Il Coronavirus non ha toccato il Rinascimento industriale di Dassault Systèmes, anzi…

di Gaia Fiertler ♦︎ Le imprese che disponevano di una piattaforma integrata con tutte le funzioni aziendali, la filiera e i clienti hanno garantito la business continuity anche con il lockdown. E potrebbero avere un grande vantaggio competitivo nella fase di ripartenza. Le nuove funzionalità della 3DExperience messe in campo durante l’emergenza. I casi Eviation Aircraft e OpenBreath. Ne abbiamo parlato con Guido Porro, managing director e vice president Euromed

Guido-Porro-Dessault-Systemes-“-Cortesia-Open-Factory-Edizioni-Srl”
Guido Porro, vice president di Enterprise, business unit di Engineering

Ripartire, come? L’industria, grande, piccola e media, affronta la sfida della ripartenza più o meno consapevole che cambieranno i modelli di business, che determinati flussi produttivi e di filiera non saranno più sostenibili, che servirà un ripensamento generale dei processi e dei prodotti. Sarà allora possibile parlare ancora di Rinascimento industriale, dopo il crollo senza precedenti della produzione industriale a marzo per l’emergenza Covid-19 (-25,8%)? Per Dassault Systèmes, che negli ultimi anni ha introdotto il concetto di “Rinascimento industriale”, sarà senz’altro possibile realizzarlo se sarà trainato dall’unità di misura del dato strutturato, in una logica di piattaforma integrata con tutte le funzioni aziendali, la filiera e i clienti.

«Abbiamo visto in questi mesi di lockdown come chi disponesse già di una piattaforma digitale in cloud abbia potuto fare la differenza», commenta Guido Porro, managing director e vice president Euromed (Italia, Grecia, Turchia, Balcani, Israele) di Dassault Systèmes. Il vantaggio competitivo di chi era già “cloud ready” si è manifestato nella migrazione allo smart working di centinaia e migliaia di dipendenti senza soluzione di continuità; nella continuità del business e nell’assistenza degli impianti dei clienti da remoto e nessuna battuta d’arresto neppure nei progetti d’innovazione in corso.







 

Rinascimento industriale anche per le pmi

Dassault
Un esempio delle virtualizzazioni di 3DExperience

«Operare in una logica di piattaforma integrata creerà un vantaggio competitivo anche dopo il coronavirus, nel cosiddetto “Rinascimento industriale” che noi vediamo dentro un nuovo scenario: business model più resilienti e un portfolio di servizi e prodotti più sostenibili e vicini al mercato di produzione e utilizzo, perché le attuali catene del valore troppo lunghe e delocalizzate hanno mostrato tutto il loro limite, bloccando l’approvvigionamento della componentistica. Ma questo è il momento anche per le nostre pmi, che sono pronte a fare il salto e hanno tutti gli strumenti per ragionare in logica di piattaforma integrata all’interno e, all’esterno, con clienti e fornitori in una logica di filiera», commenta Porro. Grazie al cloud con una fruizione “as a service” e grazie alla scalabilità della piattaforma 3DExperience, infatti, le sue potenzialità sono ormai a portata di mano anche delle piccole e medie imprese, non solo delle grandi. Le aziende sarebbero pronte a fare il salto, come sostiene Porro, perché la forza del know-how meccanico del tessuto italiano è un valore incontestabile che aspetta solo di integrarsi, in una logica di piattaforma, per esempio con le altre divisioni aziendali, come il marketing, il commerciale e il finance, con il duplice vantaggio di potenziare la customer experience B2B e di ridurre le problematiche tra ufficio tecnico, ingegnerizzazione e commerciale.

3DExperience Lab Dassault Systèmes

Tutto questo è già possibile perché le nostre pmi hanno in casa i disegni meccanici in 3D, che Dassault Systèmes sostiene con il software di progettazione SolidWorks, e che può essere arricchito di nuove funzionalità grazie alla piattaforma. Si parte dalle proprie esigenze e dal budget iniziale, grazie alla modularità della piattaforma 3DExperience, e si estendono le applicazioni secondo la propria roadmap digitale. «Oggi il nuovo linguaggio universale della virtual reality e l’unità di misura del dato strutturato in Cad consentono di accorciare i tempi e di ridurre i costi di produzione. Grazie a un unico modello dati per la progettazione e la simulazione, è possibile capire in digitale se il prodotto è resistente (prove meccaniche statiche e dinamiche), se ha un profilo di costo adeguato, se è profittabile, se è manifatturabile e anche se piace al cliente. Insomma, pensate di trattare tutti questi aspetti insieme, in genere affrontati in successione, con un unico modello dati che fa dialogare in tempo reale – con risultati alla mano – ufficio tecnico, finance, costing, marketing, produzione, programmazione robotica e stampa 3D dove questi siano in funzione. Tutto questo crea un valore aggiunto da cui non si potrà più prescindere per stare sul mercato, perché tiene insieme qualità, servizio, velocità, tempestività. Chi non si adegua al digitale nelle sue varie modalità rischia davvero di essere tagliato fuori e l’ultima crisi lo sta dimostrando. È necessario che anche le istituzioni pubbliche prendano velocemente posizione su questa necessità e sostengano la completa digitalizzazione del settore produttivo italiano», afferma Porro.

