Enel X fa la smart home con l’uso innovativo dell’energia

di Piero Macrì ♦︎ Una piattaforma abilitante la casa connessa, basata su un termostato evoluto che integra il sistema vocale Amazon Alexa: è Homix, sviluppata dalla società guidata da Venturini. Serve in primo luogo a gestire la caldaia e il riscaldamento ma è anche un hub IoT per controllare una molteplicità di dispositivi. Le opportunità del 5G e lo studio di Accenture. Ne parliamo con Andrea Scognamiglio, responsabile global e-Home di Enel X

Homix by Enel X

Casa dolce casa, ma digitale. In Italia la smart home vale 530 milioni di euro ed è in costante crescita. Speaker e termostati intelligenti, videocamere ed elettrodomestici IoT con funzioni di accensione e spegnimento da remoto. Siamo di fronte a un mercato iperdinamico, dove entrano in gioco piattaforme cloud che fanno uso di intelligenza artificiale e interazione vocale. Tra queste quella di Enel X, la società da 1,1 miliardi di euro di fatturato del Gruppo Enel che offre servizi digitali e innovativi nell’ambito della transizione energetica. La piattaforma abilitante la “casa connessa” di Enel X si chiama Homix ed è basata su un termostato evoluto che integra il sistema vocale Amazon Alexa. Serve in primo luogo a gestire la caldaia e il riscaldamento ma è anche un hub IoT per controllare una molteplicità di dispositivi.

Dalle lampadine, ai condizionatori, dalle videocamere ai sensori di contatto, movimento, luminosità e temperatura, fino ad arrivare ai più svariati elettrodomestici di uso comune, e in futuro anche pannelli fotovoltaici e colonnine per la ricarica domestica dei veicoli elettrici. «Nel futuro della smart home ci saranno 4 o 5 piattaforme e noi dobbiamo essere una di queste – dice Andrea Scognamiglio, responsabile global e-Home di Enel X Il nostro obiettivo è offrire a tutti e ovunque l’opportunità di creare nuovo valore attraverso l’uso innovativo dell’energia». Per Enel X è davvero una bella sfida. Significa confrontarsi con le big tech americane, come Google, Amazon ed Apple, ma anche con quelle dei giganti dell’elettronica cinese, come Huawei. Poi ci sono i nativi digitali, come la tedesca Tado, e le aziende che da sempre forniscono apparati elettrici, come Bticino (Gruppo Legrande).







Sul futuro della smart home ci sono dentro tutti, anche i telco provider, che forniscono gli apparati a supporto dei servizi, e anche i grandi fornitori di elettrodomestici e di accessori per la casa, da Bosch a Ikea, da Philips ai giganti dell’elettronica asiatica. Il limite attuale della smart home? L’interoperabilità tra i dispositivi appartenenti alle diverse piattaforme. «Wi-Fi, ZigBee, Z-Wave, Bluetooth, il livello di connettività attuale – affermano gli analisti di Accenture autori del libro “The future home in the 5G era” – è molto frammentato e non gioca a vantaggio né del consumatore né dei produttori. Il 5G per le sue caratteristiche potrebbe essere il candidato ideale». Ma si affaccia anche l’ipotesi di un nuovo standard di connettività, Connected Home over IP, sponsorizzato da Google, Amazon, Apple e Zigbee Alliance.

 

