Fincantieri e Naval Group pronti a costituire una joint venture

Centro Fincantieri a Sestri

di Chiara Volontè ♦︎ La società, che attende solo il via libera dei governi italiano e francese, sarà paritetica e creerà un soggetto navalmeccanico efficiente e competitivo

Altro che battaglia navale: l’accordo tra Fincantieri e Naval Group è, mai come ora, a un passo. Il colosso italiano e quello francese, tra i principali produttori nautici europei, sono ormai prossimi a dare l’annuncio dell’accordo, che, per diventare definitivo, ha necessità di essere formalizzato dal governo italiano e da quello d’oltralpe. Ma quest’ultimo passaggio sembra più una formalità che un’ipotesi.







La joint venture tra i due colossi della cantieristica navale, dunque, dovrebbe prevedere una partecipazione paritaria di entrambe le aziende (50-50), un consiglio d’amministrazione formato in egual numero dai rappresentanti delle due società, le cariche di presidente e amministratore delegato espresse da ambo le parti.

Giuseppe Bono, ad di Fincantieri

Secondo l’accordo, inoltre, l’ad della neonata società – che dovrebbe avere l’headquarter a Genova e il centro di ricerca a Ollioules nel Var, vicino a Tolone – sarà responsabile delle vendite francesi ed italiane.

Una totale sinergia che la società guidata da Giuseppe Bono e Naval Group dovranno attuare anche per la ricerca e la progettazione, al fine di rendersi appetibili alle Marine Militari straniere, per garantirsi così le loro commesse. In particolare, come già dichiarato da entrambi i gruppi, la jv nasce per creare un’industria navalmeccanica europea efficiente e competitiva, che possa preparare offerte per l’export, favorire una politica di fornitura più efficiente (cross-sourcing, miglior rapporto qualità-prezzo, economia di scala), condurre congiuntamente mirate attività di innovazione per fornire superiorità operativa ai clienti, incoraggiare lo scambio osmotico tra le due società, con la condivisione di strutture e strumenti di test e reti di competenze.

Hervé Guillou, ceo Naval Group

Tra i progetti prioritari dell’intesa italo-francese c’è sicuramente l’ammodernamento dei cacciatorpedinieri classe Horizon italiani (Andrea Doria e Carlo Duilio) e francesi (Forbin e Chevalier Paul), che dovranno essere ristrutturati.














Articolo precedenteWhirlpool cede lo stabilimento di Napoli
Articolo successivoEnergia: parte il Cluster nazionale con 72 soci e 2 milioni di euro per smart grid e solare a concentrazione






1 commento

  1. Buongiorno, le notizie continuano a mettere in evidenza l’enorme accumulo di rifiuti ( plastiche) nei mari del pianeta. C’è urgente necessità di ripulire. Non è possibile allestire, con la partecipazione delle Nazioni industrializzate, che hanno contribuito a provocare il danno, una o più navi ” inceneritore” che facciano pulizia? Sarebbe lavoro per tante persone oltre che grande immagine per il nostro Paese. Gli inceneritori mobili potrebbero poi essere utilizzati anche nelle nostre zone dove il problema dei rifiuti è ancora irrisolto e cioè: si sposta sulla costa l’inceneritore a seconda dei bisogni e non si sposta per centinaia di chilometri l’immondizia su camion.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui