I segreti di Ciao6, il tornio di Famar per l’automotive che lavora insieme ai cobot Fanuc

di Roberto Fondo ♦︎ Un tornio verticale ultra compatto e rigido a basso costo e alte prestazioni, ideale per tornire pezzi precisi fino a un diametro di 260 mm. A distinguerlo, il mandrino capovolto, permette di caricare, lavorare e scaricare il pezzo senza l’ausilio di alcun sistema aggiuntivo esterno. Basato su tecnologia Fanuc, può essere affiancato da un cobot Fanuc Crx

L’impiego del mandrino capovolto brevettato di Famar permette di caricare, lavorare e scaricare il pezzo senza l’ausilio di alcun sistema aggiuntivo esterno

Il distretto torinese dell’automotive è un’area industriale ad elevato valore aggiunto tecnologico dove hanno sede diverse attività legate al mondo delle lavorazioni meccaniche di precisione. Aziende che nel corso degli anni si sono specializzate e hanno saputo adattarsi alle sempre più esigenti richieste del mercato, che esige alta produttività, produzione di pezzi precisi, massima flessibilità e capacità di rispondere a tempistiche anche molto stringenti.

Fondata nel 1973 a Rivoli (TO) come piccola azienda dedicata alle lavorazioni meccaniche, nel corso degli anni Famar si è specializzata nella produzione in serie di macchine utensili speciali ad alta tecnologia per la lavorazione di componenti automobilistici, dal grezzo al finito. Il suo mercato di riferimento è quello dei maggiori produttori non solo nel settore auto ma anche camion, trattori, movimento terra, cuscinetti, motoriduttori e in molti altri settori. Per questi, Famar offre la lavorazione di qualsiasi pezzo meccanico rotondo, ma anche lavorazioni di prodotti come scatole cambio, blocchi e testate motore.







Oggi la sede principale di Famar è ad Avigliana (TO). Accanto allo stabilimento produttivo di torni e macchine Famar, si affianca Famar Automations, destinata alla progettazione e realizzazione delle linee di collegamento e movimentazione tra più macchine utensili; Fausto Marinello, che si occupa della produzione di centri di lavoro; e Famar Werkzeugmaschinen, filiale deputata alla gestione del mercato tedesco in forte espansione.

In quasi 50 anni di attività, il gruppo Famar ha costruito più di 6.000 macchine che ha poi esportato in tutto il mondo. Famar inoltre detiene alcuni brevetti mondiali, come quello del tornio pick-up.

Legata a doppio filo al mondo dell’automobile

Lo stabilimento produttivo di Famar, ad Avigliana

Famar progetta e sviluppa macchine utensili, nella fattispecie torni verticali. Si tratta di macchine multifunzionali, che possono lavorare una grande varietà di pezzi meccanici, soprattutto destinati ai comparti automotive e industrial.

Nel corso degli anni Famar ha consolidato il suo rapporto con il mondo dell’industria automobilistica. «Grazie ad innovazioni tecnologiche uniche come il tornio verticale capovolto con mandrino pick-up e la macchina con rettifica integrata, abbiamo intrapreso nel tempo collaborazioni proficue con aziende e gruppi di grande rilevanza come la Fiat», afferma Fausto Marinello, amministratore delegato di Famar e Fausto Marinello. «Esportiamo macchine in tutto il mondo, dalla Comunità Europea fino a Cina, India, Giappone e le Americhe. In particolare, il 40% delle nostre produzioni viene esportato in Germania, dove serviamo tutte le più grandi industrie dell’auto e dei veicoli industriali».

Rivolgendosi alle grandi aziende del comparto auto, alle macchine di Famar viene richiesta una forte personalizzazione e competenza in modo da soddisfare le richieste produttive dei clienti.

«A queste aziende non vendiamo macchine stand alone, ma veri e propri processi produttivi”, prosegue Marinello. “Vengono da noi con il pezzo che vogliono ottenere e ci chiedono di sviluppare un progetto che ne preveda la produzione dal materiale grezzo fino al componente finito, non solo dal punto di vista meccanico, ma con l’automazione completa del processo».

Per questa ragione, Famar integra alle sue macchine l’affiancamento di robot, realizzando di fatto progetti di isole robotizzate ad elevato valore aggiunto. In questo caso, il controllo del processo è fondamentale per garantire la qualità delle soluzioni proposte. Famar produce quindi internamente tutti i pezzi che vengono poi assemblati nelle macchine utensili occupandosi in prima persona di ogni aspetto, dal cablaggio fino alla programmazione del sistema di governo.

Governo affidabile e preciso della macchina

Famar utilizza controlli Cnc e robot Fanuc da ormai più di 25 anni. Ad essere apprezzate in modo particolare dall’azienda piemontese sono la loro affidabilità e l’interfaccia intuitiva, oltre alla bassissima incidenza di guasti. «Soprattutto nel caso di lavorazioni altamente specializzate la preferenza nostra e dei nostri clienti va a Fanuc», spiega l’ad Marinello. «I prodotti Fanuc sono di un’affidabilità indiscutibile. Inoltre, il fatto che queste officine utilizzino già sistemi Fanuc semplifica l’integrazione e l’apprendimento, riducendo il tempo di messa in servizio e assicurando un guadagno competitivo, rispetto al dover apprendere diversi ambienti di programmazione sia per il Cnc che per il robot».

