Il consiglio dei ministri ha stanziato 45 milioni di euro per un piano di opere di interesse strategico per far fronte all’emergenza connessa all’incremento dei flussi migratori clandestini verso le Pelagie e l’isola di Lampedusa, divenuta punto di transito privilegiato per i migranti che tentano di raggiungere l’UE dalle coste africane. Così come già avvenuto nel caso dell’ex Ilva, dell’Isab di Priolo e dell’osservatorio astronomico Esa sito nel comune di Isnello (Madonie): tra le misure che potranno essere realizzate si segnalano in particolare la realizzazione di un deposito di stoccaggio carburante ad usi civili e per le forze di polizia, oltre alla realizzazione strade di collegamento tra le banchine e, da ultimo, tra gli hotspot.
Si dettano inoltre disposizioni per il rapido smaltimento dei barchini utilizzati dai migranti, che si sono accumulati sul molo nel corso del tempo attraverso due misure: vengono autorizzate deroghe al codice degli appalti per il trasporto mezzo cargo dei barchini a Porto Empedocle; si agevolano e accelerano le procedure per la predisposizione sull’isola di un’area definitiva di stoccaggio e riduzione volumetrica dei barchini. Vengono disposte deroghe ai vincoli paesaggistici e ambientali, comunque nel rispetto della normativa UE.