Comet e Cluster Fabbrica Intelligente: industria metalmeccanica si conferma il fiore all’occhiello del paese

Hanno partecipato all’evento Michelangelo Agrusti (Lef), Gianluigi Viscardi e Paolo Vercesi (Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente), Roberto Siagri (Dhi IP4Fvg), Matteo Faggin (Smact), Sergio Emidio Bini (Friuli Venezia Giulia) e Sergio Barel (Comet)

Gianluigi Viscardi, presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente

Al Comet (Cluster della metalmeccanica Fvg) è stato mostrato ufficialmente il documento strategico realizzato dal Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente ed elaborato con imprese del settore, università, enti di ricerca e associazioni per tracciare gli scenari del comparto manifatturiero in Italia. L’incontro (unica tappa in regione – della roadmap del Cluster Fabbrica Intelligente) si è tenuto al Lef – Lean experience factory di San Vito al Tagliamento, dove, per la prima volta in assoluto in Friuli Venezia Giulia, le quattro aziende Ori Martin, Hsd, Adige – Blm Group, Hitachi Rail selezionate – o che si sono distinte – a livello italiano per gli innovativi progetti di ricerca e sviluppo in realizzazione negli impianti, produttivi hanno portato la loro testimonianza di Lighthouse Plant nazionali, divenuti oggi punti di riferimento internazionale. Tra i presenti all’incontro Michelangelo Agrusti, presidente Lef, Gianluigi Viscardi e Paolo Vercesi, rispettivamente presidente e Cluster manager di Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente, Roberto Siagri, presidente Dhi IP4Fvg, Matteo Faggin – Competence Center Smact, Sergio Emidio Bini, assessore alle Attività Produttive della Regione Friuli Venezia Giulia, e Sergio Barel, presidente Cluster Comet. Il dibattito è stato moderato da Giuseppe Saragò.

L’obiettivo dell’incontro era far conoscere i nuovi trend di produzione e divulgare la competenza sugli scenari futuri dell’industria manifatturiera italiana, attraverso la voce dei suoi protagonisti. Non è tutto, però, infatti la giornata ha avuto inizio con la visita di due eccellenze, tra le molteplici del nostro territorio, che si distinguono per avanguardia tecnologica, a testimonianza di come il tessuto imprenditoriale friulano stia cogliendo la sfida dell’introduzione della robotica e delle tecnologie in ottica Industry 4.0. Alla Siap di Maniago, centro d’eccellenza del Gruppo Carraro per la componentistica di qualità specializzata nel settore automotive, e alla Friul Intagli di Prata di Pordenone, tra i maggiori produttori di mobili su misura, si sono potuti così visitare due impianti produttivi avanzati e totalmente robotizzati, autentici esempi di fabbrica intelligente, in cui l’uomo è sempre al centro del sistema, protagonista ed elemento insostituibile per governare e dialogare con i robot.







«Obiettivo di Comet è promuovere un Sistema Friuli – ha commentato Sergio Barel, presidente di Cluster Comet, il Cluster che rappresenta oltre 5200 imprese in regione – un metodo che coinvolge e accomuna un numero sempre maggiore di eccellenze del territorio, aziende che stanno approcciando al modello di Fabbrica Intelligente, fatto di tecnologia 4.0, impegno verso la sostenibilità ambientale e attenzione al benessere del lavoratore, sempre centrale e imprescindibile nella concezione di processo produttivo all’avanguardia. Con le sue molteplici iniziative, Comet intende sostenere e promuovere gli imprenditori friulani pronti ad affrontare le sfide che ogni giorno il settore della metalmeccanica presenta, capitani d’impresa che, devoti al credo del fare e non dell’apparire, hanno permesso al settore di distinguersi in Italia e in Europa».

È intervenuto quindi Gianluigi Viscardi, presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente: «Dagli incontri di oggi, emerge in modo evidente il saper fare italiano, a conferma che la nostra industria metalmeccanica è indiscutibilmente un fiore all’occhiello del paese, al pari del settore enogastronomico e della moda. È un piacere vedere come sia nelle grandi che nelle piccole imprese meccaniche del territorio si percepisca la presenza di un ecosistema prima regionale e poi nazionale che opera per lo sviluppo comune. Il Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente collabora con Comet per accompagnare le aziende verso la trasformazione digitale e la sostenibilità, un percorso che, insieme, possiamo tracciare solamente interrogando continuamente le imprese sui propri bisogni. Lavorare congiuntamente al consolidamento di questo ecosistema è fondamentale perché, anche attraverso appuntamenti come quello di oggi e la presentazione della nostra roadmap, possiamo avviare un processo di emulazione grazie al quale eccellenze del territorio come quelle incontrate oggi condividono le proprie testimonianze e diffondono la conoscenza per un percorso di crescita di tutto il comparto».

Ha aggiunto Sergio Emidio Bini, assessore alle attività produttive della regione Friuli Venezia Giulia: «La regione guarda con estrema attenzione agli esempi di eccellenza produttiva del tessuto manifatturiero nazionale. Momenti di incontro e confronto come questo servono a mettere in evidenza come la metalmeccanica del Friuli Venezia Giulia, anche attraverso il lavoro svolto dal Cluster Comet, abbia intrapreso la strada verso una produzione sempre più digitale e sostenibile, ponendo la persona al centro dei processi industriali. Un approccio che già nella scorsa legislatura ha trovato nell’Amministrazione regionale un alleato convinto, con l’importante risultato segnato dalla legge Sviluppoimpresa, che ha indirizzato l’economia locale proprio verso i nuovi paradigmi dell’industria 4.0. L’obiettivo è proseguire su questo percorso, lavorando di concerto con il tessuto produttivo, i consorzi e gli enti dedicati, per mettere in campo politiche che valorizzino le competenze del manifatturiero evoluto delle fabbriche intelligenti».

Il Cluster Fabbrica Intelligente

L’associazione Cluster Fabbrica Intelligente è l’unico tavolo al quale siedono tutti i portatori di interesse del manifatturiero avanzato: aziende, associazioni, università e centri di ricerca, regioni. Il Cluster è nato nel 2012 da un bando del ministero dell’università e della ricerca per la costituzione di cluster tecnologici in Italia, ed è diventato operativo nel 2014. Nel 2017 il mnistero dello sviluppo economico affida al Cluster il compito di supportare la selezione dei primi Lighthouse Plant.

I Lighthouse Plant

Per Lighthouse Plant si intendono fabbriche eccellenti già operative e “pronte” a sviluppare un progetto articolato e innovativo per diventare smart factory, attraverso l’utilizzo delle tecnologie indirizzate dal Piano Industria 4.0 tra le quali big data, IoT e intelligenza artificiale, anche per abilitare nuovi modelli di business, l’integrazione della filiera e il coinvolgimento del mondo dell’Open Innovation. Sono un modello di fabbrica 4.0 che svolge funzione di “dimostratore” della trasformazione digitale di fabbriche di grandi dimensioni. I Ligthouse Plant ad oggi sono sei: Ansaldo Energia, Tenova-Ori Martin, Abb, Hitachi Rail, Hsd Opificio Digitale (iniziativa a sua volta partecipata da Wartsila Italia, Cnr, Area Science Park ed Ey-Teorema).

La roadmap per l’innovazione tecnologica

Compito importante del Cluster Fabbrica Intelligente è la redazione della roadmap per l’Innovazione tecnologica: uno studio dettagliato sulle principali aree di evoluzione del manifatturiero in futuro, offerto ai decisori politici perché lo utilizzino come base concettuale e scientifica per elaborare politiche industriali ed eventualmente bandi di finanziamento. Alla scrittura della roadmap e di altri documenti scientifici partecipano i Pathfinder, grandi attori internazionali delle tecnologie che hanno il compito di divulgare la conoscenza delle tecnologie di cui sono leader. Ad oggi i pathfinder sono Cisco, Deloitte, EY, Sap e Siemens.














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