalla bird view alla prospettiva trapezoidale della scena. Per poter ottenere la migliore prospettiva di scena, i due parametri devono essere regolati manualmente. Secondo la matrice di omografia, la distanza circolare di sicurezza per ogni persona viene convertita in ellissoidi in vista prospettica. Le persone verranno ritenute essere a distanza di sicurezza l’una dall’altra se i loro ellissoidi non si sovrappongono. Al contrario, se gli ellissoidi di due persone si scontrano, tali persone vengono considerate a rischio e i loro ellissoidi verranno visualizzati in rosso. Il codice è open-source e può essere scaricato qui

 

 

 














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