IoT e wireless a servizio della mobilità sostenibile: il ruolo di Coing in Mobas 4.0

di Marco de’ Francesco ♦︎ La cooperativa di ingegneri elettronici Coing di Matera ha aderito al progetto per sostenere i processi di innovazione già in atto e generarne di nuovi. Rete di comunicazione wireless longe range e short range: interagire con la sensoristica delle colonnine e trasferire dati a un sistema di gestione centrale. Sensoristica per una carrozzina elettrica: controllare del mezzo e dell’utente. Ottimizzazione energetica e gestione di un minibus elettrico. Ne parliamo con Gianfranco Spalluto

Mobas 4.0 bus in realizzazione

Realizzare una rete di comunicazione wireless per interagire con la sensoristica delle colonnine di ricarica delle auto green e in generale per trasferire i dati ad un sistema di gestione centrale; ma anche dar vita a dispositivi per l’acquisizione di alcuni parametri di interesse quali temperatura, umidità e posizione Gps per un prototipo di carrozzina per disabili tecnologicamente avanzata. E inoltre studiare algoritmi, tecnologie di base e loro integrazione per l’ottimizzazione energetica e la gestione e il controllo di un minibus elettrico. Queste sono le principali attività che la cooperativa di ingegneri elettronici Coing di Matera ha portato avanti nel contesto del progetto di R&D Mobas 4.0 (acronimo di “Mobilità sOstenibile in BASilicata 4.0”), uno dei dieci co-finanziati nel 2021 dalla Regione Basilicata (nell’ambito dell’asse I – ricerca, innovazione e sviluppo tecnologico del Po Fers 2014-2020, azione 1B.1.2.1.). il progetto è stato realizzato con il contributo dell’Unione Europea.

La Coing si occupa di prodotti, servizi e processi innovativi ad alto valore tecnologico. Nel settore di riferimento, l’IoT, realizza moduli hardware-software configurabili per forma e funzionalità: combinandoli, si ottengono i Minigateway, dispositivi che, grazie alla disponibilità di interfacce standard, possono acquisire da sensori e apparati, anche molto diversi fra loro, i dati di interesse per trasferirli in cloud. Ciò avviene utilizzando la tecnologia di comunicazione wireless più adatta al contesto applicativo (ad esempio, LoRa, NB-IoT, Gsm; WiFi). In cloud la piattaforma “Colora” realizza soluzioni di monitoraggio, o archivia i dati per renderli disponibili a platform software esistenti.







L’obiettivo di Mobas 4.0 era quello di sviluppare nuove soluzioni tecnologiche legate al settore automotive per migliorare i servizi della mobilità sostenibile pubblica e privata, e per creare i presupposti di una rafforzata competitività del sistema produttivo della Basilicata. Pertanto, le attività di ricerca e sviluppo sperimentale hanno riguardato ad esempio la pianificazione delle citate “colonnine” di ricarica per le auto green; una piattaforma e delle App per prenotare le corse del trasporto pubblico locale; la menzionata “carrozzina” per disabili geolocalizzata, sensorizzata per evitare ostacoli e per raccogliere informazioni sullo stato di salute degli utenti; il citato prototipo di bus elettrico dotato di intelligenza artificiale e lo sviluppo di tecnologie finalizzate al recupero delle parti metalliche ad alto valore e ad elevato impatto ambientale, nonché quello di un sistema “second life” per accumulatori già impiegati nella trazione elettrica. (Per maggiori informazioni sul progetto Mobas 4.0, leggere questo articolo di Industria Italiana). Le attività hanno avuto inizio nel gennaio 2022 e sono terminate nel dicembre 2023. Capofila del progetto è stata la C.o.m. Società Cooperativa Officine Meccaniche di Palazzo San Gervasio (Potenza); a parte la Coing, erano della partita iI Consorzio Train “Consorzio per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie per il TRAsporto INnovativo” di Rotondella (Matera), il Gruppo Digimat di Matera (aerospaziale, Ict), l’Enea, la start-up innovativa Luxant (trasformazione digitale, sempre a Matera), la Plasticform di San Nicola – Melfi (Potenza) e l’Università della Basilicata. Di tutto ciò abbiamo parlato con Gianfranco Spalluto, Ceo e co-founder Coing.

