Faccin Group, realtà bresciana specializzata nella produzione di macchine curvatrici e piegatrici per lamiere e macchine utensili per l’industria meccanica e metallurgica, ha ratificato l’accordo per il risanamento del gruppo, già firmato dai propri creditori finanziari, Banco Bpm, Crédit Agricole e Creval, con approvazione dell’aumento di capitale. In base all’accordo, parte del debito aziendale verrà convertito in azioni senza diritto di voto, per un valore di 13 milioni, che verranno ripartiti fra i creditori in maniera proporzionale. 2,4 milioni arrivano da un aumento di capitale da parte dei soci: 80% delle quote di proprietà del fondo di private equity Consilium, 20% di proprietà della famiglia Faccin.
«Siamo soddisfatti dell’esito della trattativa perché in questo modo riusciamo a mantenere l’occupazione e potenziare la nostra forza produttiva sul mercato internazionale», dichiara Andrea Ceretti, ceo di Faccin Group. «Un ringraziamento particolare è per tutti i nostri fornitori, che hanno sempre creduto nella solidità del nostro gruppo, permettendoci di consegnare in tempo le molteplici commesse programmate da settembre ad oggi. Un risultato che abbiamo ottenuto anche e soprattutto grazie ai nostri collaboratori, che sono la vera forza dell’azienda».
«L’accordo siglato ci permetterà di pagare prima i fornitori e dare a clienti e lavoratori la serenità che meritano. Preferivamo non avere più distrazioni sul business e adesso potremo concretizzare le tante trattative aperte e gli ordini firmati con clausola sospensiva legata all’uscita dal concordato», spiega Paolo Mallarino, cfo di Faccin Group. «Riteniamo che le rate del piano e il basso costo per gli interessi non pongano problemi di rimborso del debito in futuro. Le linee di finanziamento a breve sono state confermate da parte delle banche fino al 2025 e ampliate le possibilità di emettere garanzie, aprendo la strada per nuovi ordini».