Non solo start-up! Italia-Francia: scambi economici ed industriali al top

di Barbara Weisz ♦︎ La Francia è il primo investitore in Italia, ma il mercato è vivace in entrambi i sensi (con Saipem, Prysmian, Snam, Stellantis). 2022 anno record per gli investimenti italiani in Francia, +21%: 139 progetti realizzati. Trattato del Quirinale: stimola i rapporti industriali bilaterali. Gran Prix Innovation della Camera di Commercio italo francese: le startup vincitrici. Il caso Newcleo. Ne parliamo con Denis Delespaul

Reattori nucleari di quarta generazione che utilizzano il piombo come sistema di raffreddamento, un’intelligenza artificiale che raccoglie e geolocalizza dati sulla criminalità urbana e fa analisi del rischio. Sistemi di accumulo dell’energia progettati per lavorare in condizioni estreme. Un robot che entra nelle tubature e raccoglie dati da far poi elaborare a un software di intelligenza artificiale per la manutenzione predittiva. Sono esempi di innovazione sostenibile che si sono avvicendati sul palco del “Grand Prix Innovation” organizzato dalla Camera di commercio italo francese. Alcuni rappresentano il core business delle startup che si sono aggiudicate i gradini più alti della classifica. Altri invece sono progetti di aziende innovatrici che fanno parte dell’ecosistema imprenditoriale franco italiano. Due anni fa, il 26 novembre del 2021, è stato firmato il Trattato del Quirinale, un documento che «promuove legami sempre più stretti tra le nostre industrie e i nostri ecosistemi di innovazione, in particolare nei settori che rientrano nell’agenda della sovranità europea, la cooperazione universitaria e di ricerca e gli scambi tra i nostri giovani», sottolinea l’Ambasciatore francese in Italia, Martin Briens.

La Francia è il terzo paese fornitore dell’Italia e anche il terzo paese cliente, destinazione del 10,4% delle esportazioni a fine 2022. L’Italia è il quinto paese fornitore della Francia, e la seconda meta dell’export d’Oltralpe (9,2% delle esportazioni francesi). Il commercio bilaterale fra i due paesi vale 111,2 miliardi di euro ed è in costante crescita da dieci anni. La parte del leone la fanno i beni (111 miliardi, contro i 21 miliardi di euro dei servizi). A livello di investimenti, la Francia è il primo investitore dell’Italia, che invece è il quinto investitore nel paese d’oltralpe, ma sta accelerando. Il 2022, ha visto un record degli investimenti italiani oltralpe, con 139 progetti realizzati e una crescita tendenziale del 21%. La cooperazione economica, industriale e digitale, e lo sviluppo in chiave di sostenibilità sono punti centrali del Trattato del Quirinale che, spiega Denis Delespaul, presidente della Camera di commercio italo francese, è il riferimento fondamentale intorno al quale ruota anche il “Grand Prix Innovation”, giunto alla seconda edizione. «Il nostro obiettivo è creare un evento permanente, che si ripeta tutti gli anni, su innovazione e sostenibilità».







L’anno prossimo, verrà organizzato alla fine della Digital Week e, anticipa Delespaul, intervistato da Industria Italiana, «inviterò anche le camere di commercio di Germania, Svizzera, Usa, Gran Bretagna, Spagna a costruire questo evento con noi». Il senso è mettere in comunicazione il mondo delle startup con quello delle istituzioni e con la ricerca, creando un ecosistema per la crescita. Tutto, all’insegna di due concetti fondamentali, ovvero innovazione e sostenibilità. Che, sottolinea  Delespaul, «coniugate insieme, rappresentano un impegno anche politico fondamentale». Perché danno alle imprese il valore sociale che oggi è più che mai necessario a livello internazionale. «Le diseguaglianze nel mondo si sono accentuate dopo il Covid, nei paesi emergenti e anche in Europa». Creando nuove attività, posti di lavoro, cultura dell’integrazione, business sostenibile, si abilitano la crescita dei singoli paesi e dell’Europa tutta. Vediamo come questa vision del presidente della Cci France Italie si concretizza nell’esperienza delle startup che si sono aggiudicate il premio e delle imprese che sono al centro dell’ecosistema Italia Francia.

 

I rapporti economici Italia Francia

Denis Delespaul, presidente della Camera di commercio italo francese

Partiamo dai dati economici. In termini di scambi, il valore è pari 111,2 miliardi di euro. La Francia è stabilmente il secondo partner commerciale dell’Italia, dopo la Germania e davanti agli Stati Uniti, e negli ultimi dieci anni gli scambi commerciali fra i due paesi sono costantemente cresciuti. Per quanto riguarda gli investimenti, i rapporti fra i due paesi sono tradizionalmente profondi. La Francia è il primo investitore dell’Italia, che invece è il quinto investitore nel paese d’Oltralpe. Sul fronte degli investimenti diretti esteri, l’Italia è la quinta destinazione per la Francia (87,3 miliardi di euro), che è il sesto paese di destinazione degli investimenti diretti italiani (53,7 miliardi di euro).

