Fincantieri rilancia e raddoppia nel post-Covid

di Chiara Volontè ♦︎ Le posizioni dell’Ue sulla cantieristica navale sembrano più morbide: potrebbe sbloccarsi a breve l’acquisizione dei cantieri francesi Stx, bloccata dalla divisione guidata dalla Vestager. Inoltre, l’azienda guidata da Giuseppe Bono sembra pronta a puntare anche sull'Italia

Fincantieri, sito di Marghera

Far rimarginare rapidamente le ferite da Covid-19 è impresa titanica che però potrebbe riuscire a Fincantieri, grazie a due “alleati” europei. Il primo, assolutamente a sorpresa, si chiama Margrethe Vestager, la potente commissaria Antitrust che ha ferma sulla sua scrivania da mesi la fusione dell’azienda italiana con i cantieri francesi di Stx. Ebbene, dopo la pandemia da Covid l’Europa sembra essere pronta ad ammorbidire le proprie posizioni, anche perché non si ha ancora notizia di commesse bloccate da parte dei colossi della crocieristica. Ma è altrettanto vero che continuare a bruciare cassa potrebbe portare allo stop di alcuni ordini, con conseguenti reazioni a catena. Per questo l’Ue sembra più “morbida” verso la cantieristica.

L’altro alleato, questa volta attesissimo, è rappresentato dal Recovery Fund. I 209 miliardi di euro che arriveranno a partire dalla prima metà dell’anno prossimo nel nostro Paese dovranno per forza di cose puntare molto sulle infrastrutture. E Fincantieri sarà per forza in prima linea. Dopo il successo del Ponte Morandi, l’azienda ha annunciato di essere in contatto con le società italiane del Gruppo Jsw (Jsw Steel Italy Piombino, Piombino Logistics e Gsi Lucchini) “per valutare la possibilità di destinare alcune aree all’interno del sito industriale di Piombino ad attività di cantieristica navale e di grandi moduli cellulari in cemento armato per le infrastrutture marittime. Si sta studiando, inoltre, la costruzione di traghetti e di mezzi dedicati a dragaggio ambientale, ripristino e pulizia dei fondali portuali oltre che dei bacini idrici artificiali”.







Ancora grazie al Recovery Fund, Bono è pronto a guardarsi intorno: c’è l’ampliamento del cantiere di Sestri Ponente, nuove opere nel porto di Trieste e, soprattutto, Livorno, un enorme terminal container che dovrà essere realizzato nei prossimi anni e che potrebbe vedere Fincantieri tra i protagonisti. Infine ci sono sempre gli Usa a regalare buone notizie: il cantiere Marinette Marine, sempre di proprietà dell’azienda italiana, si è aggiudicato una commessa da 7 milioni di dollari per sviluppare il progetto e l’ingegnerizzazione delle Large Unmanned Surface Vessel, le navi del futuro in grado di “rinunciare” all’equipaggio umano.














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