Il digitale? È da lì che nasce il metallo! Parola di Cs Metal Europe

di Alberto Falchi ♦︎ Il distributore di Hitachi Metals ha puntato sin dalla nascita sulla digital transformation. Strategia di crescita: far leva sui dati per migliorare la comunicazione, individuare i Kpi da perseguire, ottimizzare la logistica. Clienti principali: produttori e utilizzatori di stampi di automotive e food & beverage. Obiettivo 2022: incrementare del 30% il fatturato. Ne parliamo con Corrado Patriarchi

Stampi in metallo

Vendere metalli speciali e rimanere competitivi nonostante il caro energia è possibile? Sì, secondo Cs Metal Europe. L’azienda,  che non produce in Italia,  fa infatti da trader di prodotti realizzati da terzi, nello specifico da Hitachi Metals che produce in Giappone, dove l’impatto sui costi energetici è stato più limitato che da noi. La strategia di Cs Metal Europe? L’aver puntato sin dalla nascita sul digitale, eliminando la carta e poi estendendo il processo di trasformazione digitale a tutte le funzioni aziendali, in particolare alla gestione dei clienti, facendo leva sui dati per migliorare la comunicazione, individuare gli indicatori di performance (Kpi) da perseguire, ottimizzare la logistica, riducendo sprechi ed errori umani. 

Chi è Cs Metal Europe?

Cs Metal Europe è un’azienda con sede a Bedizzole (Brescia) distributore esclusivo dell’acciaio speciale della multinazionale nipponica Hitachi Metals. Per acciaio speciale si intende quello per le lavorazioni die casting, la pressofusione (sia in camera calda sia in camera fredda),dove il metallo fuso viene iniettato in uno stampo per produrre i pezzi destinati ai clienti. Nel 2021, l’azienda bresciana ha venduto più di 1.000 tonnellate, registrando ricavi per 4 milioni di euro e punta ad un incrementarlo del 30% nel 2022. Un risultato superiore alle aspettative della dirigenza, in gran parte ottenuto «grazie all’analisi dei dati e alla profilazione del mercato», come spiega Corrado Patriarchi, sales and marketing director di Cs Metal Europe. Fondamentali per il successo ovviamente anche la qualità dei prodotti, le competenze, avendo investito su un partner come Hitachi Metals, di assoluto valore. 







Cs Metal Europe, un’azienda giovane ispirata alla filosofia nipponica

L’imprenditore Cristoforo Spina, l’attuale ceo, pur operando in un settore differente,  ha intuito il potenziale del mercato dell’acciaio speciale per il die casting e ha deciso di diversificare i suoi investimenti, puntando su innovazione e valore aggiunto. Nel giro di poco tempo, sono arrivati i primi risultati e poi il 2020 ha segnato un vero e proprio  salto rispetto al passato. Nel 2020 infatti entra in azienda Patriarchi, chiamato per la sua esperienza nell’ambito del metallo, che ha avviato una serie di investimenti e progetti, alcuni dei quali attualmente in via di sviluppo. Quello che secondo il manager è stato il più importante è il processo di trasformazione digitale, intrapreso con l’obiettivo di eliminare la carta e ottimizzare sia i processi interni sia la relazione con i clienti  e il servizio . «Siamo i trader più giovani, ma anche quelli con più tecnologia, sia di tecnica sia di prodotto. Sottolineo che la digitalizzazione è fondamentale per crescere e continuare nello sviluppo sul lungo termine. Grazie all’analisi dei dati e alla profilazione del mercato, è stato possibile raggiungere e superare gli obiettivi prefissati per il 2021. Inoltre abbiamo investito in nuove figure commerciali e nel back office». 

Cs Metal Europe non produce direttamente i metalli, ma li importa da partner come la giapponese Hitachi Metal

Il digitale è stato adottato prevalentemente per migliorare la comunicazione coi clienti «spostando la comunicazione sulle piattaforme secondo un modello che potesse identificare l’azienda. Internamente, avere il controllo dei dati consente di gestirli come KPI». 

Il digitale permette di raccogliere e organizzare meglio le informazioni, ridurre gli errori e abbattere i costi. Secondo Patriarchi, tuttavia, «la nostra vera innovazione è seguire la filosofia giapponese della qualità assoluta». Parlando di processi viene subito da pensare a metodologie come Lean/Six Sigma, ma Cs Metal Europe al momento non le adotta: questi approcci si sposano bene con multinazionali enormi (non è un caso che il sistema di produzione snella Lean sia nato in Toyota), ma le dimensioni del trader italiano non le giustificherebbero. «Ci ispiriamo piuttosto all’approccio tipico giapponese al lavoro, che prevede massima attenzione alla qualità in ogni fase», prosegue Patriarchi. Cosa significa concretamente? Un esempio nela logistica sono le schede  tramite le quali gli operatori monitorano ogni imballo alla ricerca di perdite di materiali, fatto che riduce potenziali problemi ai clienti, altrimenti costretti poi magari a fare dei resi.  «Il costo del materiale è un fattore secondario. In un contesto in cui i mercati si sono adeguati al low-cost si dovrebbe aver sviluppato la consapevolezza che a fare la differenza per tutta la filiera sono i processi che possono dare guadagno e marginalità». 

