Fabbrica del Futuro, prototipo dello stabilimento che verrà. L’avanguardia dell’industria a Brescia

di Laura Magna ♦︎ Il progetto di Confindustria Brescia - guidata da Franco Gussalli Beretta - per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 coinvolge oltre 80 imprese, tra cui: Ori Martin, Antares Vision, Feralpi Holding, Gefran. Trenta progetti esposti: focus su economia circolare e digitalizzazione. La manifattura come abilitatore della sostenibilità sociale e ambientale. Ne parliamo con Paolo Streparava, Vp Confindustria Brescia con delega alle attività dell’anno della cultura, rappresentante dell’omonima azienda di famiglia

Il padiglione Fabbrica del Futuro avrà una dimensione di 195 mq, con uno spazio esterno di 68,25 mq, e sarà realizzato all’insegna dell’ecosostenibilità

È tutto pronto per la “Fabbrica del Futuro”, padiglione che sarà inaugurato il 26 maggio nel Parco dell’Acqua di Brescia, ed è il pivot delle iniziative che Confindustria Brescia, guidata da Franco Gussalli Beretta (patron dell’omonima e storica fabbrica d’armi), sta realizzando nell’ambito di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. Fabbrica del futuro diventerà il brand delle best practice dell’industria locale: e in effetti non potrebbe essere sorta in nessun altro luogo, perché Brescia, è la prima provincia industriale d’Europa sia per valore aggiunto (oltre 10 miliardi euro) sia per numero di occupati (oltre 160mila).

Di questo e delle ambizioni del capoluogo lombardo e della sua manifattura abbiamo parlato con il vicepresidente di Confindustria Brescia con delega alle attività dell’anno della cultura Paolo Streparava, che è il rappresentante di terza generazione dell’azienda di famiglia che porta il suo cognome e che sviluppa e produce componenti e sistemi Powertrain per veicoli commerciali, truck, bus e applicazioni industriali.







«Quando siamo stati sollecitati a identificare il genere di cultura esprime la nostra città – dice Streparava a Industria Italiana – ci siamo identificati senza dubbio nella città che inventa, che valorizza la manifattura e il capitale umano. Vogliamo essere dunque i portavoce di una cultura di impresa che spinga verso la sostenibilità concreta, basata sull’economia circolare e sulla digitalizzazione».

 

I 30 progetti esposti nella Fabbrica del Futuro

Da sinistra: Paolo Dalla Sega, Paolo Streparava, Laura Castelletti, Paolo Zocchi e Franco Gussalli Beretta

Nel padiglione Fabbrica del Futuro questo approccio pragmatico sarà rappresentato da 30 progetti, selezionati tra quelli presentati dalle oltre 1300 associate di Confindustria Brescia in un contest avviato lo scorso settembre. «Progetti – continua Streparava – che spaziano dalla produzione di energia rinnovabile alla sostenibilità alimentare, passando per la mobilità elettrica e la digitalizzazione delle imprese». Più in dettaglio, sono raggruppati per temi (cultura d’impresa, ricerca e innovazione, sostenibilità, welfare, sinergia impresa-territorio: in fondo al pezzo elenchiamo le aziende, descrivendone brevemente il core business, che per ognuna di queste categorie sono risultate vincitrici).

Dal metaverso per il tracciamento dei prodotti sulla linea (e il controllo qualità) di Antares Vision. Al progetto di contaminazione culturale – che parte dall’idea di fusione della ghisa che è il core business delle Fonderie Ariotti. A un edificio produttivo (quello delle Rubinetterie Bresciane Bonomi) efficiente a tutto tondo, grazie a 7372 pannelli fotovoltaici per una potenza complessiva di 1800kW, strutture portanti in acciaio e panelli in lamiera forata (riciclabili al 100%); recupero del calore in uscita da linee e sistemi di raffreddamento, gestione degli scarti. Fino alla Intelligent factory di Beretta che usa l’Intelligenza Artificiale per supportare i processi industriali a elevata complessità attraverso l’analisi dei dati, affiancando e valorizzando l’Intelligenza Umana.

