Connettere tutto: il nuovo Internet of Everything secondo Cisco Live

di Piero Macrì ♦︎ Il colosso immagina un mondo sempre più connesso, dal cloud all'edge, grazie a 5G, Wi-Fi, IoT. Il collante? l'Ia, che garantisce l'automazione. Per realizzarlo, però, è fondamentale la cybersecurity, Garantita dalla piattaforma di Full Stack Observability, adottata da Vodafone, Pirelli ed Easyjet. I servizi Secure Access Service Edge per un approccio unificato alla sicurezza. La visibilità su tutti gli asset con IoT Operations Dashboard Le opportunità del metaverso, che l'azienda mira a cogliere con Webex Hologram. Il programma globale per la sostenibilità. Se ne è appena parlato ad Amsterdam in occasione di Cisco Live. Le idee di Gianmatteo Manghi (ceo Cisco Italia), Liz Centoni e Vikas Butaney

Obiettivo, “connecting the unconnected”, connettività universale edge-to-cloud, o internet of everything, di persone e cose, basata sulla predittività dell’intelligenza artificiale, l’ingrediente abilitante l’autonomous computing. È questo il messaggio che emerge dal Cisco Live di Amsterdam, l’evento in cui il gigante del networking e della security ha condiviso la propria visione e strategia con partner e clienti. Come dice Wendy Mars, presidente di Cisco Emea, «Il futuro delle infrastrutture di comunicazione è basato su reti self-healing, resilienti, in grado di autoriconfigurarsi e assicurare un’operatività zero downtime». Una visione, quella di Cisco, multinazionale da 51,56 miliardi di dollari di fatturato, sempre più legata a temi di sostenibilità, che considera le componenti di networking e security come un unicum tecnologico. «Le soluzioni e i progetti che stiamo sviluppando sono orientati a offrire un monitoraggio continuo delle infrastrutture per garantire il massimo delle performance e la mitigazione dei rischi informatici», aggiunge Liz Centoni, executive vice president & chief strategy officer and general manager applications di Cisco. Ecco, quindi, una protezione end-to-end che supporta sia connettività tradizionale che wireless. «Negli ambienti di produzione emerge una sempre più forte richiesta di riconfigurabilità e flessibilità delle linee.

Aj Shipley, vice president, product – threat detection & response di Cisco

La massiva introduzione di forza di lavoro robotica, dai cobot agli amr, accelera la corsa verso l’adozione di connettività wireless ad alta affidabilità», afferma Vikas Butaney, executive vice president e general manager cloud connectivity & industrial Iot networking di Cisco. Esigenze che vengono soddisfatte dai sistemi di comunicazione 5G e Wi-Fi di ultima generazione. È il caso della tecnologia ultra reliable brodband derivata dall’acquisizione dell’italiana Fluidmesh. In primo piano la cybersecurity. «Siamo in grado di eseguire il controllo di tutto il flusso di traffico di rete e ogni qualvolta si evidenziano dei tentavi di intrusione mettere in atto gli interventi necessari per rendere resiliente l’infrastruttura e garantire la business continuity», dice Aj Shipley, vice president, product – threat detection & response di Cisco. Uno scenario applicativo in cui algoritmi di machine learning analizzano big data e sono in grado di identificare variazioni comportamentali che possono derivare da attività malevoli, controllando tutte le attività che vengono eseguite all’interno della rete. «Il nostro compito è assicurare la connettività abilitante la nuova dimensione dell’It, che include edge e cloud. Fare in modo che l’elaborazione e l’analisi dei dati acquisiti dal campo possano avvenire nell’una o nell’altra dimensione, a seconda delle esigenze operative, in tutta sicurezza», afferma Jeetu Patel, executive vice president and general manager of security and collaboration di Cisco. È il tema che viene risolto dalla Security Cloud. «Gi utenti vogliono avere la disponibilità di un accesso sicuro sia in private che in public cloud», aggiunge Patel. Ecco, quindi, la capacità di sviluppare servizi di connettività sicura verso le più diverse piattaforme public cloud, Google, Amazon o Microsoft Azure.







Tutto questo grazie a un layer di networking che rende indipendente la logica di accesso dalle rispettive piattaforme. E poi l’apertura a nuove tecnologie immersive in stile metaverso. È il caso di Webex Hologram, l’applicazione che consente la condivisione di oggetti 3D per attività di manutenzione di impianti e attività on field: è possibile accedere in virtuale a un qualunque dispositivo o componente, ruotarlo e vederlo in tutte le sue dimensioni. Le prospettive di sviluppo e di evoluzione del networking, della security e della comunicazione digitale delineate al Cisco Live devono però fare i conti con lo skill shortage. Ed è anche su questo fronte che Cisco sta agendo. Nei prossimi dieci anni, attraverso il programma Networking Academy, l’azienda prevede di formare con competenze digitali e di cybersecuirty 2,6 milioni di cittadini europei.

