Coronavirus, da Pi Confindustria le proposte a sostegno delle pmi

Sospensione fallimenti per le piccole e medie imprese e dalla segnalazione in Centrale Rischi, Iper ammortamento semplificato: alcune delle misure richieste al Governo dalle Confederazioni di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna

L’emergenza Covid-19 che sta attraversando l’Italia presenta già un tributo incalcolabile di vittime, ma non dobbiamo dimenticare anche i danni economici che il virus sta arrecando al nostro Paese.

Da una prima stima a seguito dell’ulteriore chiusura imposta correttamente alle attività produttive per tutelare il bene primario della salute, in mancanza di misure straordinarie sembra probabile il fallimento o chiusura del 60% delle pmi.







Il 20 marzo scorso Confindustria ha pubblicato il documento “Affrontiamo l’emergenza economica per la tutela del lavoro”, nel quale vengono ampiamente illustrate le linee strategiche per sostenere il mondo delle imprese in questa emergenza. In linea con i suoi contenuti, i Presidenti Piccola Industria di Confindustria Emilia-Romagna, Confindustria Lombardia, e Confindustria Veneto con i rispettivi Comitati regionali, auspicano «l’adozione di quanto previsto nel documento quanto prima», e alla luce dell’ulteriore restrizione imposta alle attività produttive con il DPCM del 22 marzo ritengono fondamentali ulteriori misure urgenti per le pmi.

I Presidenti Pi delle tre regioni hanno stilato otto proposte, che rafforzano quanto già dichiarato da Confindustria lo scorso 20 marzo.

 

Riduzione temporanea delle Imposte

Riduzione progressiva, fino all’annullamento, del versamento di tutte le imposte dovute nel 2020 e 2021 (sia acconti che saldi) per tutte le imprese e persone che subiranno un impatto significativo nel bilancio aziendale o reddito personale al di sopra del 20%. Con questa azione è possibile lasciare liquidità alle aziende e alle persone con la possibilità di stimolare i consumi, gli investimenti e superare momentanee crisi.

 

Pagamenti della PA

Liquidazione immediata dei crediti tributari (IVA , imposte, accise) sia a livello nazionale che locale come anche tutti i crediti che le imprese vantano con la Pubblica Amministrazione che ammontano ad oltre 45 miliardi di Euro.

 

Sospensione fallimenti per le pmi

Sospensione di tutte le procedure fallimentari e concorsuali come anche la possibilità di presentare nuove istanze di fallimento per le pmi. In tal modo le aziende potranno lavorare in modo più sereno con la possibilità di traguardare periodi oltre i 12 mesi necessari per ristabilire le attività dopo una crisi così intensa. Si propone inoltre di estendere anche alle PMI per un periodo di tempo limitato (12-24 mesi) quanto già previsto per le Start-Up innovative del registro speciale, ovvero la non fallibilità per i primi 5 anni di esercizio.

 

Sospensione dalla segnalazione in Centrale Rischi per le pmi

Spesso la segnalazione in Centrale Rischi rappresenta per l’azienda l’inizio di una spirale viziosa del credito. Un’eventuale crisi finanziaria transitoria con un istituto si estende anche agli altri. Sospendere la segnalazione permette di arginare le situazioni di crisi e l’impatto sul rating.

 

Sospensione Durc

In attesa di definire con certezza ambiti e termini di differimento o sconto delle imposte e dei contributi andrebbe avviato un periodo di almeno 6-12 mesi di sospensione negli aggiornamenti Durc per permettere ad aziende con difficoltà nella liquidità, e quindi nei versamenti, di non perdere commesse, blocco dei pagamenti da PA e imprese private che pongono come condizione la regolarità del Durc.

 

Garanzia pubblica al 100% sugli affidamenti per le pmi

Estendere al 100% la garanzia pubblica sugli affidamenti e finanziamenti alle piccole e medie imprese attraverso i fondi di garanzia e i confidi o tramite una garanzia regionale. Ciò permetterebbe di proteggere gli istituti di credito e non fermare l’erogazione verso le pmi di nuovo credito per sostenere la liquidità.

 

Iper ammortamento semplificato

Semplificazione dell’iper ammortamento per gli investimenti materiali e immateriali con eventuali procedure di verifica semplificata.

 

Ampliamento del perimetro del cuneo fiscale

Estensione dei 100 euro di cuneo fiscale, già previsti per alcune categorie dal D.L. Cura Italia, a beneficio di tutti i lavoratori per almeno 1 anno.














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