 

Un padiglione che è il prototipo dello stabilimento che verrà

Il padiglione “Fabbrica del Futuro” sarà inaugurato il 26 maggio nel Parco dell’Acqua di Brescia; è il pivot delle iniziative che Confindustria Brescia, guidata da Franco Gussalli Beretta (patron dell’omonima e storica fabbrica d’armi), sta realizzando nell’ambito di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023

«In generale, l’obiettivo è quello di sviluppare soluzioni innovative che possano contribuire alla creazione di un futuro sostenibile ed efficiente dal punto di vista ambientale – dice Streparava – ma vogliamo anche stimolare le aziende associate verso le buone pratiche legate alla cultura d’impresa, perché propongano iniziative all’interno dei propri spazi di lavoro, estendendo il progetto alla città di Brescia e a tutta la provincia». A tendere questo percorso porterà a immaginare e costruire il prototipo di una fabbrica ideale. Il padiglione avrà una dimensione di 195 mq, con uno spazio esterno di 68,25 mq e sarà realizzato all’insegna dell’ecosostenibilità, con portali di legno lamellare per la struttura portante, pannelli x-lam per solaio e travi portanti e policarbonato alveolare per il rivestimento, materiale sostenibile che verrà riciclato (tutte le specifiche tecniche sono disponibili nella scheda tecnica allegata al comunicato). L’installazione è realizzata dall’azienda bresciana Wood Beton, su progettazione dello studio Arw e con il contributo, per le tecnologie digitali, di innexHub.

«All’interno – aggiunge Streparava – ci saranno totem digitali che permetteranno ai visitatori di avere ogni spiegazione possibile sul progetto a cui sono interessati: la sostenibilità, che è diventato un leit motiv del lavoro e della nostra vita, sarà simboleggiata da due alberi che ho voluto far piantare al centro dell’edificio». Fabbrica del Futuro sarà affiancata da una serie di altre attività, come convegni sulle relazioni industriali e il lavoro ed eventi di diversa natura all’interno delle aziende. Grazie all’impegno di Confindustria Brescia e Ance, verrà inoltre creato il MetaverseBresciaVerse” sulla piattaforma di intrattenimento The Nemesis, che offre innovative esperienze di realtà virtuale, nel quale gli utenti – in qualsiasi luogo fisico si trovino – potranno creare il proprio avatar, esplorare gli ambienti virtuali e i contenuti della Fabbrica del Futuro, con accesso gratuito.

 

La manifattura come abilitatore della sostenibilità sociale e ambientale

Paolo Streparava, ceo di Streparava

«La struttura è coerente con il progetto e il messaggio generali – dice Streparava – Abbiamo voluto costruire qualcosa di sostenibile che è smontabile e recuperabile. Volevamo portare un movimento di pensiero e sensibilizzare gli imprenditori. Ma l’opera deve essere capace di attrarre non solo gli imprenditori che si lasciano ispirare dai modelli virtuosi ma anche i giovani che devono aiutarci a costruire un futuro sostenibile – vogliamo far capire che la fabbrica eccellente è possibile». Per questo la fabbrica non è autoreferenziale: e non può esserlo perché è uno stakeholder del territorio, un elemento che ha un impatto potente sul territorio e sull’opinione pubblica.

«Questo è un progetto di visione, che vuole promuovere una cultura di impresa virtuosa e un modo di fare gli imprenditori innovativo, sostenibile e virtuoso. Vogliamo far capire che le aziende sono strumenti per realizzare la Sostenibilità: se si digitalizzano, diventano efficienti energeticamente ed entrano nelle comunità energetiche trasformandosi in fattori di stabilizzazione della rete energetica e fornitori di energia a terzi». L’industria inoltre genera valore per le comunità e «nel nostro Paese non se ne può fare a meno, perché la manifattura è creativa di valore e lavoro. Purtroppo mancano da decenni visioni di medio-lungo termine a livello istituzionale. Se deve esserci una politica industriale strutturale, le aziende devono prendersi la responsabilità di misurare quello che lasciano nel territorio, e i progetti che rappresentiamo nella nostra fabbrica sono uno strumento di questa misura».

