Dl Rilancio, finanziamento per il Manufacturing Center di Torino

Il presidente dell’Unione Industriale, Dario Gallina: «Felici per questo primo risultato, ora aspettiamo gli stanziamenti promessi dalla Regione Piemonte. Serve sforzo a sostegno dell’automotive»

Dario Gallina Presidente Industriali Torino

Soddisfazione dell’Unione Industriale di Torino per l’inserimento nel Decreto Rilancio di un primo finanziamento per il Manufacturing Center del capoluogo piemontese, da sempre polo di spicco dell’automotive.

«Questa prima rata di 20 milioni costituisce un importante passo per l’avvio e la realizzazione di un polo internazionale specializzato nell’automotive – spiega Dario Gallina, Presidente dell’Unione Industriale di Torino –  e un riconoscimento rilevante per il nostro territorio, di cui viene compreso il fondamentale ruolo di trasformazione tecnologica in un settore di storica vocazione della nostra Città. Le risorse stanziate dal Governo, messe a sistema con quelle regionali, possono avere un effetto moltiplicatore per la nostra crescita, basato sulle nuove tecnologie e sulla formazione, che sono i due pilastri su cui costruire un percorso virtuoso coinvolgendo grandi e piccole imprese”.







Il secondo passo per il rilancio del settore automotive è costituito dagli stanziamenti promessi dal Piemonte, in particolare i 30 milioni di euro accantonati dalla Regione, che deve cooperare con il Governo per promuovere una politica di rilancio nei confronti di un settore che sta affrontando una fase di profonda agonia, strutturando misure coerenti ed efficaci, oggi assenti all’interno del Decreto legge.

«Il calo delle vendite di auto nel mese di aprile – conclude Gallina – è stato drammatico e le aspettative per i prossimi mesi sono molto cupe. Un piano strutturato per rilanciare il rinnovamento del parco auto, che in Italia vede ancora oltre 4 milioni di automobili Euro zero maggiormente inquinanti, è indispensabile per una filiera che coinvolge oltre 1 milione di lavoratori in tutta Italia. La fase 3 con nuovi ed ulteriori provvedimenti sarà determinante nella ripartenza del sistema produttivo italiano ora gravemente penalizzato».














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