Sostenibilità ed economia circolare, l’impegno di Cisco per un futuro “net zero” 

Gianmatteo Manghi, ad Cisco Italia

All’evento di Amsterdam non poteva mancare il tema della sostenibilità. «Vogliamo accelerare la green It, rendere più sostenibili, a impatto zero, tutte le tecnologie che forniamo ai clienti», dice Gianmatteo Manghi, ceo di Cisco Italia, incontrato da Industria Italiana nel corso del Cisco Live. Un esempio è l’adozione di Silicon One all’interno degli apparati rete, un chip che consuma il 95% in meno di energia garantendo prestazioni del 30, 40% superiori e dimensioni molto contenute. « È disponibile su tutti i sistemi che equipaggiano il cloud, le reti internet e le infrastrutture di networking aziendale», precisa Manghi. Un’iniziativa che va di pari passo con principi di economia di circolare che si estendono fino al ritiro e riciclo del materiale dismesso. In ottica di sostenibilità, Cisco vuole inoltre contribuire a rendere più automatizzata, controllata e intelligente la distribuzione dell’energia. Come nel caso del progetto avviato con Enel. E ancora, Sostenibility Insights, il sistema di monitoraggio degli indici Esg che può aiutare le aziende a produrre un bilancio di sostenibilità evidenziando i miglioramenti dei processi produttivi. «Una soluzione che può essere estesa agli edifici civili il cui consumo energetico rappresenta il 26% delle emissioni globali», spiega Manghi. La sostenibilità è anche al centro dei Country Digital Acceleration Program, le iniziative per raggiungere obiettivi zero emissioni che vengono condivise da Cisco con istituzioni e governi a livello globale. In Italia, continua intanto la collaborazione con tutti i soggetti che gestiscono infrastrutture strategiche. «Un impegno sostenuto dalle competenze che abbiamo sviluppato in grandi progetti realizzati in tutto il mondo».

Il Country Digital Acceleration Program di Cisco è attivo in 44 Paesi e ha un’impatto sul 60% della popolazione globale

Un esempio è quello di Snam dove l’infrastruttura di networking permette di monitorare, attraverso sensori, 32.000 km di pipeline per il trasporto del gas. Manghi sottolinea anche l’impegno di Cisco nella protezione delle infrastrutture critiche che è al centro del protocollo di intesa sottoscritto con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Gli ambiti di collaborazione previsti dall’intesa riguardano la possibilità di intraprendere iniziative su temi come la formazione, la condivisione di best practice tecnologiche, la ricerca e la cooperazione e lo scambio di informazioni e metodologie di analisi in tema di cyber threat intelligence.

Monitoraggio e diagnosi. Full Stack Observability, la conoscenza aumentata per identificare i problemi delle infrastrutture di rete

In tema di controllo e governance delle infrastrutture l’attenzione è sulla Full Stack Observability, la piattaforma software che offre funzionalità di monitoraggio e diagnosi permettendo di individuare i problemi di connettività. Comprendere, per esempio, se il problema riguarda il dispositivo utilizzato oppure la rete di trasmissione dati aziendale, il data center o il cloud.

Con la soluzione di Full Stack Observability: Cisco punta ad abbattere i silos informativi e a correlare le informazioni provenienti da differenti fonti

È una soluzione già utilizzata da realtà come Vodafone, Pirelli ed Easyjet. «È uno strumento importante perché consente di monitorare non solo le performance ma anche l’esperienza cliente per tutto il suo percorso», dice Mars. Partner e clienti possono analizzare gli insight e tutto ciò che accade nei processi e nei flussi aziendali, identificando i punti sui quali intervenire, stabilendo priorità in base al contesto. E poi il tema della rete predittiva.

«L’intelligenza artificiale raccoglie i dati relativi ai fenomeni che avvengono in rete ed è in grado di dire quello che succederà, suggerendo agli operatori, a coloro che gestiscono le reti, dove e come, con quali tempi intervenire per anticipare eventuali malfunzionamenti», afferma Centoni. Due, quindi, gli obiettivi: da un lato monitoraggio delle performance di rete, prevenendo derive che possono essere causate da un’instabilità dell’infrastruttura, dall’altro il condition monitoring in termini di security. «Stiamo cercando di rendere la protezione dei dati una frustrazione per gli hacker e non per gli utenti. Questo vuol dire ridurre quella complessità legata alla gestione degli accessi la cui validazione può ora avvenire con dati biometrici», spiega Patel.

Cisco Security Cloud, semplificazione di accesso e protezione lavoro ibrido e multi-cloud

Vikas Butaney, executive vice president e general manager cloud connectivity & industrial Iot networking di Cisco

I criminali informatici non danno tregua. Secondo le ultime rilevazioni di Cisco, il 37,7% delle aziende italiane ha subito violazioni di rete o dei dati, il 40,8% interruzioni di rete o di sistema, il 36,2% è stata oggetto di attacchi ransomware e il 60% ha dovuto far fronte ad attacchi Ddos (Fistributed denial of service). Tutti eventi che hanno comportato nel loro complesso un’interruzione dell’operatività, disservizi nella supply chain, compromissione delle attività interne e della reputazione del brand. «Gli attacchi cybercrime sono sempre più sofisticati e il semplice rilevamento del malware non è più sufficiente. È importante riuscire a rilevare anomalie nei modelli di comportamento e questo sarà possibile grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico», afferma Shipley. Tendenza che non deve però compromettere la produttività aziendale. «I prodotti per la sicurezza devono garantire una user experience fluida in grado di ridurre al minimo i rischi per l’azienda, dice Patel. Per essere resilienti si deve ormai considerare la sicurezza in modo olistico».

Ecco, quindi, di soluzioni end-to-end integrate in un’unica piattaforma. Denominate “Duo Risk-based Authentication”, le nuove funzionalità svolgono diversi compiti: migliorano i principali alert basati sul rischio quali, ad esempio, l’indirizzo Ip, incorporando segnali come l’impronta wi-fi anonima, che valuta la posizione dei nuovi utenti e utilizza il “Verified Duo Push” per aumentare i requisiti di sicurezza al momento del login. Consentono inoltre di implementare una logica di accesso single sign on, permettendo agli utenti di autenticarsi meno frequentemente.

Secure Access Service Edge, un approccio unificato alla sicurezza aziendale

Liz Centoni, executive vice president & chief strategy officer and general manager applications di Cisco

Le aziende stanno cercando di far convergere sicurezza e networking adottando architetture Secure Access Service Edge (Sase). In questa dimensione Cisco ha introdotto l’integrazione di Cisco+Secure Connect, soluzione che permette di fornire un accesso sicuro da qualsiasi luogo. Secondo quanto affermato dagli esperti di Cisco, questo consente di associare in modo semplice le applicazioni Sd-Wan con la gestione unificata delle policy, integrando l’applicazione distribuita in tutte le diverse posizioni geografiche con le soluzioni di sicurezza nel cloud. La soluzione include una dashboard di gestione basata sul web e un unico pannello di controllo con punti di accesso wireless gestiti dal cloud (Meraki Mr), switch (Meraki Ms) e appliance/firewall di   sicurezza (Meraki Mx). La sempre maggior dipendenza dall’infrastruttura di rete globale e la necessità di proteggere il perimetro aziendale impone quindi un bilanciamento tra architettura decentralizzata e controllo centralizzato. «Le aziende stanno investendo in soluzioni Sase per semplificare la gestione della rete riducendo al contempo l’esposizione al rischio e migliorando le prestazioni», afferma Centoni. Secondo quanto riferito da Cisco, le aziende che hanno scommesso sulla convergenza delle tecnologie di rete e sicurezza in un sistema Sase distribuito in cloud ha migliorato i punteggi di resilienza della sicurezza del 27%.

Visibilità sull’intero spettro applicativo Industrial Iot

In ambito industrial manufacturing annunciati anche nuovi servizi cloud IoT Operations Dashboard, con l’obiettivo di garantire una maggiore visibilità delle risorse industriali e una maggiore sicurezza nella loro gestione. In particolare, Cisco Cyber Vision è ora integrato con Cisco IoT Operations Dashboard per garantire piena visibilità sui dispositivi It e Ot. Una sicurezza unificata dell’intera rete che mette i responsabili dell’It e operativi nella condizione di gestire le minacce all’interno dell’organizzazione.

Cisco IoT Operations Dashboard

Nuovo è anche Secure Equipment Access Plus: semplifica l’implementazione, la gestione e la risoluzione dei problemi degli apparati connessi da remoto, rendendo più facile anche l’esecuzione di applicazioni native It e Ot. Aggiornamenti sono stati annunciati anche nell’offerta Catalyst (switch e core business del gruppo) con l’obiettivo di ridurre tempi di inattività delle infrastrutture critiche, promuovendo una maggiore produttività ed efficienza aziendale e migliorando la sicurezza.

Unificazione mondo virtuale e fisico. Le opportunità del metaverso in versione Webex

Hologram è la porta di accesso Cisco al metaverso, un mondo virtuale tridimensionale che apre nuove frontiere nelle possibilità del lavoro ibrido e della presentazione di prodotti da remoto. Ma non solo, le funzionalità integrate per manipolare oggetti 3D complessi (pensate a un motore o a un’auto) consentono non solo di muovere l’oggetto, ma di ottenerne viste esplose, o “sezionate” su qualsiasi piano, in tempo reale.

Webex Hologram, l’accesso al metaverso secondo Cisco

Il che ne fa uno strumento perfetto per team di progettisti che lavorano da remoto, gruppi di marketing creativo, tecnici manutentori, e tanti altri gruppi di persone che hanno bisogno di esaminare progetti Cad nei minimi dettagli in modalità collaborativa. Tutto ciò e disponibile all’interno di Webex, senza che l’utente finale debba procedere a complesse installazioni di software dedicato.














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