 

Dal micro al macro: la visione del Lean Thinking di Streparava come modello da esportare

Fabbrica del futuro diventerà il brand delle best practice dell’industria locale: e in effetti non potrebbe essere sorta in nessun altro luogo, perché Brescia, è la prima provincia industriale d’Europa sia per valore aggiunto (oltre 10 miliardi euro) sia per numero di occupati (oltre 160mila)

Una cultura che è la stessa di cui Streparava è portatore nella sua azienda. «L’impresa è un posto di lavoro dove la gente sia felice ed è uno sforzo immane quotidiano quello di dare vita a strutture organizzative snelle ed efficaci. Nel mettere a terra la strategia la condividiamo con prima, seconda e terza linea. Tutti conoscono dove stiamo andando, come ci stiamo andando e quali indicatori di performance ci dicono che ci stiamo arrivando. Lo chiamiamo il Lean thinking: siamo raggruppati in comitati, non gerarchici, in quello che definisco il funzionigramma. Quando facciamo un progetto di sviluppo sulle persone ci mettiamo lo stesso impegno che serve per acquisire un nuovo cliente o un nuovo mercato. Per questo badiamo al bilanciamento lavoro famiglia, offriamo attività ludiche, sport, corso di yoga, nutrizionista che viene in azienda: sono tutti benefit normali per noi. E l’ultimo nato è il Comitato felicità, per capire come tenere sempre alta la soddisfazione delle persone». Per trattenerle e aumentare la produttività. In fondo la ricerca della felicità potrebbe essere lo strumento per risolvere problemi atavici del nostro sistema industriale.

Le aziende presenti in “Fabbrica del Futuro”

Ori Martin vergella

Chi sono le industrie selezionate per presentare la propria idea di manifattura in Fabbrica del Futuro? Eccoli, raggruppati in base alla categoria per cui hanno concorso e vinto.

  • Cultura d’impresa – i progetti sono quelli di Intelco Italia Informatica: soluzioni software e servizi di consulenza informatica; Brawo: produzione e vendita di valvole e rubinetti per applicazioni industriali e civili; Gnutti Carlo: produzione di componenti metallici di precisione per vari settori industriali; Fleming Tecna: servizi nel campo della medicina privata, medicina del lavoro, sicurezza sul lavoro e sostenibilità; Saccheria Franceschetti: produzione di sacchi e imballaggi in tessuto per varie applicazioni industriali; GI Group: servizi di ricerca e selezione del personale e di outsourcing del lavoro.
  • Ricerca e innovazione  – Antares Vision: soluzioni di tracciabilità e ispezione per l’industria farmaceutica e alimentare; Matchplat: piattaforma di business intelligence per l’analisi dei dati di mercato e il matching tra aziende; Feralpi Holding: produzione di acciaio e prodotti derivati; Gruppo Grazioli: forniture industriali integrate e additive manufacturing; Fabbrica d’Armi Pietro Beretta: produzione di armi da fuoco per caccia e sport; Infinity ID: produzione di sistemi di identificazione automatica e di codici a barre.
Gefran, produzione sonde di pressione industriale
  • SostenibilitàScao Informatica: sviluppo e distribuzione di software per la gestione aziendale e la contabilità; Gruppo AB: produzione di componenti per l’industria automobilistica e aerospaziale; Marfran: produzione di impianti per la lavorazione dei metalli; Montecolino: produzione di vernici e smalti per l’industria e l’edilizia; Mori 2A: produzione di macchine utensili a controllo numerico per la lavorazione del metallo; Rubinetterie Bresciane Bonomi: produzione di valvole e rubinetti per l’industria idraulica.
  • WelfareGefran: produzione di sensori, controllori e sistemi di automazione per l’industria; El.Com: produzione di componenti elettronici per varie applicazioni industriali; Omb Saleri: produzione di valvole industriali e accessori per tubazioni; Regesta: produzione di cuscinetti e componenti per macchine rotanti; Vgv: produzione di trasformatori elettrici e soluzioni di automazione; Saluber: produzione di dispositivi per il controllo dell’ambiente e il risparmio energetico.
  • Sinergia impresa-territorioFedabo: produzione di boccole e cuscinetti autolubrificanti; Fonderie Ariotti: produzione di ghisa e componenti in leghe speciali per varie applicazioni industriali; Bbs: produzione di cerchi in lega per auto di alta gamma; Aqm: produzione di componenti elettronici per l’automazione industriale; Ori Martin: produzione di acciai speciali per l’industria automobilistica, aeronautica e meccanica; Olimpia Splendid: produzione di apparecchiature per la climatizzazione.













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