Bain & Company: raddoppiato negli ultimi 5 anni il valore delle M&A nel settore automotive

Le transazioni globali hanno raggiunto quota 75 miliardi di dollari. A guidare le attività di Merge & Acquisition sono i componentisti

Gianluca Di Loreto, partner di Bain & Company

Il Covid non ha fermato l’industria automobilistica e soprattutto il settore delle M&A, che dal 2015 al 2019 è cresciuto da 32 a 75 miliardi di dollari. Il numero di transazioni effettuate da investitori strategici (quelli con un volume superiore ai 100 milioni) è cresciuto del 40%, mentre il valore del 50&, con una media di 1.4 miliardi a operazione.

Nel 2019, nel settore automotive, sono state realizzate 54 transazioni superiori ai 100 milioni di dollari mentre nel 2020, dopo un calo repentino (soprattutto nel secondo trimestre, con solo 6 operazioni), sono state 35 le transazioni, per un volume totale di 25,8 miliardi di dollari per l’intero anno.







Evoluzione delle operazioni di M&A nel settore automobilistico globale

A guidare le attività M&A sono i prevalentemente i componentisti, come spiega Gianluca Di Loreto, partner di Bain & Company: «Nelle transazioni avvenute dal 2015 ad oggi i più attivi sono stati senza dubbio i componentisti, in tutti i continenti. La loro quota del numero totale di operazioni varia dal 45% della Cina al 73% del continente americano. Solo in Cina i Costruttori (Case Auto) hanno una percentuale comparabile a quella dei componentisti. Ed è proprio in Cina e in tutta la regione Asia-Pacifico che le società tecnologiche stanno ora intervenendo sempre più in operazioni di fusione e acquisizione».

Il fatto che i tempi stiano cambiando è indicato anche dall’evoluzione della tipologia di operazioni. Tradizionalmente gli accordi ‘di scala’ hanno sempre dominato nel settore automobilistico: nel 2016 ben due terzi delle operazioni di M&A erano finalizzati proprio al raggiungimento di economie di scala. Al contrario, era solo il 39% nel 2019. Nello stesso periodo, la percentuale dei cosiddetti deal ‘di scopo’ è salita al 61% e addirittura al 75% nel 2020. I Costruttori in particolare stanno utilizzando la leva delle acquisizioni di scopo per espandersi e acquisire competenze aggiuntive. Questo trend conferma quanto stia diventando importante, per gli operatori classici del settore (Case auto e componentisti), acquisire nuove competenze ed entrare in nuove aree di business.

Dealogic, Analisi Bain & Company; operazioni M&A sopra i 100 M$ di valore

Sia le case automobilistiche che i componentisti, passando per le aziende di servizi, stanno reagendo ai profondi cambiamenti in atto nel settore della mobilità: centralità del cliente, guida autonoma/assistita, connettività, elettrificazione, mobilità condivisa. Tutti questi macro-trend esistono da ben prima del Covid-19, che però ha accelerato alcuni di essi. In particolare guida autonoma, connettività ed elettrificazione richiedono una expertise specifica nel mondo software e hardware, oltre che una velocità di innovazione molto più elevata. In tale contesto Costruttori e componentisti stanno stringendo rapporti con gli specialisti di questi settori; oltre agli investimenti azionari ed alle acquisizioni, anche le partnership commerciali svolgono un ruolo importante, al di là dei settori e anche fuori dai confini nazionali. I produttori di automobili, già ben affermati e consolidati, stanno ormai collaborando con i giganti della Silicon Valley, le aziende europee collaborano con gli “scalatori” cinesi, e le aziende da miliardi di dollari collaborano con le start-up. Persino la collaborazione tra concorrenti non è più un tabù, sdoganata dalla necessità di raggiungere economie di scala e condividere le spese di ricerca e sviluppo ed i relativi rischi strategici.

Il potenziale delle operazioni M&A è lontano dall’essersi esaurito

Se si fa un confronto fra settori, le operazioni di M&A nell’industria automobilistica sono ancora in numero piuttosto modesto. Nel periodo 2015-2019 il numero di deal nel settore sanitario, per esempio, è stato di 4 volte superiore, e per i produttori di computer ed elettronica anche 6 volte superiore. Utilizzare investimenti, acquisizioni e partnership come leva per arricchire la propria pipeline di innovazione e tenere il passo con il rapidissimo progresso: questo approccio potrebbe essere di ispirazione per Costruttori e componentisti automotive, in particolare quando si tratta di espandersi in nuove aree di business.

I settori ad alta intensità di ricerca si affidano molto di più a fusioni e acquisizioni

«In questo contesto le competenze in M&A, a lungo sottovalutate nel settore, stanno acquisendo un’importanza significativa anche nell’ambito automobilistico e stanno diventando parte integrante delle strategie aziendali», sottolinea Di Loreto. «In tempi di disruption le strategie devono concentrarsi ancora più del solito su nuove aree di business, cioè su quei segmenti di mercato o di prodotto in cui sono leader i rispettivi candidati all’acquisizione. Acquisizioni e investimenti azionari possono aiutare le case automobilistiche e i componentisti nonché i fornitori di servizi a raggiungere una posizione di vertice o ad ampliarla».














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