Dassault Systèmes tra pmi, start-up e sostenibilità: tutte le novità

di Gaia Fiertler ♦︎ 3DExperience plasma mondi possibili e misurabili nei loro diversi impatti, favorendo l’innovazione e la creazione di modelli di business. Nuovi modi di produrre per nuovi consumatori. Il punto di vista della country italiana: parlano Guido Porro, Euromed Managing Director e Chiara Bogo, Euromed Marketing Director

Il 3D per costruire un mondo migliore. Modellizzazione tridimensionale e virtualizzazione aiutano a fare scelte più sostenibili, grazie alla simulazione dei diversi scenari – e impatti possibili – a seconda dei comportamenti e delle scelte strategiche in fabbrica, nelle città, sulle strade, sulle rotte aeree, in agricoltura, negli ospedali. Dassault Systèmes è impegnata da anni in un progetto di Rinascimento industriale, che assume sempre più la forma dell’innovazione sostenibile, intesa come armonizzazione tra vita, natura e prodotto. I suoi Cad 3D e la piattaforma integrata e collaborativa 3DExperience sono molto diffusi nell’industria, nella mobilità e nelle costruzioni e nelle Life Sciences e Biotech, su cui ha l’ambizione di acquisire lo stesso primato di mercato che detiene nell’aerospazio e nella difesa. Oggi sono tracciabili e misurabili in modo integrato le numerose variabili coinvolte nello sviluppo di un prodotto, nel funzionamento di un impianto industriale, nei consumi energetici di un aereo o di un’automobile, riproducibili in un gemello virtuale che aiuta a immaginare e progettare scenari, prodotti e processi a più basso impatto o addirittura “disruptive”, totalmente innovativi.

«Noi non parliamo di digital twin, pure repliche digitali di modelli esistenti, ma di virtual twin, cioè di virtualizzazione dell’esistente, perché creiamo mondi virtuali che estendono e migliorano il mondo reale. In che modo, per esempio, un nuovo prodotto può essere reso più sostenibile e circolare attraverso il virtuale, in modo da armonizzarlo con la natura e la vita? In sostanza, lo duplichiamo in modo più significativo e profondo e, simulandone tutti gli impatti, espandiamo anche la nostra creatività. Il nuovo prende forme diverse e dà risultati differenti a seconda dei parametri che vogliamo siano rispettati (es. i parametri di sostenibilità ambientale), certo, ma le combinazioni ottimali aprono a nuove possibilità e scenari inediti tra cui scegliere. In pratica, con la nostra piattaforma integrata 3DExperience plasmiamo mondi possibili e misurabili nei loro diversi impatti e, quindi, non favoriamo solo l’innovazione continua, quella incrementale, ma anche quella disruptive, quella dei nuovi modelli di business e prodotti/servizi, che stanno arrivando sul mercato», spiega Guido Porro, Euromed Managing Director Dassault Systèmes.







 

Nuove soluzioni per nuovi consumatori

Guido Porro, Euromed Managing Director Dassault Systèmes 

La piattaforma 3DExperience favorisce i processi di creazione di valore in ecosistemi sempre più complessi, perché integra funzioni, dati e persone e li orienta verso l’innovazione sostenibile scegliendo tra diversi stati simulativi del reale, con un livello di analisi, dettaglio e combinazione dei fattori altamente sofisticato.

«La nostra ambizione di nuovo Rinascimento industriale va oltre l’Industria 4.0, intesa come automazione e digitalizzazione per un miglioramento continuo dei sistemi da rendere solo più efficienti, ma puntiamo invece su nuovi modi di produrre e di fare impresa e su nuovi prodotti per nuove categorie di consumatori», aggiunge Porro. Dalle scarpe su misura, personalizzate in ogni singolo aspetto, realizzate in stampa 3D, frutto dell’acquisizione di dati biomeccanici da sensori indossabili e scanner 3D per generare un’analisi digitale completa dei singoli piedi e del movimento e offrire una vestibilità perfetta per ognuno, ai macchinari agricoli per coltivare cibi organici. È il caso di Maschio Gaspardo, multinazionale italiana di attrezzature agricole presente in tutto il mondo, pioniera nell’uso della progettazione meccanica 3D con Catia, il primo Cad 3D al mondo firmato Dassault. Negli ultimi anni ha anche adottato la piattaforma 3DExperience per rispondere in modo veloce ed efficace, dalla progettazione al servizio post vendita, alla crescita di una domanda di attrezzature innovative e servizi personalizzati e differenziati dall’Europa alla Cina, dall’India agli Stati Uniti. Le richieste cambiano in base alle dimensioni dei terreni e alla composizione dei suoli, ma c’è stata anche una virata verso la salute e l’ambiente, con una nuova domanda di cibi organici e di metodi agricoli sostenibili nella coltivazione della terra. In pratica, servono prodotti nuovi per consumatori finali nuovi: «I nostri clienti si aspettano soluzioni di precision farming sulle nostre attrezzature più innovative e noi ci impegniamo in una fornitura rapida e senza tralasciare ogni minimo dettaglio in termini di qualità. Per soddisfare queste esigenze, abbiamo dovuto rivoluzionare il nostro business e migliorare la collaborazione tra i team di progettazione, approvvigionamento, produzione e assistenza», commenta Mirco Gaspardo, presidente del Gruppo.