Interni dello stabilimento di Cs Metal Europe a Bedizzole (BS)

La produzione  in Giappone ha consentito anche di risentire meno del caro energia, che a oggi incide soprattutto sulle fabbriche presenti in Europa. Anche in Giappone si sono visti aumenti in questo senso, ma molto più contenuti. Sono invece aumentati in maniera sensibile i costi dei trasporti, ma considerato che Cs Metal Europe ha una produzione semestrale e riceve il materiale via nave, è stato possibile contenere le variazioni. E i prezzi. «Alcuni clienti hanno applicato un extra energia sulle quotazioni ai clienti, cosa che siamo riusciti a evitare». Patriarchi sottolinea anche come alcuni concorrenti stiano cercando di reagire ai crescenti rincari sia aumentando i prezzi, sia facendo stock di prodotti. Una scelta rischiosa per il manager, che spiega come accumulare troppo in magazzino esponga all’imprevedibilità del mercato.  

Automotive, food & beverage, componentisti: chi sono i clienti di Cs Metal Europe?

Sono tre le tipologie di clienti di Cs Metal Europe. I principali sono i tool maker, i produttori di stampi, e i tool user, chi invece questi stampi li utilizza. Pur in misura minore, Cs Metal Europe serve anche alcuni utenti finali, cioè quelle imprese che comprano il getto già stampato, ma sono anche quelli più difficili da raggiungere. Questi solitamente sono clienti di Hitachi Metals, che in quanto produttore parla direttamente con produttori del mondo automotive, i principali end user dei getti stampati. 

Materie prime, lavorazioni di qualità e rispetto per l’ambiente

«In Italia  spesso non si guarda al valore, ma al costo di acquisto della materia prima. Che è il primo errore che si fa. Se la materia prima ha valore ti evita tutta una serie di lavorazioni successive. Fondamentalmente, abbassa i costi totali di produzione», afferma Patriarchi, spiegandoci come secondo lui cercare a tutti i costi di risparmiare sulle materie prime sia una strada che sul lungo termine porta a spese più elevate. Se la materia prima non è all’altezza, sono infatti necessarie ulteriori operazioni che costano tempo e risorse economiche, oltre a produrre sprechi di emissioni in ambiente. La produzione dell’acciaio Hitachi Metals nelle fabbriche giapponesi della corporation, è garanzia di qualità del prodotto proprio per l’attenzione assoluta che la multinazionale nipponica dedica a ogni fase operativa. «Per questo per i giapponesi è fondamentale che il prodotto sia realizzato localmente». Se la produzione fosse realizzata in altri Paesi, secondo Patriarchi, la qualità non sarebbe la stessa.

Acciaio DyFlex

E Cs metal Europe condivide con il partner giapponese anche l’impegno ambientale. «Gli acciai distribuiti da Hitachi Metals permettono di abbattere del 35% i costi di lavorazione alla macchina utensile, inclusi quelli energetici», dichiara Patriarchi, spiegando che sono progettati anche per venire utilizzati all’interno di ambienti non presidiati, in orari notturni, quando l’energia costa meno. «Puntiamo molto sul green perché ne condividiamo l’importanza.  Ora utilizziamo energia rinnovabile e a breve avremo un nostro impianto fotovoltaico”.

La nuova sede

In Cs Metal Europe sono in corso i lavori di ristrutturazione e ampliamento della sede utilizzando alcuni capannoni  recentemente acquistati da Cs Metal Europe, adiacenti quello in uso. Qui verranno realizzate aree dedicate ai meeting con i clienti e a workshop. Il magazzino coperto offrirà 6.500 metri quadrati, gli uffici saranno su 1.200 metri quadrati. L’attrezzatura comprende 34 macchine di taglio con capacità fino al diametro di 1.000 mm e sezioni rettangolari con larghezza 2300×900 mm di spessore, 8 carriponte per la movimentazione dei blocchi con portata fino a 20 tonnellate.

E per il futuro? «Gli obiettivi 2022 per la Ca Metal Europe sono un +30% in termini di fatturato grazie anche alle nuove assunzioni e alla nuova sede in via di allestimento, progettata per rendere sempre più efficiente ed efficace il servizio al cliente».














Articolo precedenteCome nasce uno pneumatico? Viaggio nell’innovazione di Pirelli, tra High value ed elettrico
Articolo successivoHyundai e Iveco: memorandum of understanding per futura collaborazione






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui