La ricerca di Achab evidenzia la costante crescita degli Msp italiani

Il report mette in luce la voglia di formazione e condivisione dei managed service provider del Belpaese

Andrea Veca, ceo di Achab
Andrea Veca, ceo di Achab

Questo è il secondo anno che Achab, distributore a valore aggiunto di soluzioni software, pubblica la sua ricerca sul mercato degli Msp, i Managed service provider.
Il dato più evidente è che, a dispetto della crisi, gli Msp sembrano godere di buona salute: nel 2019 il 57% delle aziende del campione ha aumentato il fatturato rispetto all’anno precedente, e la metà prevede un’ulteriore crescita per il 2020. «Segno che conferma un mercato in fermento ed evoluzione, oltre al fatto che i servizi gestiti sono un modello di business che aiuta a crescere anno su anno», ha sottolineato spiega Andrea Veca, Ceo di Achab. Il mercato italiano degli Msp è storicamente composto da piccole aziende, tipicamente con meno di 100 clienti, ma il report ha evidenziato un aumento di realtà che sono cresciute e si sono strutturate, tanto che oggi il 30% degli Msp è chiamato a gestire un parco macchine con più di 500 endpoint. 

Analizzando le difficoltà, lo scoglio principale è rappresentato dai tempi di risposta dei fornitori che, per il 72% degli intervistati, sono troppo lunghi. Pesano anche la mancanza di consapevolezza dei clienti in ambito di cybersecurity (66%) e la difficoltà nel reperire tecnici all’altezza (47%). Forse anche per quest’ultimo motivo gli Msp stanno investendo molto in formazione: il 72% dedica almeno un giorno al mese al miglioramento delle competenze dei propri dipendenti, mentre un 10% arriva a un giorno alla settimana.







Parlando dei clienti, l’80% degli Msp si concentra sulla fornitura di servizi ad aziende di produzione e studi professionali, con un aumento rispetto al 2019 dei servizi offerti nel settore della consulenza (68%) e delle scuole (30%)

«Se focalizzarsi e specializzarsi in un settore può fare la differenza per aumentare l’efficienza operativa, in quanto si tratta di offrire a più clienti lo stesso pacchetto di servizi, al contempo, chi diversifica può tener testa anche in momenti di grave difficoltà in determinati settori e comparti. Un elemento chiave messo in luce dal sondaggio mostra chiaramente che gli Msp, infatti, lavorano indistintamente su tutti i settori merceologici», ha spiegato Veca. «Si tratta di un vero e proprio trend in atto: dall’analisi emerge che un discreto numero di operatori del settore si sta muovendo verso il modello dei managed services provider, e anzi, diversi si sono mossi da tempo. Si tratta di operatori che forniscono servizi di livello superiore e realizzano quelle economie di scala necessarie per essere competitivi, differenziarsi dalla concorrenza e aumentare il proprio margine avvalendosi di processi, strumenti e tecnologie in grado di aumentare l’efficienza e automatizzare determinate attività».














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