Homix di Enel X, una piattaforma IoT per un’economia energetica sostenibile

Andrea Scognamiglio, responsabile global e-Home di Enel X

Sistemi di distribuzione e batterie per lo stoccaggio di energia, soluzioni d’illuminazione intelligente e led a basso consumo, mobilità elettrica e servizi di ricarica rapida, strumenti per la gestione intelligente di energia e impianti in abitazioni, edifici e città, e software per controllare lo scambio di energia nei sistemi di auto-generazione distribuita. Enel X punta tutto sui servizi e sull’ottimizzazione dei consumi dei clienti. «La nostra filosofia nella divisione e-Home è portare il cliente ad apprezzare quello che può cambiare tra un utilizzo efficiente e non efficiente dell’energia. Trovare, alimentare e mettere a punto servizi e tecnologie innovativi e accessibili che aiutino le persone a rendere più smart il consumo energetico, attraverso soluzioni semplici e integrate per facilitare la transizione verso un’economia energetica sostenibile. È con questo spirito che è stata creata la piattaforma Homix». Efficienza energetica, quindi, che vuol dire avere gli stessi benefici da un kilowattora consumando di meno. È l’effetto IoT, il vettore più efficiente per una casa digitale a impatto zero.

 

Homix, la Smart Home con Alexa integrata

Un’unica soluzione che permette di gestire, anche da remoto, il riscaldamento, la sicurezza, l’illuminazione e tutti gli altri dispositivi dell’ecosistema domestico. Homix può essere utilizzato come semplice termostato ma può anche diventare un ecosistema completo per la casa, una vera tecnologia smart home supportata da intelligenza artificiale capace di apprendere le abitudini per semplificare la vita quotidiana. L’algoritmo si occupa in autonomia di regolare la temperatura, senza doverla inserire in maniera manuale. Per fare questo utilizza un sensore di presenza, con il quale impara le abitudini e gli orari della vita familiare, e adatta la temperatura di conseguenza. L’interazione può essere vocale, grazie ad Amazon Alexa, il servizio vocale intelligente con cui è possibile dialogare su Homix Home, può essere touch sul display a 7 pollici di Homix Home, oppure può avvenire tramite App Homix.

Insomma, Homix è un vero maggiordomo domestico che permette il controllo interattivo di “oggetti connessi”, via WiFi, ZigBee o Bluetooth e domani, perché no, 5G che potrebbe diventare il grande normalizzatore della smart home. L’installazione è possibile a parete, sostituendo il vecchio termostato, oppure con supporto da tavolo su un qualsiasi ripiano. «Nella realizzazione di Homix siamo partiti dal principio che la tecnologia deve rispondere alle esigenze dei consumatori e servire a migliorare la vita di tutti i giorni. I clienti vogliono sicurezza, comfort, semplicità d’uso e convenienza – spiega Scognamiglio – ed è questo che abbiamo cercato di garantire con Homix, che presenta tutte le funzionalità avanzate tipiche dei prodotti più costosi ma ad un prezzo molto competitivo; inoltre è flessibile e compatibile con i prodotti di altre aziende, come le lampade di Ikea e Philips, ed è certificato con i climatizzatori LG e le caldaie Ariston e Ferroli».

Un’unica soluzione che permette di gestire, anche da remoto, il riscaldamento, la sicurezza, l’illuminazione e tutti gli altri dispositivi dell’ecosistema domestico. Homix può essere utilizzato come semplice termostato ma può anche diventare un ecosistema completo per la casa, una vera tecnologia smart home supportata da intelligenza artificiale capace di apprendere le abitudini per semplificare la vita quotidiana

Smart Home Italia, un mercato da 530 milioni di euro

Figlia della domotica e dell’Internet of Things, la smart home è l’insieme di applicazioni che concorrono a realizzare la cosiddetta “casa connessa”, la casa intelligente in grado di conciliare le esigenze di comfort, risparmio energetico e sicurezza di chi vi abita. Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, il mercato italiano della Smart Home, ha raggiunto nel 2019 un valore di 530 milioni di euro, con un aumento del 40% rispetto al 2018, trainato da soluzioni per la sicurezza, smart home speaker ed elettrodomestici che complessivamente coprono oltre il 60% del mercato. Il trend di crescita è paragonabile a quello dei principali Paesi europei, anche se il divario da colmare è ancora ampio rispetto a Germania e Regno Unito (2,5 miliardi ciascuno) o alla Francia (1,1 miliardi).

