Cybersecurity: così BeDisruptive e UE proteggono la supply chain dell’industria

Il progetto si basa sulla caratterizzazione delle infrastrutture critiche per creare un modello ibrido di gemello digitale adattativo

Il sistema registra accuratamente tutti i movimenti degli attaccanti, comprese le conversazioni a livello di protocollo industriale, durante tutte le fasi di un attacco alle infrastrutture critiche

BeDisruptive è protagonista di un nuovo progetto per favorire lo sviluppo di una solida infrastruttura di sicurezza informatica in tutta Europa in particolare per le pmi, promuovendo l’evoluzione della sicurezza informatica nell’ambiente industriale. La boutique tecnologica esperta in cybersecurity, infatti, ha lanciato un progetto innovativo per l’Unione Europea, finalizzato al rilevamento degli attacchi di cybersecurity e dei rischi della catena di approvvigionamento negli ambienti industriali.

Costantino Amato, pmo director di BeDisruptive e responsabile del progetto, afferma: «Questo progetto va a beneficio della spina dorsale del panorama economico europeo: le piccole e medie imprese, che rappresentano il 99% di tutte le aziende dell’UE. Nonostante il loro ruolo fondamentale, queste imprese spesso affrontano le sfide della cybersecurity senza un budget dedicato, rischiando di incorrere in sviste nella complessa interazione tra sistemi IT e OT. La nostra missione con l’iniziativa Early Warning System for Critical Infrastructure è chiara: democratizzare la protezione della cybersecurity OT, consentendo alle pmi di salvaguardare i propri domini digitali da potenziali impatti catastrofici». Costantino Amato continua: «Il Critical Infrastructure Early Warning System è un progetto dirompente, innovativo ed estremamente necessario per cercare di essere un passo avanti nella prevenzione di possibili attacchi alle infrastrutture critiche nell’UE, aiutando efficacemente i Security Incident Response Teams (Csirt) che proteggono tutti questi ambienti industriali».







Progetto all’avanguardia

Nello specifico, il progetto si basa sulla caratterizzazione delle infrastrutture critiche per creare un modello ibrido di gemello digitale adattativo. Questo modello integra componenti fisici di controllo dei processi con elementi digitali esposti a Internet, creando un sistema in grado di ingannare gli aggressori facendo credere loro di trovarsi in un ambiente reale e far sì che vengano già rilevati in una fase iniziale di riconoscimento. Una delle caratteristiche uniche del sistema è proprio la sua capacità di essere presente su reti virtualizzate in varie località di Internet. L’implementazione del Critical Infrastructure Early Warning System si basa su informazioni reali fornite da esperti di processi e ingegneri di automazione e controllo. Il sistema registra accuratamente tutti i movimenti degli attaccanti, comprese le conversazioni a livello di protocollo industriale, durante tutte le fasi di un attacco alle infrastrutture critiche. Il progetto prevede anche l’addestramento dei dati con algoritmi di apprendimento basati sul contesto di sicurezza dell’infrastruttura caratterizzata.

«È un progetto completo, approfondito e preciso che estrae direttamente l’intelligence sulle minacce reali e riflette il fermo impegno di BeDisruptive nella ricerca sulla cybersecurity, un settore in cui continueremo a lavorare con volontà e perseveranza», sottolinea Costantino Amato. «Tutto ciò garantisce che questo progetto sia di riferimento e rimanga all’avanguardia della cybersecurity negli ambienti industriali in Europa».














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