Data analytics: Vast Data semplifica l’adozione di IA e deep learning

L'Università di Pisa sta utilizzando la piattaforma dell'azienda per la ricerca di nuovi farmaci eseguita su sistemi Nvidia Dgx H100

Renen Hallak, ceo e co-founder di Vast Data

Negli ultimi anni, la gestione e l’analisi dei dati in ambito aziendale sta vivendo una trasformazione importante e veloce alimentata dalla convergenza dei tradizionali metodi di analytics e intelligenza artificiale (AI). Da ciò, ne consegue che le aziende e la pubblica amministrazione si adoperano ogni giorno per sfruttare l’immenso potenziale dei dati e creare valore per il proprio business. Tuttavia, i nuovi carichi di lavoro di machine learning e i training di modelli di intelligenza artificiale generativa superano di gran lunga le capacità di scalabilità delle tradizionali infrastrutture aziendali. Vast Data entra ufficialmente nel mercato italiano compiendo così un ulteriore passo verso la sua espansione in Europa e a livello globale. Per risolvere queste – e altre – sfide, Vast ha introdotto sul mercato Vast Data Platform, una piattaforma rivoluzionaria progettata per gestire carichi di lavoro di AI e deep learning. La soluzione software di Vast Data arricchisce e applica una struttura a dati non strutturati per fornire alle aziende gli strumenti necessari per estrarre maggiori informazioni e valore dai dati stessi.

«In un mondo tecnologico in rapida evoluzione, il futuro dell’intelligenza artificiale e della gestione dei dati gioca un ruolo cruciale per le aziende e noi in Vast Data siamo in prima linea in questa trasformazione, pronti a cambiare il modo in cui le aziende gestiscono e utilizzano i dati», ha dichiarato Renen Hallak, ceo e co-founder, Vast Data. «Grazie a Vast Data Platform, stiamo democratizzando le potenzialità dell’AI e aiutiamo le organizzazioni a sbloccare il valore dei propri dati, perseguire gli obiettivi di crescita e offrire valore agli stakeholder».







«La diffusione globale di Vast si sta espandendo e sono molto entusiasta delle nostre opportunità in Italia, una nazione che sta fortemente investendo nel rimodellare la propria economia grazie ai progressi digitali, alle innovazioni eco-sostenibili e all’avanzato settore manifatturiero che utilizza l’AI e l’apprendimento automatico in molti ambiti», ha concluso Hallak. «Con Vast Data Platform, stiamo sfruttando un grande potenziale innovativo in settori chiave come l’industria automobilistica e aerospaziale, la sfera agricola, la sanità e le scienze della vita, oltre al mondo accademico e all’ambito dei servizi finanziari».

In un contesto in cui alle nuove tecnologie è richiesta sempre più la capacità di analizzare i dati naturali raccolti dal mondo reale quali filmati, foto, video, metriche e segnali, la soluzione di Vast Data si presenta come un’architettura scalabile in grado di gestire in modo efficiente dati strutturati e non strutturati, oltre a eliminare la complessità del tradizionale approccio multi-tiering. Ciò ha permesso di semplificare il modo in cui le aziende utilizzano i dati e offrire loro risultati di business concreti e vantaggiosi.

Roberto Dognini, regional sales director Italy di Vast Data

«Sono onorato di entrare a far parte del team di Vast Data. La nostra presenza in Italia rappresenta la forte volontà dell’azienda di investire nel nostro mercato per costruire un ecosistema di partnership e collaborazioni che ci consentiranno di supportare al meglio l’innovazione, la competitività e il business dei nostri clienti», ha dichiarato Roberto Dognini, regional sales director Italy, Vast Data. «Siamo qui per aiutare le aziende e le eccellenze della ricerca e della pubblica amministrazione italiana a liberare il pieno potenziale dei loro dati».

Vast Data sta supportando numerose aziende in tutto il mondo nel loro percorso di trasformazione e innovazione fornendo la sua rivoluzionaria Data Platform per espandere i confini dell’AI e del deep learning, oltre ad assicurare risultati data-driven a clienti e partner. In Italia, l’Università di Pisa sta utilizzando Vast Data Platform per gestire i carichi di lavoro AI, tra cui la ricerca di nuovi farmaci eseguita su sistemi Nvidia Dgx H100, che includono il software Nvidia AI Enterprise per lo sviluppo e l’implementazione di applicazioni production-grade AI. Negli ultimi sette anni, il volume di dati dell’università è cresciuto in modo significativo, richiedendo 12 petabyte di dati che, in precedenza, venivano archiviati e gestiti da più fornitori. Recentemente, l’università ha deciso di costruire una nuova struttura di data center centralizzata per consolidare tutti i servizi IT e le capacità di calcolo ad alte prestazioni, e aveva quindi bisogno di una soluzione in grado di fornire un elevato throughput e un accesso parallelo per i carichi di lavoro ad alta intensità di dati. Con Vast, l’università dispone ora di una piattaforma dati unificata che può scalare senza problemi fino a centinaia di petabyte e tenere il passo con la sua potenza di calcolo in continua crescita, e che può essere adattata rapidamente ai nuovi requisiti delle applicazioni, man mano che le esigenze si evolvono. I risultati ottenuti finora sono stati rivoluzionari.

«Vast Data Platform è performante, flessibile e molto più facile da usare rispetto ad altre soluzioni; inoltre, il modello di licenza Gemini ci permette di pagare solo per ciò che ci serve», ha dichiarato Maurizio Davini, cto, Università di Pisa. «Vast ha già apportato miglioramenti significativi in termini di prestazioni ai ricercatori in settori come la scienze della vita e dei materiali che si affidano a un rapido accesso parallelo ai file per alimentare algoritmi che richiedono molti dati». E ha aggiunto, «Stiamo raddoppiando la nostra infrastruttura e siamo molto interessati a esplorare le funzionalità di multi-tenancy, catalogo dati e database di Vast Data Platform. La capacità di Vast Data Platform di connettersi facilmente ai sistemi Nvidia Dgx tramite Nvidia InfiniBand o Ethernet ad alta velocità ha rappresentato un altro importante vantaggio. Con Vast e Nvidia stiamo rivoluzionando le nostre capacità di ricerca per raggiungere nuove conquiste ed evolvere il nostro progresso scientifico».














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