Un numero sempre maggiore di aziende sta lavorando per ridurre le emissioni di anidride carbonica della propria attività ma, secondo un’analisi condotta da Ecovadis – realtà specializzata in valutazioni di sostenibilità ambientale – si può fare molto di più: la maggior parte delle imprese si concentra sulle emissioni dirette e indirette, tralasciando quanto avviene lungo supply chain. Ed è proprio qui che l’impatto sull’ambiente è maggiore, dato che la catena del valore pesa sino all’80% delle emissioni totali.
La soluzione di EcoVadis per conteggiare anche queste emissioni è il Carbon Action Module, che permette alle aziende di valutate di misurare la propria impronta di carbonio e gas serra sia indiretta che a monte. Adottandolo, sarà possibile classificare i fornitori in merito alle prestazioni delle emissioni di carbonio e gas serra e aiutano a dare priorità ai fornitori che avranno il maggiore impatto sulla base del potenziale di riduzione delle emissioni di carbonio e gas serra. La roadmap del Carbon Action Module include diverse funzionalità avanzate con capacità simili a quelle presenti nella EcoVadis Sustainability Intelligence Suite, come la mappatura degli ‘hotspot’ per identificare le migliori opportunità di riduzione delle emissioni e strumenti di reporting del carbonio che consentono il filtraggio, la segmentazione e l’analisi dei dati di un portafoglio di fornitori valutati.
«La crisi climatica richiede che intraprendiamo un’azione urgente per combattere l’impatto delle emissioni di carbonio», spiega Pierre-Francois Thaler, co-ceo di EcoVadis. «Non è possibile un vero cambiamento senza includere la catena di fornitura. La nostra visione è fornire alle organizzazioni, in particolare alle piccole e medie imprese, gli strumenti e il know-how necessari per affrontare la riduzione della loro impronta di carbonio e, a loro volta, coinvolgere i fornitori a fare lo stesso».