D: Qual è il valore del vostro fatturato nell’ultimo anno disponibile? Può fornire qualche altro numero per comprendere le vostre dimensioni? Quale è la strategia di crescita?

Gianfranco Spalluto, Ceo e co-founder Coing

R: La Coing, costituita nel 2015, ad oggi conta 12 dipendenti; per lo più si tratta di ingegneri supportati da tecnici per la produzione in casa di schede elettroniche. Nel 2022 la Coing ha raggiunto un fatturato di circa 320mila euro, costituito soprattutto da forniture di nostri dispositivi in ambito IoT, frutto di una ricerca interna di anni, e da consulenze di progettazione elettronica di dispositivi innovativi ad alto contenuto tecnologico. Attualmente, l’azienda si sta strutturando per proporre al mercato dell’IoT soluzioni modulari, adattabili e scalabili per soddisfare le esigenze di una molteplicità di applicazioni anche molto eterogenee fra loro. È in questo contesto che si inserisce l’adesione al Cluster Lucano Automotive all’interno del quale si è dato vita al progetto Mobas 4.0.

D: Coing partecipa al Wp2 (servizi e tecnologie per il potenziamento dell’infrastruttura a supporto della mobilità sostenibile nel territorio lucano). Risulta che in questo ambito abbia realizzato una rete di comunicazione wireless sia longe range che short range per interagire con la sensoristica delle colonnine e per trasferire i dati ad un sistema di gestione centrale: di che si tratta?

R: Anzitutto un chiarimento: le competenze della Coing nell’ambito di sistemi di comunicazioni wireless Long e Short range, sono state effettivamente messe a disposizione del partenariato Mobas 4.0 per la definizione di soluzioni tecnologiche volte all’acquisizione di dati di interesse dal campo (e il loro trasferimento in cloud per renderli disponibili alla piattaforma di riferimento) – ma in maniera del tutto trasversale all’intero progetto. Poi, per quanto concerne il Wp2, la Coing, in stretta collaborazione con gli altri partner coinvolti, ha supportato la progettazione di un servizio di ricarica efficiente individuando soluzioni tecnologiche per l’acquisizione di dati utili dalla colonnina. In particolare ci si è concentrati sulle tecnologie di comunicazioni NB-IoT e LoRa (NB-IoT, “Narrowband Internet of Things” e LoRa “Long Range” sono entrambe tecnologie di comunicazione progettate per soddisfare le esigenze delle reti Internet of Things. Tuttavia, presentano differenze significative nei loro approcci e nelle loro capacità. Ad esempio NB-IoT utilizza reti cellulari esistenti, fornendo una connettività efficiente attraverso la banda stretta delle reti mobili; mentre LoRa opera su reti a bassa potenza e lunga portata, con una topologia di rete a stella o a maglia; Ndr) caratterizzate da una copertura elevata in modo da poter acquisire dati anche da stazioni che possono trovarsi in zone remote.

D: Coing ha coordinato anche il Wp4 (servizi a supporto della mobilità per la diversa abilità). Risulta che abbia realizzato la progettazione del modello per il monitoraggio dello stato di salute di chi utilizza la carrozzina. Ce ne parla?

Nell’ambito del Wp4, Coing, ha lavorato in stretta sinergia con gli altri partner per la progettazione e la realizzazione di un prototipo di carrozzina elettrica tecnologicamente avanzata, dotata di opportuna sensoristica in grado di controllare il movimento del mezzo, di registrare le condizioni di salute dell’utente, di trasmettere i dati ad una centrale di controllo per analizzarli ed interpretarli e, nel caso, di trasmettere eventuali warning

