M&A e internazionalizzazione per Doxee. Obiettivo: trasformare i dati in relazioni

di Laura Magna ♦︎ L'azienda modenese sviluppa soluzioni per la digitalizzazione di documenti e processi. Tre le linee di business: document experience, paperless experience e Digital interactive experience. L'acquisizione dell'austriaca Infinica; le M&A come strumento per espandersi sui mercati esteri. Ce ne parla l'ad Sergio Muratori Casali

Trasformare i dati in relazioni. È l’obiettivo business di Doxee, oltre 200 dipendenti e 25,5 milioni di euro di fatturato (in crescita dai 20,8 del 2021 e dai 17,7 milioni di euro nel 2020). Parliamo di una pmi innovativa e società benefit hi-tech, che opera nell’ambito della customer communication management rivolta a imprese private e Pa: «nasciamo fornendo servizi all’enterprise per migliorare la customer experience e rendere i software accessibili anche alle Pmi», dice a Industria Italiana Sergio Muratori Casali, l’amministratore delegato della software house modenese. E se oggi l’85% del business è italiano, la società guarda con sempre maggior decisione all’Europa, in particolare all’area Dach (Germania, Austria, Svizzera), dove ha messo una bandierina importante con l’acquisizione della società viennese Infinica, una porta verso l’Europa centrale. Un altro mercato di interesse è la Spagna «dove intendiamo entrare attraverso M&A e siamo alla ricerca del partner più adatto». La scelta geografica è mirata a cogliere le opportunità legate alla fatturazione elettronica in Paesi dove il 70% dei processi richiede ancora documenti cartacei.

Una trasformazione che l’azienda emiliana facilita attraverso la Doxee Platform, una piattaforma per il cui sviluppo viene investito ogni anno – da almeno un decennio – il 13% del fatturato. «Il 2022 è stato un anno record – precisa Muratori Casali – con un investimento di 6,3 milioni, ovvero il 22% del valore della produzione, pari a 28,7 milioni. Ad oggi la piattaforma è in costante evoluzione e stimiamo di completarla per fine 2023 con un investimento ulteriore di 4 milioni». La Doxee Platform è il principale asset strategico di Doxee, il cui modello di business è basato sul cloud. «Stipuliamo contratti con le aziende clienti che hanno durata minima di tre anni, il che ci offre ampia visibilità sui ricavi – spiega l’imprenditore – anche perché la quota di ricavi ricorrenti è del 72% nell’ultimo esercizio, in linea con il valore storico del 70% – 74%».







I numeri del 2022 e le prospettive per il future, tra crescita organica ed M&A

Sergio Muratori Casali, ad di Doxee

Gli investimenti effettuati nel corso dell’esercizio hanno comportato un sostanziale incremento dei costi indiretti e di R&D (11 milioni nel 2022 rispetto a 7,8 nel 2021): ne ha risentito l’ebitda, calato a 4,9 milioni, da 5,5 del 2021. L’ebit si è attestato a 1,6 milioni (1,9 milioni nel 2021), mentre il Risultato Netto di Gruppo è di 1,2 milioni (1,8 milioni nel 2021). Ma nel 2022 Doxee ha registrato un incremento dei ricavi che supera il 22% rispetto all’esercizio 2021, «una crescita – afferma Muratori Casali – che ci permette di imprimere un’ulteriore accelerazione agli investimenti strategici, in linea con la nostra roadmap». In particolare, nel primo bilancio compilato in base ai principi Ifrs, al dato complessivo di 25,5 milioni le diverse linee di prodotto hanno contribuito in maniera differenziata: la document experience, con ricavi che si attestano a 15,6 milioni rispetto ai 13,1 milioni del 2021; l’interactive experience con 4,3 milioni (3,6 milioni nel 2021) e la paperless experience con 5,6 milioni, da 4,1. La società Infinica ha contribuito alla generazione dei ricavi consolidati per 1,4 milioni, considerando unicamente il quarto trimestre dell’esercizio (periodo oggetto di consolidamento).

«Aziende e Pa hanno necessità di dialogare in maniera digitale – dice l’ad – e d’altro canto il Pnrr ha aperto a enormi nuove opportunità di digitalizzazione. Con la progressiva richiesta di digitalizzazione ogni azienda deve cogliere le opportunità legate ai propri investimenti digitali. I casi d’uso sono veramente infiniti: emerge la necessità di coinvolgere, semplificare e promuovere l’adozione di tecnologie che consentano di utilizzare in maniera profittevole l’ecosistema digitale». Per ora il Pnrr ha generato per Doxee un forte incremento dei ricavi rivenienti dalla Pa: +34% nel 2022 rispetto all’esercizio 2021, una crescita doppia rispetto al +17% registrato nell’anno precedente, attraverso partnership strategiche e all’aggiudicazione di importanti gare con la Pubblica Amministrazione Centrale. «La Pubblica Amministrazione si conferma essere un fruitore importante delle tecnologie della linea interactive experience con il prodotto Doxee Pvideo, che abilita enti centrali e amministrazioni locali a comunicazioni digitali efficaci per promuovere, attraverso video personalizzati, i servizi dedicati ai cittadini».

Doxee Pvideo offre un insieme completo di funzioni per la personalizzazione che rendono possibile la creazione di video individuali basati sui dati di ciascun destinatario

Un abilitatore dell’interactive document experience

Tra le tre linee di business la document experience è la più importante. «Sostanzialmente gestiamo la supply chain del documento, da quando viene prodotto a quando raggiunge il destinatario finale – spiega l’amministratore delegato – dalla fatturazione, alla produzione di estratti conto, ai solleciti: per ognuno di questi documenti creiamo un processo di gestione documentale digitalizzato. I nostri clienti principali sono aziende B2C che impiegano una moltitudine di dati per creare documenti digitali, come banche, utility, telco».

La seconda linea di business è «la paperless experience, che racchiude tutto ciò che ruota intorno alla fatturazione elettronica, alla conservazione sostitutiva e alla conservazione elettronica. Settore in cui l’Italia è pioniera avendo esteso l’obbligo della fatturazione elettronica a 2,8 milioni di imprese e professionisti fin dal 2019». Una novità che non è stata ampiamente accolta dal mondo produttivo, ma che in realtà è un’opportunità che consente un risparmio di costi, maggiore quando è più avanzata la digitalizzazione del sistema.

I prodotti della linea Paperless Experience (Fatturazione Elettronica, Conservazione Digitale a Norma e Ordine Elettronico), sono progettati e continuamente aggiornati per assicurare il costante rispetto delle normative italiane ed europee in materia fiscale e documentale. Tutti i prodotti sono erogati come servizi gestiti direttamente da Doxee

Secondo il Politecnico di Milano (Osservatorio su Fatturazione Elettronica & eCommerce b2b), i risparmi che le aziende possono ottenere con la sola fatturazione elettronica non strutturata sono compresi fra 2 e 4 euro a fattura, arrivando tra i 5 e i 9 euro in caso di fatturazione elettronica strutturata. La digitalizzazione dell’intero ciclo dell’ordine – possibile con la Doxee Platform per esempio – garantisce un aumento di produttività del personale che porta il risparmio per singola fattura fra 25 e 65 euro.

E infine, «la Digital interactive experience si realizza con la creazione di video e micrositi di informazione a partire dai dati», continua il ceo. Una sorta di completamento della gamma di servizi: una volta gestiti e digitalizzati i documenti diventano materiale per creare contenuti digitali diversi «esperienze che viaggiano su tutti i device e in particolare sul mobile. Questa linea di prodotti consente all’entreprise di gestire i dati in un formato che rispetto ai primi due aggiunge interattività. Nel momento in cui l’azienda manda un video personalizzato comunica e invia una call to action, migliorando l’esperienza del cliente. Comunicazioni interattive e personalizzate possono portare inoltre un efficace livello di customer engagement».

I nuovi servizi della Doxee Platform, per la digitalizzazione olistica

Un esempio e una crasi di questi due trend (l’obbligo della fatturazione e la comunicazione interattiva) è il Credit communication management, un’attività che precede il recupero crediti. «La fatturazione elettronica è best practice italiana resa obbligatoria dalla norma, che ha consentito di innescare un processo virtuoso per le imprese. Lato Doxee, l’aspetto interessante è come il ricorso alla digitalizzazione non sia un fenomeno isolato ma continua in maniera molto decisa e si sta traducendo in altri processi – per esempio nel credit management, attività che precede e supporta i processi di recupero credito nel periodo intermedio in cui scade la fattura, prima che diventi insoluto. In sostanza si tratta di inviare ai clienti che hanno superato i termini di pagamento di una fattura una call to action che ricordi loro la scadenza: la redemption è molto alta, abbiamo aziende che hanno tasso di apertura dell’80% con effettivo utilizzo in quasi il 40% dei casi: dati che mostrano una maggior familiarità con questi strumenti e la disponibilità a utilizzarli se riescono effettivamente a rendere la vita più semplice».

