Pioneer, il progetto di Enel X e Aeroporti di Roma per un impianto di accumulo con batterie usate

L’abbinamento di questo sistema d’accumulo all’impianto fotovoltaico consentirà allo scalo romano di accelerare il suo percorso di decarbonizzazione

Aeroporto di Roma Fiumicino

Sfruttare le batterie di veicoli giunte al secondo ciclo di vita per creare un impianto di accumulo destinato ad assorbire l’eccesso di energia prodotto dall’impianto solare e coprire gli eventuali picchi serali di domanda energetica dell’aeroporto di Roma. Questo l’obiettivo del progetto Pioneer, sviluppato da Enel X e Aeroporti di Roma, finanziato con 3 milioni di euro da Innovation Fund, il fondo dell’innovazione per il clima dell’Ue. 

L’abbinamento di questo sistema d’accumulo all’impianto fotovoltaico consentirà allo scalo romano di accelerare il raggiungimento dell’obiettivo delle zero emissioni di CO2 entro il 2030. Con questo progetto, la mobilità elettrica diventa doppiamente sostenibile: nel loro uso in prima vita, le batterie consentono alle auto elettriche di ridurre l’impatto ambientale dei trasporti e azzerare l’inquinamento nelle nostre città. Nell’uso in seconda vita, poi, consentono di realizzare sistemi di accumulo stazionari, con cui offrire servizi di bilanciamento alla rete elettrica, abilitando un’ancora maggiore penetrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico. In questo modo, s’instaura un ciclo virtuoso che accelera ulteriormente la decarbonizzazione dei trasporti e del sistema elettrico.







Il progetto, oltre ad aumentare la penetrazione di generazione rinnovabile, apporterà benefici all’intera filiera della mobilità elettrica, contribuendo ad aumentare il tempo di vita delle batterie, in un’ottica di economia circolare della filiera, che consente di ridurre ulteriormente il CO2 footprint delle batterie a parità di capacità di accumulo, grazie al maggiore utilizzo delle stesse.

L’impiego di batterie second life si colloca come passo cruciale all’interno della filiera produttiva delle batterie, preliminare al vero e proprio fine vita, da attuarsi tramite attività di riciclo, in modo da poter aver nuovamente materiali pregiati già disponibili per poter produrre nuove batterie, secondo una visione di produzione circolare e sostenibile. 

«Per la prima volta un grande sito industriale come l’Aeroporto di Fiumicino, maggiore scalo italiano, potrà avvalersi di un sistema di accumulo energetico che impiegherà batterie second life provenienti dalle auto elettriche», ha dichiarato Francesco Venturini, amministratore delegato di Enel X. «Faremo leva su un innovativo design modulare per ottimizzare i costi d’integrazione e rendere flessibile l’utilizzo di batterie di derivazione automobilistica. Questo progetto pioneristico si aggiunge ad altre importanti attività d’innovazione che stiamo portando avanti nell’ambito dei bandi Ipcei della Commissione europea, per rendere sempre più sostenibile la filiera delle batterie e dei veicoli elettrici e ancora una volta conferma il nostro impegno a coniugare innovazione e sostenibilità».

«Adr è sempre in prima linea per la Sostenibilità e per l’Innovazione, e questo progetto abbraccia entrambe le realtà», commenta Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma. «Questo progetto fortemente innovativo e tra i più grandi al mondo si integra in pieno nel nostro modo di fare azienda, contribuendo ad una continua e costante ripresa del settore aereo in direzione dell’ecosostenibilità. Inoltre, questa è una dimostrazione concreta della credibilità e della capacità propositiva e realizzativa che è necessario esprimere al fine di cogliere appieno tutte le opportunità di sostegno europeo e nazionale a supporto della transizione di un settore strategico per il Paese».














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