Il boom degli assistenti vocali spinge l’avanzata dei retailer online e multicanale come principale canale di vendita di oggetti connessi per la casa (47%), mentre la filiera tradizionale – composta da produttori, architetti, costruttori edili, distributori di materiale elettrico e installatori – mantiene un ruolo rilevante (39%) ma perde quote di mercato. Sempre più aziende stanno lavorando al lancio di nuovi servizi. Si moltiplicano, inoltre, alleanze e partnership fra gli operatori per offrire nuovi servizi che sfruttano la progressiva integrazione tra intelligenza artificiale e dati raccolti attraverso gli oggetti connessi. Insieme al mercato crescono la consapevolezza dei consumatori e la diffusione degli oggetti smart nelle case: il 68% degli italiani ha sentito parlare almeno una volta di casa intelligente e il 40% possiede almeno un oggetto smart, con soluzioni per la sicurezza e smart home speaker in cima alle preferenze degli acquirenti.

Il mercato smart home in Italia. Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, il mercato italiano della Smart Home, ha raggiunto nel 2019 un valore di 530 milioni di euro, con un aumento del 40% rispetto al 2018, trainato da soluzioni per la sicurezza, smart home speaker ed elettrodomestici che complessivamente coprono oltre il 60% del mercato Fonte Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano

5G, il grande normalizzatore della smart home?

Figlia della domotica e dell’IoT, la smart home è l’insieme di applicazioni che concorrono a realizzare la casa connessa e intelligente, che concilia comfort, risparmio energetico e sicurezza

Secondo Jefferson Wang e George Nazi, analisti di Accenture e autori del libro “The future home in the 5G era”, il prossimo standard di comunicazione wireless potrebbe consolidare e normalizzare l’ecosistema smart home. L’ interoperabilità tra i differenti dispositivi IoT che possono essere integrati in un ambiente domestico non è il massimo ed è il vero tallone d’Achille della smart home. Wi-Fi, ZigBee, Z-Wave, Bluetooth. «Il livello di connettività attuale – affermano gli analisti – è molto frammentato e non gioca a vantaggio né del consumatore né dei produttori. Le peculiarità del 5G si sposano con quelli che sono i requisiti della connected home ovvero una comunicazione con tempo di risposta real time, banda più che sufficiente per integrare un ampio numero di dispositivi e alto livello di sicurezza». Caratteristiche, insomma, che lo rendono uno dei candidati ideali per la comunicazione machine-to-machine.

 

 

GoogleAmazonApple e Zigbee Alliance verso un protocollo unificato Home over IP

La piattaforma abilitante la “casa connessa” di Enel X Homix è basata su un termostato evoluto che integra il sistema vocale Amazon Alexa. Serve in primo luogo a gestire la caldaia e il riscaldamento ma è anche un hub IoT per controllare una molteplicità di dispositivi

Della stessa opinione di Accenture gli analisti di Futuresource Consulting. «Gli standard per la smart home sono da diversi anni un ostacolo allo sviluppo del settore. La mancanza di uno standard di comunicazione coerente e unificato è una costante che crea barriere per l’interoperabilità e per un’esperienza smart home ottimizzata. Il mercato rimane diviso tra diversi protocolli di comunicazione wireless, in particolare Zigbee e Z-Wave, entrambi considerati network mesh efficaci. Inoltre, l’opportunità per le aziende tecnologiche di creare i propri ecosistemi proprietari ha reso il mercato ancora più frammentato».

Non è detto che il 5G sia però la risposta definitiva. Google, Amazon, Apple e Zigbee Alliance hanno per esempio unito le forze per un nuovo standard di connettività, Connected Home over IP, proprio per migliorare la questione dell’interoperabilità. Un’iniziativa che potrebbe avere una sua efficacia, considerato che nella Zigbee Alliance sono presenti anche società del calibro di Ikea, Legrand, Samsung e Schneider Electrics e a breve anche Enel X. Se questi annunci porteranno a una maggiore collaborazione e apertura tra i diversi protocolli, sarà una boccata di ossigeno per la velocità di evoluzione del settore.














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