Ma non solo: tra i servizi della piattaforma rientra anche la Pec per i privati. «In un’Europa sempre più orientata alla transizione verso il digitale, la sicurezza di cittadini, imprese e settore pubblico è di fondamentale importanza – continua il ceo di Doxee – Il regolamento eIDAS (UE n.910/2014) incentiva la diffusione di servizi e transazioni digitali all’interno del territorio dell’Unione Europea, favorendo l’interoperabilità tra gli Stati membri». Doxee ha scelto di integrare nella sua piattaforma i servizi fiduciari qualificati della società spagnola Lleida.net, attraverso cui assicura l’integrità, l’autenticità e l’affidabilità nel tempo di documenti informatici, comunicazioni digitali e transazioni elettroniche. «Grazie alla tecnologia di Lleida.net i nuovi servizi di Recapito Elettronico Certificato consentiranno alle organizzazioni pubbliche e private, di inviare comunicazioni certificate utilizzando i canali digitali e di ricevere le notifiche con pieno valore legale. Questi nuovi prodotti rappresentano una importante evoluzione rispetto ai metodi tradizionali di notifica registrata e ai meccanismi di consegna dei documenti, coerentemente con la direzione intrapresa dall’Europa in materia di digitalizzazione».

Una ChatGpt della Customer communication management (Ccm)?

Infine, si sperimenta nelle tecnologie disruptive. Doxee è stata ammessa al bando del Mise, attraverso il Fondo per la Crescita Sostenibile – Accordi per l’innovazione, per lo sviluppo di un Customer data management hub (Cdmh) innovativo basato su tecnologie cloud e di machine learning per l’individuazione, attraverso l’analisi dei dati degli utenti, di nuove esigenze e nuovi trend commerciali e per la migliore gestione delle comunicazioni personali tra aziende fornitrici di servizi e utilità̀ e i clienti stessi. «La nostra proposta era di estendere la piattaforma in ottica di sistema aperto che consenta di dare informazioni economicamente rilevanti, basate sui dati, ai fruitori della stessa». Il costo complessivo ritenuto ammissibile è di 5,3 milioni, con un’agevolazione totale di 2,9 milioni, di cui 1,9 milioni a fondo perduto e 1,1 milioni nella forma di finanziamento agevolato.

Una storia ante-litteram di abilitatore della digitalizzazione 

A fine 2019 Doxee si è quotata sull’allora mercato Aim, oggi Euronext Growth Milan

Doxee nasce nel 2001 sulla scia della liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni. «Ci chiamavamo ebuilding – racconta Muratori Casali – e ci ponevamo come abilitatore di una comunicazione nuova e commerciale per le telco. Il processo era interamente fisico e noi volevamo digitalizzarlo per abbattere il costo complessivo». Inizialmente Doxee si serviva di tecnologia di terzi, fino a che «ci siamo resi conto che non bastava: per ottenere il risultato a cui miravamo dovevamo costruirla in house. Lo sviluppo della piattaforma è iniziato nel 2005, prima del cloud e prima dello smartphone. Nel 2012 c’è stato il rebranding e da lì sono partite le prime due linee di prodotto». Oggi Doxee ha uffici a Milano, Roma e Catanzaro in Italia. Ed è inoltre presente in Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca e Stati Uniti. E mira all’internazionalizzazione da quando, a fine 2019, si è quotata sull’allora mercato Aim, oggi Euronext Growth Milan (Egm).

L’internazionalizzazione? Una questione di M&A mirate 

Una tappa importante del processo di internazionalizzazione è stata segnata il 13 settembre 2022, con l’accordo vincolante per l’acquisizione del 90% di Infinica, gruppo austriaco specializzato nello sviluppo di software nel settore del Customer communications management, con opzione sul restante 10%. Il closing dell’operazione è successivamente avvenuto in data 29 settembre 2022. L’integrazione consente infatti di estendere la presenza commerciale verso le aree Dach e Cee (Central and Eastern Europe), di incrementare il potenziale di cross-selling e up-selling dei prodotti Infinica verso la clientela Doxee esistente e di acquisire nuovi clienti a seguito dell’integrazione della tecnologia di Infinica nella Doxee Platform, ampliando la copertura di use case soprattutto nell’ambito dell’integrazione con i Customer Relationship Management (Crm).

«In questa direzione l’integrazione certificata della tecnologia Infinica nel marketplace di Salesforce rappresenta un elemento fondamentale per la strategia di supporto alla crescita organica del gruppo, anche attraverso l’utilizzo di canali indiretti e la predisposizione di un ecosistema di partner che possono beneficiare della Doxee Platform per erogazione di servizi di customer communication management in cloud sia verso il mercato Enterprise che Pmi – conclude l’amministratore delegato di Doxee. Nel 2023 la tecnologia sarà integrata anche con Sap e Microsoft: abbiamo l’obiettivo di riuscire a mettere a disposizione un plug-in che semplifica la gestione dei documenti e porta benefici importanti alle aziende clienti, consentendo loro di aumentare la vendita dei servizi a valore aggiunto».














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