Ferrari mette il turbo nel 2022: utile netto a 939 mln (+13%), ricavi a 5,1 mld (+19,3%). Ai dipendenti premio fino a 13.500 euro

Lo scorso anno le vetture consegnate hanno raggiunto le 13.221 unità, con un incremento del 18,5% rispetto al 2021

Ferrari ha deciso di rafforzare l’offerta di Formula Benessere, il programma che da oltre 20 anni tutela la salute dei dipendenti Ferrari in Italia e dei loro famigliari

Ferrari ha comunicato i risultati preliminari consolidati relativi al quarto trimestre e ai dodici mesi conclusi il 31 dicembre 2022. Benedetto Vigna, amministratore delegato di Ferrari, ha commentato: «Lo scorso anno si è concluso con risultati finanziari eccezionali che hanno raggiunto e superato la nostra guidance stabilendo nuovi record in tutte le metriche, come un utile netto di 939 milioni di euro e una generazione di free cash flow industriale di 758 milioni di euro. Questi dati pongono le basi per un 2023 ancora più forte, alimentato da una persistente domanda elevata dei nostri prodotti in tutto il mondo. Nonostante il complesso scenario macroeconomico globale, guardiamo avanti con grande fiducia, incoraggiati dai numerosi segnali e risultati di un’azienda in evoluzione. Stiamo innovando costantemente i nostri prodotti e processi, avvicinandoci ai nostri obiettivi di decarbonizzazione. Tutto questo è possibile grazie alla collaborazione, alla volontà di progresso, all’apprendimento continuo, al focus e alla fiducia che contraddistinguono le nostre persone».

Nel 2022 le vetture consegnate hanno raggiunto le 13.221 unità, con un incremento di 2.066 unità o del 18,5% rispetto all’anno precedente. Nel portafoglio prodotti dell’esercizio sono compresi nove modelli con motore a combustione interna (Ice) e tre modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 78% e il 22% delle consegne totali. L’aumento delle consegne nel corso dell’anno è stato trainato dalla Ferrari Portofino M e dalla famiglia Sf90, nonché dalla fase di accelerazione della 296 Gtb e della 812 Competizione. Le consegne delle Ferrari Monza Sp1 e Sp2 sono diminuite rispetto all’anno precedente e sono terminate nel primo trimestre 2022. Nel quarto trimestre 2022 sono iniziate le consegne delle prime Daytona Sp3.Tutte le aree geografiche hanno contribuito positivamente. La regione Emea ha registrato un aumento dell’8,5%, le Americhe sono cresciute del 21,8%, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno riportato un incremento del 72,6% e la regione Resto dell’Apac è cresciuta del 17,1%. Le scelte di allocazione geografica hanno seguito il ritmo di introduzione dei nuovi modelli.







Nel 2022 i ricavi netti si sono attestati a euro 5.095 milioni, in crescita del 19,3% o del 15,5% a cambi costanti. I ricavi da automobili e parti di ricambio sono stati pari a euro 4.341 milioni (in crescita del 21,5% o 17,8% a cambi costanti), grazie all’aumento dei volumi e al contributo delle personalizzazioni. La contrazione dei ricavi dei motori (euro 155 milioni, -18,0% anche a cambi costanti) riflette la diminuzione delle consegne a Maserati, con l’approssimarsi della scadenza del contratto nel 2023. L’aumento dei ricavi da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio a euro 479 milioni, +11,1% o +6,5% a cambi costanti, è attribuibile principalmente al migliore posizionamento nel campionato di Formula 1 dell’anno precedente e al contributo delle attività lifestyle, in parte compensato dalle minori sponsorizzazioni. Gli altri ricavi sono aumentati a euro 120 milioni (+54,2% o +44,4% a cambi costanti), un risultato riconducibile in particolare alle altre attività di supporto. I cambi, inclusi quelli di transazione, di conversione e comprensivi delle operazioni di copertura, hanno avuto un impatto positivo per euro 161 milioni, in particolare il dollaro statunitense e lo yuan cinese.

L’Ebitda 2022 si è attestato a euro 1.773 milioni, in crescita del 15,8% rispetto all’anno precedente e con un margine dell’Ebitda del 34,8%. Nel 2022 l’Ebit è stato pari a euro 1.227 milioni, con un aumento del 14,1% rispetto all’anno precedente e un margine dell’Ebit del 24,1%. I volumi hanno avuto un impatto fortemente positivo (euro 261 milioni), che riflette l’aumento delle consegne rispetto all’anno precedente. La variazione negativa del mix/prezzo (euro 16 milioni) è dovuta principalmente al calo delle consegne delle Ferrari Monza Sp1 e Sp2, giunte a fine del ciclo di vita nel primo trimestre 2022, in parte controbilanciato dall’aumento del contributo delle personalizzazioni, del mix geografico e del mix prodotti. I costi industriali e i costi di ricerca e sviluppo hanno evidenziato un incremento (euro 116 milioni) dovuto principalmente all’aumento degli ammortamenti e all’inflazione dei costi dell’energia e delle materie prime. L’aumento di euro 47 milioni della voce Sg&a riflette principalmente le attività di comunicazione e marketing, gli eventi lifestyle e societari e il supporto allo sviluppo organizzativo della società. Gli altri contributi sono stati negativi (euro 49 milioni) riflettendo principalmente la varianza di contribuzione delle attività racing e voci non ricorrenti accompagnata dalla diminuzione delle consegne di motori a Maserati, in parte compensate dal maggiore apporto delle attività lifestyle. Nel corso dell’anno gli oneri finanziari netti si sono attestati a euro 49 milioni rispetto a euro 33 milioni dell’anno precedente, un rialzo riconducibile sia ai costi delle operazioni di copertura cambi, sia alla rivalutazione al fair value di alcuni investimenti detenuti dal Gruppo. L’aliquota fiscale nel corso dell’esercizio è stata pari al 20%, riflesso della stima dei benefici attribuibili principalmente al Patent Box, all’Allowance for corporate equity (Ace) e agli incentivi fiscali per le spese agevolate relative a ricerca e sviluppo e investimenti.

Di conseguenza, l’utile netto del periodo è stato pari a euro 939 milioni, in aumento del 12,7% rispetto all’anno precedente, e l’utile diluito per azione dell’esercizio si è attestato a euro 5,09 rispetto a euro 4,50 nel 2021. Il robusto free cash flow industriale, pari a euro 758 milioni, è stato trainato dal forte Ebitda e dall’incasso degli anticipi sulla Daytona Sp3 e sulla 812 Competizione A, controbilanciati principalmente da spese in conto capitale per euro 806 milioni e dalle imposte.

L’indebitamento industriale netto al 31 dicembre 2022, pari a euro 207 milioni rispetto a euro 297 milioni al 31 dicembre 2021, riflette anche il riacquisto di azioni proprie per euro 397 milioni e la distribuzione di dividendi per euro 252 milioni. Al 31 dicembre 2022 la liquidità complessiva disponibile era pari a euro 2.058 milioni (euro 2.020 milioni al 31 dicembre 2021), incluse linee di credito committed inutilizzate per euro 669 milioni.














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