 

Grazie al cloud l’innovazione non si è fermata

Solidworks di Dassault Systèmes

Siccome di necessità virtù, l’utilizzo forzato, continuativo e a 360 gradi della piattaforma di progettazione e simulazione 3DExperience durante il lockdown ne ha fatto scoprire nuove funzionalità, nuove opportunità di impiego per potenziare il proprio lavoro e i progetti in corso. «Quello che stiamo vedendo presso i nostri clienti è che valorizzare o meno gli strumenti digitali integrati e tridimensionali è più un fatto culturale che sostanziale, perché le tecnologie sono già disponibili, ma la nostra mente – e le organizzazioni – spesso tendono a usarne il minimo indispensabile, salvo poi trovarsi nella necessità di risolvere problemi improvvisi o, come in questo periodo, ad avere più tempo per esplorare possibilità aggiuntive. In linea generale mi riferisco a un flusso di comunicazione più integrato tra le diverse divisioni aziendali coinvolte nel progetto, con una platea più ampia di contributi e idee. Non che prima non si potesse, ma la divisione fisica degli uffici non incoraggiava una partecipazione più diffusa di professional e divisioni aziendali, se non per lo stretto necessario», precisa Porro. Un altro vantaggio di questo periodo di distanzamento sociale è che i progettisti industriali hanno scoperto nuove funzionalità nel disegno e nella simulazione.

Eviation aircraft sta sviluppando un velivolo elettrico di medio raggio “Eviation Alice”, di cui è previsto l’ingresso sul mercato nel 2022

Un caso è quello dell’israeliana Eviation Aircraft, che sta sviluppando un velivolo elettrico di medio raggio “Eviation Alice”, di cui è previsto l’ingresso sul mercato nel 2022. Grazie alla piattaforma di Dassault Systèmes in cloud la collaborazione tra centro di sviluppo, design e produzione è stata immediata, i cicli di produzione non si sono interrotti, e anzi sono stati accelerati da nuovi schemi di design da remoto. Infine, il maggior tempo libero ha fatto scoprire agli ingegneri nuovi angoli di simulazione, che ha portato a una ottimizzazione aerodinamica del modello aereo. Un altro caso è quello di OpenBreath, una start-up italiana avviata proprio in questo periodo di emergenza sanitaria, da una gruppo di ingegneri che già conoscevano la piattaforma 3DExperience “on premise” nelle loro industry, il tessile, l’automotive e la meccanica di precisione. Ora, invece, hanno avuto l’occasione di sfruttare la dimensione cloud che permette l’accesso e l’utilizzo collaborativo da remoto. La start-up sta sviluppando un ventilatore polmonare low-cost e di lunga durata, secondo una logica open source, con la produzione di componentistica in stampa 3D per non dipendere da terzi con tutti i problemi di mobilità del momento. OpenBreath utilizza il software di progettazione Catia di Dassault Systèmes e la piattaforma 3DExperience per collaborare all’interno e all’esterno del team. La start-up ha fatto richiesta di entrare nella community internazionale “Open Covid-19” di Dassault Systèmes, che attraverso 3DExperience consente di acquisire, qualificare, progettare, ingegnerizzare e produrre soluzioni utili a risolvere i problemi sanitari in corso.

Breath_ng_Dassault Systèmes x Kengo Kuma_MDW2018_3
Un esempio delle virtualizzazioni di 3DExperience

Il programma prevede un percorso rapido di validazione attraverso data intelligence di start-up impegnate nello sviluppo di soluzioni contro il Coronavirus, che possono usufruire di un percorso di accelerazione sulla piattaforma di Dassault Systèmes, grazie ad applicativi di ingegneria collaborativa, servizi di marketplace manifatturieri e di consulenza degli esperti di Dassault Systèmes e della comunità del 3DExperience Lab. Inoltre, grazie proprio alle funzionalità della piattaforma che consente la progettazione e prototipazione veloce, vengono incoraggiate iniziative con progettazione rapida finalizzata alla produzione di mascherine e ventilatori/respiratori per gli ospedali. I progetti vengono condivisi sulla piattaforma come modelli 3D e la loro ingegnerizzazione viene verificata da esperti industriali, professionisti della sanità e scienziati del comparto medicale, oltre a mettere a disposizione di progettisti e ingegneri l’ambiente online SolidWorks xDesign per aiutarli a sviluppare soluzioni rapidamente. La piattaforma integrata di Dassault Systèmes è anche l’ideale per sviluppare nuovi modelli di business, come nel caso dell’americana Canoo che l’ha adottata fin dall’inizio nel 2017 per sviluppare un modello di business “by subscription”, che sarà il futuro in chiave di sostenibilità sia ambientale sia di servizio al cliente. Gli startupper non stanno solo sviluppando alcuni modelli di auto elettriche, sfruttando le potenzialità di design e ingegnerizzazione digitale della piattaforma, con gruppi di lavoro globali a distanza grazie al cloud, ma il modello prevederà una sottoscrizione mensile a fronte della quale, a seconda delle esigenze del momento, il cliente avrà a disposizione i diversi modelli di auto: quella per i lunghi tragitti, quella per la gita in montagna, quella per l’incontro di rappresentanza e quella per il week-end al mare. «Siamo nell’ambito della “subscription economy” e la nostra piattaforma per flessibilità e capacità d’integrazione è un ottimo supporto allo sviluppo e gestione di un modello di business che si diffonderà sempre più», conclude Porro.

 

Per saperne di più e per scaricare un utile webinar clicca qui














Articolo precedenteEx-Ilva: la bomba sta per scoppiare
Articolo successivoPrysmian scommette sulla sostenibilità: 50% dei ricavi da prodotti low carbon entro il 2022






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui