Def e 40 miliardi per le imprese. La doppietta di Draghi

di Aldo Agosti ♦︎ Approvato lo scostamento di bilancio che getta le basi del nuovo decreto per le imprese. Quest'anno crescita al 4,5%

Il premier Mario Draghi

40 miliardi di deficit e un Def che sa di speranza. Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza e la relazione sullo scostamento di bilancio, con la quale si richiede l’autorizzazione al Parlamento al ricorso a un maggiore indebitamento per 40 miliardi di euro, risorse che saranno utilizzate per un nuovo provvedimento di sostegno alle imprese e all’economia.

Il governo pone al centro “l’obiettivo della crescita economica”: con il nuovo scostamento di bilancio e l’autorizzazione ad altri 40 miliardi in deficit sarà finanziato un provvedimento con alla base una “visione espansiva per le imprese e l’economia”. Ebbene, nel 2021 la crescita del Pil programmatico arriverà al 4,5%. Nel 2022 il Pil crescerà del 4,8%, per poi crescere del 2,6% nel 2023 e dell’1,8% nel 2024: “tassi di incremento mai sperimentati nell’ultimo decennio”, sottolineano fonti di Palazzo Chigi dopo l’approvazione del Documento di economia e finanza.







I sostegni a partite Iva e imprese “rappresentano più di metà degli impegni previsti sul 2021” da 40 miliardi, si legge nella bozza del Def. Nel nuovo decreto ci sarà “copertura dei costi fissi, sia con sgravi di imposta che con la copertura della quota fissa delle bollette e di parte dei canoni di locazione tramite credito d’imposta. Per le Pmi sarà prorogata “dal 30 giugno a fine anno” la scadenza del regime di garanzia, e sarà estesa anche la moratoria sui crediti. “Saranno inoltre reintrodotti rinvii ed esenzioni di imposta già attuati nel 2020” e “innalzato il limite delle compensazioni”.

Il prossimo decreto legge “prorogherà le indennità a favore dei lavoratori stagionali, e introdurrà nuove misure a favore dei giovani, ad esempio uno sgravio fiscale sull’accensione dei mutui per l’acquisto della prima casa”, si legge sempre nella bozza del Def. “Risorse aggiuntive saranno destinate agli enti territoriali affinché possano continuare le politiche di sostegno alle fasce più deboli, sostenere i trasporti locali e mantenere sgravi fiscali quali la sospensione dell’imposta di soggiorno”. Insomma, il Documento di economia e finanza contiene uno “scenario avverso di limitata efficacia dei vaccini Covid-19 contro le varianti del virus”. Tale scenario, ipotizzando che il problema sarebbe comunque risolto nel medio termine, taglia il recupero della crescita al 2,7% quest’anno e al 2,6% nel 2022.

“Il nuovo provvedimento avrà come destinatario principale i lavoratori autonomi e le imprese e concentrerà le risorse sul rafforzamento della resilienza delle aziende più impattate dalle chiusure, la disponibilità di credito e la patrimonializzazione. Si darà la priorità alla celerità degli interventi, pur salvaguardandone l’equità e l’efficacia”, scrive poi il ministro dell’Economia nella premessa al Def

Il decreto “vedrà la luce entro fine aprile” e utilizzerà i “40 miliardi” del nuovo scostamento. Il perimetro del Pnrr sarà di 222 miliardi, di cui 169 aggiuntivi rispetto alla programmazione esistente, scrive ancora Franco nella bozza del Def, in cui si specifica che il Piano potrà contare anche su fondi nazionali. A tali risorse si aggiungeranno 15 miliardi provenienti dalle altre componenti del Next Generation Eu, come il React Eu. In totale si arriva quindi a 237 miliardi.














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