Il 2022 è stato un anno record per gli investimenti italiani oltralpe, con 139 progetti realizzati, +21% sul 2021. I settori: medico e farmaceutico, arredamento per la casa, equipaggiamenti elettrici ed informatici, tessili ed accessori, automotive. Ci sono diversi esempi di investimenti in asset strategici. Fra gli altri, quelli di Saipem e Prysmian nei parchi eolici. La società diretta da Alessandro Puliti è impegnata nella realizzazione dei parchi eolici offshore di Courseulles-sur-Mer e di Fécamp in Normandia. Il gruppo guidato da Massimo Battaini gestisce e ripara i cavi sottomarini che collegano i parchi eolici offshore di Saint Nazaire, Fécamp e Calvados, e nel 2023, si è aggiudicato una commessa di oltre 800 milioni di euro per un’interconnessione elettrica tra Francia e Spagna. Entrambe le aziende sono coinvolte nei progetti dei parchi eolici offshore di Saint-Brieuc e SaintNazaire in Bretagna. E ancora, Snam trasporta il 13% dei volumi di gas in Francia, possiede due siti di stoccaggio di gas, uno nelle Landes e l’altro nel Gers, e 11 stazioni di trasporto del gas nel sud-ovest del Paese. Pensando poi alle grandi partnership, non si può non citare Stellantis, probabilmente la più importante joint venture italo-francese, nata dalla fusione di Chrysler e Peugeot, in mano a Exor, la holding della famiglia Agnelli, Peugeot, e con una partecipazione dello stato francese.

Interscambio Italia Francia: il commercio bilaterale fra i due paesi vale 111,2 miliardi di euro ed è in costante crescita da dieci anni. Fonti Ice, Istat, Banca d’Italia

Il caso Newcleo

Stefano Buono, ceo Newcleo

Ma non ci sono solo i grandi player. Newcleo è una startup fondata nel 2021 da Stefano Buono, Luciano Cinotti ed Elizabeth Rizzotti. Nell’ordine, un fisico nucleare che ha lavorato con Carlo Rubbia e aveva già fondato diverse aziende, fra cui una quotata al Nasdaq fino all’acquisizione da parte di Novartis. Un ingegnere nucleare con 30 anni all’Ansaldo e fra i massimi esperti mondiali nelle tecnologie dei reattori veloci. E una fisica che dopo una breve esperienza al Cern ha lavorato nel mondo della finanza (consulenza, banche commerciali) sviluppando competenze manageriali. Newcleo ha sede centrale a Londra, ma tiene la ricerca in Italia (con centinaia di persone), e sta investendo in Francia. Produce reattori nucleari di quarta generazione, che usano il piombo come liquido di raffreddamento. Questo consente di risolvere tre fattori critici del nucleare: sicurezza (perché la macchina si spegne automaticamente), costi (il reattore è più piccolo, quindi costa meno) e scorie. «I nostri sono reattori veloci che hanno una fisica diversa dentro il reattore» ci spiega Stefano Buono, che oltre a essere co-founder è il Ceo del gruppo.

I reattori veloci refrigerati a piombo (Lfr, Lead-cooled Fast Reactor) sono la specializzazione di Cinotti, autore della maggior parte dei brevetti mondiali relativi agli Lfr. «Permettono di produrre meno scorie radioattive, soprattutto quelle con vita lunghissima, 250mila anni. Noi non solo non le produciamo, ma le bruciamo. Se realizziamo un combustibile con residui degli altri reattori, eliminiamo le scorie. In realtà, il nostro progetto vuole usare molte volte l’uranio, già estratto dalle miniere,  con il riprocessamento che viene dal combustibile usato nei reattori. In questo modo abbiamo anche tanta energia. Con i rifiuti che ci sono in Francia, potremmo alimentare il paese per 2mila anni senza un grammo di uranio». La peculiarità dei reattori prodotti da Newcleo è «l’utilizzo del piombo come liquido di raffreddamento del reattore. E’ un risultato che si può ottenere anche con i reattori al sodio, che però hanno il problema di essere più costosi, e hanno anche un rischio chimico. Perchè il sodio va a fuoco ed esplode, come il litio nelle batterie, quindi per alimentare la sicurezza bisogna spendere molti soldi». Newcleo ha vinto un bando di Francia 2030, ha ricevuto un finanziamento di 100 milioni di euro, ha un piano di investimenti da 3 miliardi di euro nel paese d’oltralpe per lo sviluppo e la costruzione di un reattore dimostrativo e di irradiazione di quarta generazione Lead Fast Reactor (Lfr) da 30 MWe e di un impianto pilota di combustibile Mox (Mixed OXides).

A livello di investimenti, la Francia è il primo investitore dell’Italia, che invece è il quinto investitore nel paese d’oltralpe, ma sta accelerando. Il 2022, ha visto un record degli investimenti italiani oltralpe, con 139 progetti realizzati e una crescita tendenziale del 21%. Fonte Banca d’Italia

Dal Trattato del Quirinale al Gran Prix Innovation

Alessandra Calcaterra, Open Innovation e Venture Capital manager

Il trattato del Quirinale ha il preciso obiettivo di sviluppare ulteriormente gli investimenti reciproci Italia-Francia, per l’attuazione «di un’ambiziosa politica industriale europea orientata alla competitività globale delle imprese e a facilitare la realizzazione della doppia transizione digitale ed ecologica dell’economia europea» si legge nel testo dell’accordo firmato nel 2021 dai due presidenti della Repubblica, Sergio Mattarella ed Emmanuel Macron. Innovazione e sostenibilità sono i due driver fondamentali del Grand Prix Innovation. La vision di Delespaul su questo è molto chiara: sono due concetti che vanno coniugati insieme. «Imprese e start up hanno un valore sociale. Il dramma della nostra società sono la disuguaglianze, che dopo il Covid si sono accentuate non solo nei paesi emergenti, anche in Europa, in Italia, in Francia, e in Germania. Dobbiamo lottare contro questa diseguaglianza creando nuove attività e posti di lavoro. Nel mondo il clima va male, ci sono contrapposizioni fra religioni, etnie, gruppo sociali, stati. Noi dobbiamo cercare di promuovere lo sviluppo e la collaborazione fra le aziende, nella consapevolezza che l’impresa non è estranea a tutto questo. Le parti, si legge, «s’impegnano ad approfondire la loro cooperazione in settori strategici per il raggiungimento di tale obiettivo, quali le nuove tecnologie, la cyber-sicurezza, il cloud, l’intelligenza artificiale, la condivisione dei dati, la connettività, il 5G-6G, la digitalizzazione dei pagamenti e la quantistica. L’innovazione sostenibile è quindi anche un impegno politico fondamentale».

Partendo da questi principi, prosegue Delespaul, abbiamo creato questo evento dedicato al mondo del business, con l’obiettivo di renderlo permanente. Come detto, l’anno prossimo l’intenzione è quella di allargarlo ad altre camere di commercio, per allargare i confini al servizio del mondo delle imprese e, in particolare, delle startup. E di organizzare l’evento al termine della Digital week milanese, con l’ambizione di farla diventare un appuntamento di livello internazionale come la settimana della moda e la Design Week. Il Grand Prix è un momento finale di un lavoro che, attraverso il Club Startup della Chambre, nato nel 2017, funziona tutto l’anno, accompagnando le nuove imprese che ne fanno parte nelle varie fasi di sviluppo e posizionamento sul mercato franco-italiano. Il senso è che queste nuove realtà incontrino «istituzioni, finanziatori, concorrenti. Entrando a far parte di un ecosistema per svilupparsi commercialmente e a livello finanziario». Il Grand Prix funziona nel seguente modo: una grande azienda, o un’istituzione, presenta una start up per la partecipazione al concorso. C’è una giuria che alla fine seleziona sei vincitori. La serata della premiazione rappresenta lo spirito dell’iniziativa: incontri B2B, presentazioni delle varie realtà che partecipano (venture capital, istituzioni, realtà corporate, startup), workshop su innovazione sostenibile, economia circolare, energia, agricoltura innovativa, decarbonizzazione, networking.