Per questo motivo, per il futuro, soprattutto per le realtà ad elevata specializzazione che richiedono prestazioni di qualità e massima flessibilità, Famar intende investire nella produzione di macchinari con automazione Fanuc.

I Cnc fanuc sono facili da usare, e dopo 25 anni di esperienza consentono a Famar di abbreviare in modo sostanziale i tempi di sviluppo delle nuove macchine.

Il tornio accessibile per le officine altamente specializzate

L’isola robotizzata Ciao6 di Famar vista dall’alto

Ciao6 si differenzia dalla proposta convenzionale di Famar. Si tratta di un tornio verticale ultra compatto e rigido a basso costo e alte prestazioni, ideale per tornire pezzi precisi fino a un diametro di 260 mm.

L’innovazione tecnologica principale della Ciao6 è costituita dal carro, che si occupa di spostare il pezzo dalla zona di carico alla zona di lavoro; il carro è stato completamente riprogettato, così da ottenere maggiori velocità di carico con picchi di accelerazione molto rapidi.

L’impiego del mandrino capovolto brevettato di Famar permette di caricare, lavorare e scaricare il pezzo senza l’ausilio di alcun sistema aggiuntivo esterno.

Il tornio verticale Ciao6 è molto compatto e molto veloce. Si rivolge ad un mercato attento a soddisfare richieste di alta produttività e precisione, produzioni in serie anche di milioni di pezzi l’anno dove la qualità del pezzo finito deve necessariamente essere elevata.

Per questo motivo, sulla Ciao6 è montato il Cnc Fanuc 0i-TF, un sistema di controllo che assicura un ottimo compromesso tra prezzo e prestazioni contribuendo così a contenere il costo della macchina. «Il Cnc 0i-TF di Fanuc ci permette di garantire al cliente finale le stesse prestazioni dei modelli più evoluti su lavorazioni che non richiedono il controllo di un grande numero di assi», spiega Mauro Martin, direttore tecnico presso Famar.

Semplicità di personalizzazione

l’Hmi comunica direttamente con il Cnc Fanuc senza bisogno di usare hardware proprietario

Il Cnc Fanuc è inoltre un sistema aperto, e questo ha permesso a Famar di customizzare completamente l’interfaccia uomo-macchina.

Sulla Ciao6 è stato utilizzato un PC touchscreen di terze parti, su cui Famar ha implementato la propria interfaccia operativa, tramite l’ausilio delle librerie Focas; l’Hmi comunica direttamente con il Cnc Fanuc senza bisogno di usare hardware proprietario, garantendo la massima libertà di sviluppo.

L’interfaccia della Ciao6 è completamente aperta, personalizzabile, pronta per Industria 4.0. Diversamente dalla tastiera fisica, la tastiera touch consente di abilitare anche il multilingua su tutti i tasti in funzione dello stato di destinazione del controllo numerico.

Robotizzazione collaborativa con braccio Fanuc

Una delle configurazioni con cui è proposta la Ciao6 vede il tornio Famar affiancato da un robot collaborativo Fanuc Crx

Una delle configurazioni con cui è proposta la Ciao6 vede il tornio Famar affiancato da un robot collaborativo Fanuc Crx. Si tratta del primo asservimento sviluppato da Famar con un cobot. «L’asservimento con cobot ci permette di amplificare le possibilità di automazione con un impatto minimo a livello di sicurezza e senza interferire con il layout preesistente della fabbrica», sottolinea Martin.

Per l’utilizzatore finale, la disponibilità di un robot collaborativo consente di riconfigurare i task con estrema facilità, proprio perché questi robot sono leggeri e facili da spostare, e molto semplici da programmare.

«In questo senso, il cobot costituisce una scelta strategica conveniente sotto tutti i punti di vista, perché permette di automatizzare i processi e si presenta di facile utilizzo e semplice riassegnazione dei compiti».

L’ambiente di programmazione su tablet rappresenta poi un ulteriore vantaggio, dato che abilita la definizione delle traiettorie e dei movimenti del robot tramite modalità drag&drop, oltre che con l’apprendimento della guida a mano. Ciò significa che anche gli utilizzatori meno esperti sono in grado di mettere in movimento il robot in poche mosse.

Insieme al robot collaborativo, Famar ha integrato anche un sistema di visione 3d “bin picking” con presa da cassone alla rinfusa di particolari da lavorare, sempre con l’obiettivo di garantire la massima flessibilità dell’isola robotizzata della Ciao6 con Crx.

Assistenza 24/7 in tutto il mondo con il Service Fanuc

Un altro vantaggio è dato dalla presenza globale del Service Fanuc. «Questo ci permette di ricevere assistenza tempestiva sul Cnc e sui motori e gli azionamenti in qualunque parte del mondo sia installata la nostra macchina, qualora ci fosse necessità. È più tranquillo l’utilizzatore finale della macchina, che sa che un eventuale problema si risolverebbe in breve tempo, e siamo più tranquilli noi, che possiamo assicurare il massimo uptime delle nostre macchine», conclude Martin.














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