 

Sostenibilità anche per pmi e start-up innovative

Chiara Bogo, Euromed Marketing Director Dassault Systèmes 

Gli ultimi tempi hanno dimostrato come la flessibilità della piattaforma 3DExperience sia adatta anche alle pmi e alle startup innovative per almeno quattro ragioni. La piattaforma è aperta e integrabile con sistemi e soluzioni già esistenti in azienda, anche Cad non nativi Dassault. È progressivamente arricchibile delle 13 applicazioni di Dassault Systèmes: Biovia, Geovia, Solidworks e Catia nel 3D Modeling; Simulia, 3DVia e Delmia nella simulazione; Netvibes, Medidata Exalead nell’Information intelligence; Centric Plm, Enovia e 3DExcite nella collaborazione. Infine è in cloud, quindi on demand e accessibile da remoto, ovunque ci si trovi, favorendo la collaborazione tra funzioni diverse, con uno scambio completo dei dati e in tempo reale. Abbiamo già scritto della pmi israeliana, Eviation, che sta realizzando un motore elettrico per un aereo a medio raggio e che, grazie alla piattaforma 3DExperience, ha sperimentato nuove forme di collaborazione non interrompendo la progettazione durante il lockdown, con ingegneri collegati in contemporanea da Francia, Stati Uniti e Israele e con i dati disponibili in tempo reale. Oppure il caso americano di Canoo, la start-up innovativa che sfrutta la piattaforma dalla modellizzazione delle auto alla gestione del noleggio a breve termine, introducendo di fatto un nuovo modello di business, la subscription economy, a partire dalla progettazione del veicolo.

«La piattaforma è al centro, fonte del dato e di informazioni aggiornate, condivisibile con gli attori sia interni che esterni coinvolti nei diversi progetti. L’obiettivo è infatti quello di abbattere i silos organizzativi, grazie a una soluzione completa, ma modulare, su cui innestare i nostri brand. Non si tratta infatti di stravolgere, ma di integrare. Inoltre, partendo dal nostro modello, abbiamo organizzato team verticali (Industry Solution experience) per comprendere le sfide di business e i business driver delle 11 industry in cui siamo presenti, offrendo pacchetti per settore e processo», spiega Chiara Bogo, Euromed Marketing Director Dassault Systèmes. E l’Italia, con il suo tessuto di pmi, è un mercato molto appetibile: «In Italia cresciamo a doppia cifra da 4-5 anni, con una percentuale più alta che a livello globale. Abbiamo appena inserito dieci nuove risorse dai migliori politecnici e università italiane, in una logica di talent acquisition», spiega la Bogo. «Crediamo che il Recovery Fund darà i frutti, anche se vediamo un rischio di polarizzazione in Italia tra le aziende che investono e quelle che hanno già rinunciato alla virtualizzazione del business», chiosa Porro.

 

Life Sciences: un mercato nuovo per l’integrazione dei dati

Open Covid19 Sneeze Simulation Dassault Systèmes

Ora l’ambizione di Dassault Systèmes è di acquisire il primato, che già detiene nell’industria manifatturiera,  nelle Life Sciences, mercato che offre grandi opportunità ed è coerente con sua missione di innovazione sostenibile, armonizzando prodotto, natura e vita. Si tratta di un mercato di 4.500 aziende bio-tecnologiche e 50mila produttori di dispositivi medicali, che sono indietro nello sfruttamento e valorizzazione del dato. C’è ancora molta frammentazione nelle informazioni e spesso una gestione cartacea dello stato di avanzamento e dei risultati delle ricerche. «Con la recente acquisizione di Medidata, il più importante investimento nella storia di Dassault con 6 miliardi di dollari, contiamo di rafforzare la piattaforma end to end proprio per accelerare i tempi e aumentare l’efficacia della ricerca e sviluppo in ambito medico e delle tecnologie sanitarie, che presentano un grande potenziale, visto che li abbiamo trovati nelle condizioni dell’aerospaziale 20 anni fa. C’è molto lavoro da fare», commenta Porro. Circa la metà degli studi sul Covid-19 in Nord America ed Europa utilizzano la tecnologia Medidata, mentre le soluzioni Biovia vengono utilizzate per modellare il virus e i siti di docking per il trattamento, consentendo ai ricercatori di riadattare farmaci candidati noti o di inventarne di nuovi. In particolare, lo sviluppo di un vaccino anti-Covid è in corso presso il centro israeliano Migal Galilee Research Institute, che si sta appoggiando alla piattaforma 3DExperience e alle sue app di simulazione 3D. In particolare Simulia, già ampiamente utilizzata nel settore aerospaziale, consente simulazioni realistiche e dinamiche del flusso di fluidi e dell’aria.

A Wuhan, in Cina, sono state impiegate per simulare la contaminazione e la diffusione del virus all’interno del sistema di ventilazione dell’Ospedale Leishenshan, quello costruito in 14 giorni, per contrastare gli effetti negativi dei rischi di ventilazione non pianificati. In Francia, invece, la simulazione fluidodinamica computazionale è stata utilizzata per simulare diversi campi di flusso d’aria all’Ospedale St. Francis di Marange-Silvange, quando era necessario convertire un reparto in un’apposita area per pazienti Covid. La simulazione ha mostrato come i corridoi fossero vettori di propagazione del virus, aiutando in questo modo a ottimizzare la disposizione interna per ridurre i rischi di contagio. Una simulazione computazionale dello starnuto è servita a comprendere meglio l’efficacia dei diversi dispositivi di protezione individuale in fase di sviluppo e di utilizzo per contribuire a migliorarne la progettazione. Le applicazioni del software di progettazione Catia hanno invece permesso a una startup indiana di progettare rapidamente un modello 3D di “ventilatore intelligente” sicuro ed economico, da mettere rapidamente in produzione e distribuibile in caso di emergenza. Lo sviluppo è durato meno di otto giorni ed è stato realizzato grazie alle conoscenze di una comunità di esperti che hanno condiviso il loro sapere sulla piattaforma collaborativa di Dassault Systèmes. Anche la startup italiana Open Breath sta sfruttando questo know-how sparso, riunito sulla piattaforma, per realizzare un nuovo ventilatore polmonare.














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