I Gruppi italiani in Francia. Fonte Banca d’Italia

Le startup premiate

Le startup premiate

Proseguendo nel settore dell’energia, fra le startup premiate in questa seconda edizione di Grand Prix Innovation c’è PineIn, che sviluppa soluzioni hardware e software altamente innovative per il trasporto di fluidi – come l’acqua, il petrolio, il gas o l’idrogeno -, introducendo un nuovo concetto di manutenzione nelle condotte, gallerie e altre infrastrutture complesse. La soluzione premiata utilizza un robot automatizzato che raccoglie i dati, elaborati poi da un software predittivo basato su intelligenza artificiale. In questo modo vengono generati dei report con indicazioni utili su dove e quando effettuare gli interventi di manutenzione. Ciò consente di ridurre i costi non pianificati fino al 70% e di aumentare la durata delle condotte del 20%. PipeIn è stata proposta da Edison. Il gruppo dell’energia, ci spiega Alessandra Calcaterra, Open Innovation e Venture Capital manager, «utilizza l’approccio di collaborazione con il mondo esterno per esplorare nuove tecnologie collaborando con start up o con player attivi nella tecnologia. Questo ci consente di individuare le tecnologie con un potenziale in tempi più rapidi, e cercare quando possibile di facilitarne il test, lo sviluppo e l’adozione». Attraverso colleghi o partner vengono proposte circa 300 startup all’anno, «quelle che alla fine arrivano a collaborare con noi sono una decina». La collaborazione consiste nel testare la tecnologia, «con un prototipo reale che possiamo decidere di adottare su più larga scala in azienda, oppure semplicemente selezioniamo punti di miglioramento e lo teniamo nel radar, o ancora lo scartiamo». E’ sempre centrale la sostenibilità, «su tematiche diverse, che possono andare dalla circolarità a pillar più di medio termine, come la climate resiliance, la biodiversità e il capitale naturale».

Un’altra startup dell’energia premiata è Novac. Proposta da Roveda, è attiva nell’energy storage. Sviluppa supercondensatori, dispositivi di accumulo caratterizzati da un’elevata potenza specifica rispetto alle batterie tradizionali, progettati per operare in condizioni estreme e in grado di essere adattati in termini di volume e superficie in base alle esigenze del cliente. La tecnologia è disegnata per migliorare l’efficienza e la durata dei sistemi di accumulo (l’accoppiamento di batterie e supercondensatori può contribuire a prolungare la vita utile della batteria), rendendoli più adatti a una vasta gamma di applicazioni. Novac vuole entrare nel mercato della mobilità elettrica (sia terrestre che spaziale), migliorandone l’efficienza e la qualità mediante i supercondensatori, e imponendo così un nuovo standard qualitativo per i veicoli elettrici.

Partneriati Italia Francia. Fonte Banca d’Italia

Le altre startup sul podio

BiomimX, proposta da Mazars, attiva nella ricerca biomedica. Nata come spinoff del Politecnico di Milano, sviluppa e commercializza tecnologie Organs-on-Chip (OoC), nuovi modelli di tessuto umano in vitro che forniscono un’alternativa ai modelli animali. Attraverso la piattaforma proprietaria uBeat, utilizza queste tecnologie per far progredire più velocemente la scoperta di nuove terapie per malattie complesse, come l’osteoartrite, la fibrosi e diverse patologie legate al sistema cardiovascolare.

Circularity, proposta da Capgemini, società benefit dedicata all’economia circolare, promuove una nuova tipologia di impresa in grado di coniugare il profitto economico con la salvaguardia dell’ambiente e della società in cui opera. Ha un team di professionisti esperti di sostenibilità̀ e ingegneria dei materiali, offre percorsi di formazione, sviluppa tool di misurazione e gestisce progetti di consulenza tecnico-strategica per accompagnare le aziende nella rendicontazione delle performance ESG e nella definizione di piani strategici di sostenibilità attraverso percorsi di economia circolare e decarbonizzazione, effettua studi di life cycle assessment sul recepimento della normativa ambientale. Fra gli strumenti presenti sulla piattaforma, Sustainability Assessment e Circularity Assessment, con cui le aziende possono digitalizzare la misurazione delle performance in termini di sostenibilità e circolarità ambientale. Infine, Circularity aiuta le imprese a trovare partner per riciclare scarti di produzione e promuovere modelli di business circolari.

Mine Crime: presentata da Groupama, è una data-company specializzata nella raccolta, pulizia e geo-localizzazione di dati in materia di criminalità e degrado urbano. Attraverso una tecnologia proprietaria basata sull’intelligenza artificiale agganciata a +16k data-sources, estrae quotidianamente dati sugli illeciti urbani. Questi vengono puliti e trasformati e vanno a comporre il primo e il più grande database (proprietario) geo-localizzato mai creato sul tema ‘crime’ nell’area continentale Europea. C’è anche una sezione di analisi avanzata dove questi dati possono essere trasformati, attraverso l’intelligenza artificiale, in modelli di rischio dinamico-previsionali, in ottica di ‘risk management’.

TerraViva: presentata da Northstar, è una sorta di studio di architettura decentralizzato. Un marketplace globale dedicato all’organizzazione di concorsi di progettazione con focus sui temi della rigenerazione urbana e dell’architettura sostenibile. Mette in connessione i migliori studi professionali del settore con committenti pubblici e privati in cerca di progetti di alta qualità per recuperare edifici del patrimonio architettonico, disegnare il masterplan di un nuovo sviluppo immobiliare o rigenerare un intero quartiere. Attraverso un modello data-driven, la piattaforma offre visibilità globale e numerose opportunità di accesso al mercato del lavoro ai migliori talenti del settore.














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