La Fondazione Evolve di Maire Tecnimont punta sull’ingegneria umanistica per il futuro

Alla tappa milanese della mostra “Second Life: tutto torna” sono intervenuti Giuseppe Sala, Raffaele Cattaneo, Luciano Fontana, Alberto Irace, Fabrizio Di Amato, Marco Meneguzzo, Pietro Ruffo e Ilaria Catastini

Economia circolare, arte e cultura hanno monopolizzato la tappa milanese della mostra “Second Life: tutto torna”, un concorso dedicato alle opere di giovani artisti in tema di sostenibilità organizzato presso la Fondazione Evolve di Maire Tecnimont. All’evento hanno partecipato Giuseppe Sala, sindaco di Milano e Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, Alberto Irace, ad Alia Servizi Ambientali, Fabrizio Di Amato, presidente della Fondazione Evolve Maire Tecnimont e del Gruppo Maire Tecnimont, nonché rappresentanti del mondo dell’arte quali Marco Meneguzzo, docente di storia dell’Arte all’Accademia di Brera e curatore della mostra, l’artista Pietro Ruffo, Ilaria Catastini, direttore generale della Fondazione Evolve.

L’ingegneria oggi è di fronte ad una grande sfida: interpretare scenari che impongono storici cambi di paradigma, fornendo risposte creative, innovative ed efficaci. Senso critico e intelligenza creativa rappresentano la spina dorsale e la linfa vitale della leadership italiana nel mondo, fondata sull’ingegno unito al senso della bellezza.







La Fondazione Evolve, inaugurata a fine 2021 e vocata a fungere da trait d’union tra passato, presente e futuro, nasce intorno ad un archivio storico di settemila disegni e progetti che includono anche famosi ingegneri e architetti italiani, arricchito da una selezione di strumenti storici di misurazione e calcolo, e ha lo scopo di accompagnare la formazione degli “ingegneri umanisti” del domani, figure in grado di contribuire al percorso di evoluzione dell’umanità fornendo soluzioni tecnologiche di eccellenza, ispirate ai progressi tecnologici e dell’intelligenza artificiale e in grado di interpretare i bisogni sociali, etici e ambientali nell’era della transizione energetica e della digitalizzazione.

Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia ha commentato: «La transizione ecologica e la sfida della circolarità richiedono un’adeguata antropologia che porta nuovamente a chiedersi il “per chi” viene fatta un’azione, un impianto, un prodotto. L’ingegno non può essere fine a sé stesso ma deve sempre avere come orizzonte il “ben-essere” dell’uomo e del creato che ad esso è stato affidato».

«È la riscoperta di quell’ingegno tutto italiano che ha lasciato segni tanto preziosi nel mondo e che tiene insieme visione, cultura, intelletto, spirito imprenditoriale» dichiara il presidente di Maire Tecnimont Fabrizio Di Amato, anche presidente della Fondazione.

Secondo Alberto Irace, ad Alia Servizi Ambientali «Le competenze e le intelligenze sono impegnate a ridisegnare il modo di produrre e di vivere secondo principi di sostenibilità, si tratta di pensare e fare in modo diverso e inedito. La tecnica sempre più deve promuovere condivisione e accettazione di un mondo che è in divenire».














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