De’ Longhi: nel Q1 ricavi su del 9,4%, a quota 658 milioni

L’Ebitda adjusted è stato pari a € 93,8 milioni, ovvero il 14,2% dei ricavi rispetto al 12,3% dell’anno precedente

Lo stabilimento De' Longhi di Mignagola

Nel primo trimestre del 2024 De’ Longhi ha evidenziato una continuità di trend con la seconda parte dello scorso anno, conseguendo per il terzo trimestre consecutivo un aumento del fatturato organico a cambi costanti ad un tasso high single digit.

La normalizzazione degli effetti post-pandemici sui consumi, assieme ad un ricostituito livello di normalità di scorte a livello distributivo, hanno favorito nel corso degli ultimi trimestri un consistente recupero delle dinamiche di crescita sia nel comparto del caffè che nell’area della nutrition e preparazione dei cibi. Queste dinamiche di incremento dei volumi, congiuntamente alla stabilizzazione di alcuni costi di produzione rispetto agli anni precedenti, hanno permesso al Gruppo di ottenere un ulteriore miglioramento della marginalità, rientrando rapidamente nell’intervallo di profittabilità storica.







Il quadro complessivo delinea un consolidamento e rafforzamento dei risultati a seguito della graduale fase di normalizzazione post-pandemica avvenuta negli ultimi anni, pur nella consapevolezza che l’attuale scenario macroeconomico e geopolitico rimane incerto e variabile.

Si segnala che nel trimestre i ricavi risentono per circa € 21 milioni dal consolidamento di un mese de La Marzocco. Nel primo trimestre i ricavi del Gruppo si sono attestati a 658,8 milioni, in crescita del 9,4% rispetto all’anno precedente, grazie ad una crescita a parità di perimetro del 5,9% che risulta 7,3% a cambi costanti.

«La persistente espansione dell’area can ed il recupero del comparto della nutrition e della
preparazione dei Cibi hanno sostenuto, per il terzo trimestre consecutivo, un incremento
organico del fatturato a cambi costanti ad un tasso high single digits. Questa continuitä di
trend, assieme al consolidamento di un mese della business combination di La Marzocco e di Eversys, hanno consentito al Gruppo di realizzare un’espansione del fatturato prossima al
10%», afferma Fabio de’ Longhi, ad del Gruppo. «Tali dinamiche di crescita, accompagnate da un’attenta gestione dei costi e da una mirata espansione degli investimenti, hanno rafforzato un miglioramento del livello di profittabilità, in uno scenario di evidente consolidamento dei risultati dopo la fase di progressiva normalizzazione post-pandemica. In questo contesto di favorevole evoluzione delle categorie core, seppur consapevoli della variabilità dell’attuale scenario macroeconomico e geopolitico, confermiamo la guidance per l’anno, comprensiva dell’allargamento del perimetro con la business combination del caffé professionale, con una crescita dei ricavi nell’intervallo 9%-11 %. A livello di marginalità, i risultati del trimestre rafforzano l’aspettativa di un adjusted Ebitda nell’intorno di 500-530 milioni per il nuovo perimetro».

I margini operativi

Il Gruppo nel corso degli ultimi trimestri è stato in grado di migliorare sensibilmente il profilo di marginalità rispetto alle complessità affrontate nel corso del 2022. La crescita dei volumi, assieme a parziali miglioramenti dei costi industriali, hanno sostenuto un ulteriore miglioramento della marginalità nel primo trimestre dell’anno.

Nel dettaglio:

  • il margine industriale netto si è attestato a € 335,4 milioni, pari al 50,9% dei ricavi, rispetto al 50,5% del 2023, beneficiando di un effetto positivo del mix e di un allentamento delle pressioni inflazionistiche sui costi di prodotto;
  • l’Ebitda adjusted è stato pari a € 93,8 milioni, ovvero il 14,2% dei ricavi rispetto al 12,3% dell’anno precedente. L’espansione dei volumi, un ulteriore parziale allentamento delle pressioni inflattive su alcuni costi industriali ed investimenti in media e comunicazione allineati al 2023 (A&P su fatturato all’11,2%), hanno sostenuto un miglioramento della marginalità, pur in un contesto di aumento del costo del lavoro e di strutture organizzative;
  • l’Ebitda è stato pari a € 91,2 milioni, ovvero il 13,8% dei ricavi, dopo € 2,1 milioni di oneri non ricorrenti rispetto a 1,4 milioni di proventi non ricorrenti nel 2023;
  • il risultato operativo (Ebit) si è attestato a € 64,8 milioni, pari al 9,8% dei ricavi, con un livello di ammortamenti sostanzialmente allineato all’anno precedente;
  • l’utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a € 51,3 milioni, pari al 7,8% dei ricavi (6,4% nel primo trimestre del 2023). I proventi finanziari si sono attestati a € 4,1 milioni, rispetto ad oneri finanziari per € 0,6 milioni del 2023, grazie ad un’attenta politica di investimento della liquidità e ad una efficace gestione valutaria.

Focus sui mercati

L’espansione geografica, in continuità con i precedenti trimestri, ha indicato un consistente trend di espansione nell’area europea realizzando una crescita a perimetro costante ad un tasso low-teens. L’espansione geografica, in continuità con i precedenti trimestri, ha indicato un consistente trend di espansione nell’area europea realizzando una crescita a perimetro costante ad un tasso low-teens.

In dettaglio:

  • l’Europa sud-occidentale ha conseguito una crescita organica nell’intorno del 10%, in piena continuità con i principali trend evidenziati nella seconda parte del 2023. In questo contesto, i principali mercati hanno realizzato una robusta espansione del fatturato in tutte le principali categorie di prodotto, con alcuni paesi quali Penisola Iberica e Svizzera in accelerazione ad un tasso double digit;
  • l’Europa nord-orientale ha registrato una forte espansione organica del fatturato per il quarto trimestre consecutivo, rafforzata da una performance high-teens dei primi mesi del 2024. Si segnala la continuità di risultati positivi di UK e Polonia, con un’accelerazione dell’area Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria;
  • l’area Meia ha subito un calo del fatturato, fortemente condizionato da un complesso contesto macroeconomico e geopolitico;
  • l’area America ha realizzato un incremento del fatturato nell’intorno del 10%, grazie al consolidamento de La Marzocco e ad una crescita organica mid single digit, sostenuta principalmente dalla performance del comparto nutrition e preparazione dei cibi guidata dall’espansione dei prodotti a marchio Nutribullet;
  • la regione Asia Pacific, che era stata l’unica area in crescita nel primo trimestre dello scorso anno, mantiene un fatturato in linea al 2023, evidenziando un parziale calo a livello organico e cambi costanti, che ha visto però in paesi come Australia e Nuova Zelanda un’accelerazione della crescita.













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