Bosch Italia: 2019 – 8,4% rispetto all’anno precedente

Il fatturato del gruppo per il 2019 è stato di 2,25 miliardi. Difficili le previsioni per il 2020.

Il cda del Gruppo Bosch ha ammesso che per raggiungere la parità nel 2020 sarà necessario uno sforzo incredibile
Il cda del Gruppo Bosch ha ammesso che per raggiungere la parità nel 2020 sarà necessario uno sforzo incredibile

Il 2019 non è stato un anno particolarmente positivo per Bosch, che in Italia ha fatto registrare un fatturato di 2,23 miliardi di euro, con un calo dell’8,4% rispetto al precedente anno. Un calo dovuto alla contrazione dei mercati sui quali opera l’azienda, sopratutto quello del settore automotive.

Difficile per l’azienda fare stime sull’anno in corso: la pandemia ha avuto un forte impatto sull’economia italiana e molto dipenderà da come si riprenderanno i consumi nel post emergenza.







«Nel 2019 Bosch in Italia ha sofferto il quadro congiunturale e la debolezza dei mercati», spiega Fabio Giuliani, General Manager del Gruppo Bosch in Italia. «A causa del contesto attuale prevediamo un anno sfidante, l’azienda conferma il proprio impegno nel mercato italiano e nel suo potenziale nel lungo termine. Ci applicheremo ancora di più avvalendoci della conoscenza e competenza tecnologica dell’azienda e puntando sulla connettività e applicazioni Iot, per offrire prodotti e servizi che siano sempre più Tecnologia per la vita».

A registrare il calo più significativo è il fatturato del settore Mobilty Solutions. La causa è da ricercare nella contrazione del mercato automotive nel suo complesso: da un lato i produttori hanno ridotto i volumi, dall’altro hanno posticipato il lancio di nuovi modelli. Bosch sottolinea però acquisizioni di progetti chiusi nel 2019, che aprono la strada a nuovi servizi per la mobilità e le smart city, e all’avvio della progettazione di una pompa olio elettrica caratterizzata dal design compatto, dall’elevata efficienza e dai ridotti livelli di rumore e vibrazione. Verrà prodotta a partire dal 2022 nello stabilimento Bosch di Offanengo (CR) per una importante casa automobilistica.

Il calo del fatturato nel settore Industrial Technology è stato invece meno significativo ed è legato a settori come la tecnologia idraulica industriale e la tecnologia lineare che,
dopo un 2018 in forte crescita, chiudono il 2019 con una flessione del fatturato, solo in parte compensato dalla crescita del business della tecnologia idraulica mobile.

Nell’ambito del Consumer Goods, la divisione Elettrodomestici Bsh ha registrato una buona performance nelle vendite online, non però sufficiente a controbilanciare il calo osservato sugli altri canali di vendita. Si osservano riduzioni del fatturato anche nel settore Energy and Building Technology, nel quale sia la divisione Building Technologies sia quella Termotecnica hanno esibito una leggera flessione rispetto al 2018, nonostante una crescita della domanda di prodotti ad alta efficienza e basso impatto ambientale, un settore nel quale Bosch è leader di mercato.

Le previsioni per il 2020 non sono positive, tanto che il consiglio di amministrazione ha dichiarato che per raggiungere la parità di bilancio, sarà necessario uno sforzo incredibile. Bosh, in ogni caso, non cambia la sua strategia sul lungo termine, che punta sull’ecologia e la mobilità sostenibile: entro il 2020 tutte le 400 sedi dell’azienda saranno climate-neutral e l’azienda prevede di diminuire le sue emissioni del 15% entro il 2030.

«Sebbene al momento siano altri i problemi su cui sono puntati i riflettori, non dobbiamo perdere di vista il futuro del nostro pianeta», ha affermato il ceo Volkmar Denner.














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