L’export si conferma il motore dell’industria italiana: Istat rileva un + 2,7% a novembre

Tra i settori che contribuiscono maggiormente i prodotti petroliferi raffinati, metalli di base e prodotti in metallo, sostanze e prodotti chimici, alimentari, bevande e tabacco

L’export italiano è stato in crescita nel 2021 e a novembre si è registrato un aumento su base mensile del 2,7%, contro un +1,7 per le importazioni. A pesare maggiormente le esportazioni in paesi extra-Ue con un +2,9%, mentre per l’area Ue l’incremento è stato del 2,4%. Differente il bilancio su base annua: l’export è cresciuto del 16,8% rispetto al 2020, con una crescita del 19,9% verso l’area Ue e del 13,4% verso Paesi Extra Ue. Sempre su base annuale, l’import ha registrato un +27,9%.

È la fotografia scattata da Istat, che conferma come l’esportazione sia uno dei motori dell’industria del Bel Paese. L’analisi di Istat evidenzia come fra i settori che hanno visto un maggiore aumento dell’esportato si distingua quello dei prodotti petroliferi raffinati, che fa segnare un +197,9%. Metalli e prodotti in metalli (esclusi macchinari e impianti) hanno registrato un +19,8%, sostanze e prodotti chimici un +24,1% mentre pelle e pelliccia un +26,5%. Non mancano settori che invece arretrano per quanto riguarda le esportazioni, in particolare il settore automotive, con un -13,4%. Ridotto lievemente (-0,1%) anche l’export di computer e apparecchi ottici ed elettronici.







Ma quali sono i paesi di destinazione? I maggiori contributi arrivano dalle esportazioni verso Germania (con un aumento del 17,3%), Stati Uniti (+24,4%), Paesi Bassi (+49,2%), Spagna (+21,8%), Francia (+10,0%) e Belgio (+30,7%). Al contrario, si segnalano minori movimenti verso Svizzera (5,7%), Regno Unito (2,7%), Cina (-3,6%) e Paesi Asean (-6,8%).

Nei primi unidici mesi del 2021, la crescita tendenziale delle esportazioni (+18,4%) è dovuta in particolare all’aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+27,3%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+15,6%), prodotti petroliferi raffinati (+69,2%), sostanze e prodotti chimici (+18,7%) e mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+20,7%).

La stima del saldo commerciale a novembre 2021 è pari a +4.163 milioni di euro (era +6.864 a novembre 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +8.156 milioni (era +8.497 a novembre dello scorso anno).














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