Digital4export: una “scuola” sul digitale per andare sui mercati esteri

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Partirà da Torino la seconda edizione del percorso formativo rivolto alle Pmi sulla comunicazione digitale e l’internazionalizzazione, nato dalla collaborazione tra Intesa Sanpaolo, Agenzia ICE e Piccola Industria Confindustria

Sono 200.000 le imprese italiane che esportano, ma nel manifatturiero sono solo una su 5. Il programma formativo promosso da Agenzia ICE, Intesa Sanpaolo e Piccola Industria Confindustria ha l’obiettivo di sostenere la crescita qualitativa delle Pmi attraverso una formazione focalizzata sulla comunicazione digitale per l’internazionalizzazione .Il programma, fruibile in sei città italiane, da nord a sud, prevede 6 giornate formative e 8 ore di consulenza personalizzata per casi specifici. L’obiettivo di Digital4Export, è quello di mettere le aziende di piccole dimensioni nelle condizioni di usufruire di un programma di formazione mirata. Torino, Varese, Pordenone, Ancona, Caserta e Cosenza sono le città coinvolte a partire dal 4 aprile.

Digital4Export: come funziona







Digital4Export è stato lanciato nel 2016 e presenta forti elementi di coerenza con Industria 4.0, il piano nazionale promosso dal Governo: una serie di provvedimenti, incentivi, investimenti volti a portare la digitalizzazione in tutte le fasi dei processi produttivi dell’industria italiana. In questa seconda edizione il programma è stato perfezionato e rafforzato al fine di sostenere al meglio la crescita qualitativa delle Pmi, rendendole – attraverso gli strumenti digitali – più aperte all’export, più vicine ai nuovi consumatori e con maggiori possibilità di interpretare in anticipo le esigenze del mercato.

Nelle giornate del corso, progettato e realizzato con il contributo di Intesa Sanpaolo Formazione, si metteranno a fuoco le opportunità offerte dal digitale mondiale, si analizzeranno in concreto le fasi di un progetto di espansione internazionale attraverso i canali digitali e si entrerà nel merito dei principali strumenti di comunicazione digitale e delle metodologie per stimare il potenziale dei mercati online nei principali paesi.

Le necessità delle Pmi e l’export

Secondo l’approfondimento della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, presentato dal responsabile Industry & Banking Fabrizio Guelpa, le imprese italiane che esportano sono circa 200.000, ma nel manifatturiero sono solo una su 5. Anche in futuro le esportazioni – malgrado l’apprezzamento del cambio dell’euro – saranno la leva della crescita italiana, considerato che la domanda internazionale viaggia a un ritmo del +5% annuo e vista la ripresa di alcuni paesi emergenti, come Russia, Turchia, Brasile. Gli attuali esportatori e quelli potenziali necessitano quindi di rafforzare la loro strategia utilizzando nuovi approcci digitali.

Dalla relazione sono emerse inoltre alcune tendenze strutturali del commercio estero, che caratterizzano i distretti industriali italiani negli anni compresi tra il 2008 e il 2016. In un contesto di forte crescita dell’export (+14%), le vendite si sono maggiormente concentrate sui primi 4 mercati, diversi a seconda dei settori, ma principalmente verso i grandi paesi europei; la distanza media dall’Italia dai mercati di sbocco è aumentata di 400 km ed è aumentata anche la distanza “culturale”, in quanto i paesi con la maggior crescita sono asiatici, come Cina, Hong Kong, Corea del Sud; il peso dei paesi emergenti è aumentato ulteriormente, dal 33% al 34%; alcuni paesi, tra cui Svizzera ed Emirati Arabi, si stanno aggiudicando il ruolo di hub per successive riesportazioni.

Le aziende interessate al programma Digital4Export potranno trovare le informazioni, i moduli formativi, i bandi e le schede di adesione sul sito interamente dedicato al progetto: www.digitalforexport.ice.it e nei siti web di Intesa Sanpaolo e di Confindustria Piccola Industria.














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