R: Nell’ambito del Wp4, Coing, ha lavorato in stretta sinergia con gli altri partner per la progettazione e la realizzazione di un prototipo di carrozzina elettrica tecnologicamente avanzata, dotata di opportuna sensoristica in grado di controllare il movimento del mezzo, di registrare le condizioni di salute dell’utente, di trasmettere i dati ad una centrale di controllo per analizzarli ed interpretarli e, nel caso, di trasmettere eventuali warning. In particolare la Coing si è dedicata alla realizzazione di dispositivi per l’acquisizione di alcuni parametri di interesse quali temperatura, umidità e posizione Gps. Inoltre ha realizzato un gateway dedicato per il trasferimento dei dati in cloud alla piattaforma di riferimento via NB-IoT. Questo gateway è stato strutturato per interfacciarsi anche ad un centro di calcolo per rilevare dati di un radar posizionato sulla carrozzina e di una maglietta smart che può essere indossata dall’utilizzatore della carrozzina. I dati resi disponibili in cloud, vengono elaborati dalla piattaforma di riferimento permettendo di ottenere un servizio migliorativo sia per l’utilizzatore, che per chi gli sta vicino (familiari, caregiver, operatori sanitari, e altri).

D: Coing ha partecipato anche al Wp5 (mobilità sostenibile per il trasporto pubblico urbano). Qui si è trattato di mettere a punto sistemi tecnologici per interfacciarsi con specifici sensori a bordo del bus. Può spiegare meglio che cosa si è fatto?

R: Nel WP5 la Coing ha collaborato con gli altri partner nello studio di algoritmi, tecnologie di base e loro integrazione per l’ottimizzazione energetica e la gestione e il controllo di veicoli elettrici (in particolare, del minibus elettrico realizzato da Mobas 4.0). È stata inoltre definita la tecnologia a bordo Bus che permette di acquisire i dati di interesse caratterizzanti il Bus, per trasferirli in cloud alla piattaforma di riferimento per consentirne l’esecuzione delle opportune elaborazioni.

D: Quali risultati vi attendete da Mobas 4.0?        

R: Quelli indicati in fase progettuale, e cioè sostenere i processi di innovazione già in atto, e di generarne di nuovi. Fra questi ultimi, ad esempio, l’incremento del numero di infrastrutture per le ricariche elettriche presenti sul territorio; quello nell’utilizzo di mezzi elettrici da parte di residenti e turisti; quello nell’uso della mobilità collettiva e dei servizi sostenibili associati; quello della quantità di materiale recuperato da batterie a fine vita; quello di impiego delle batterie elettriche da trazione riutilizzate come storage; delle capacità delle Pmi nell’ambito dell’innovazione tecnologica nel settore automotive e maggiore capacità di competere su mercati a livello extra regionale; quello della capacità occupazionale del settore industriale automotive regionale; e quello della cultura della mobilità sostenibile nella società. Ma anche la diminuzione di CO2 derivante da mezzi tradizionali. C’è poi un obiettivo di medio termine.

D: Qual è questo obiettivo di medio termine?

Gateway su Bus. La Coing realizza moduli hardware-software configurabili per forma e funzionalità: combinandoli, si ottengono i Minigateway, dispositivi che, grazie alla disponibilità di interfacce standard, possono acquisire da sensori e apparati, anche molto diversi fra loro, i dati di interesse per trasferirli in cloud

R: Quello di creare in Basilicata il know-how e un polo di azienda in grado di proporre sul mercato piccole serie di bus elettrici in grado di sostenere la domanda di mobilità nei piccoli centri di cui è pieno il nostro territorio con soluzioni full electric totalmente sostenibili. Sono stati peraltro definiti gli indicatori che consentiranno di verificare il raggiungimento di questi risultati specifici.

D: Quali sono questi indicatori?

R: Il numero di accessi all’infrastruttura di ricarica ed alla piattaforma che ne consente la gestione ed il monitoraggio; quello di utenti che utilizzano i Tpl attraverso i sistemi di gestione associati (prenotazione, e altro); quello di incontri, workshop e seminari organizzati sulle tematiche della mobilità sostenibile. Ma anche la percentuale di materiale recuperato da batterie a fine vita; quella di batterie elettriche da trazione riutilizzabili come storage a supporto della rete di infrastrutture di ricarica; nonché l’incremento percentuale del fatturato delle Pmi operanti nel settore della mobilità, aderenti al Cluster Lucano Automotive ed al progetto; e quello dell’occupazione nel settore Automotive.

D: Cosa significa per voi operare in Basilicata? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

R: Operare nel proprio territorio è in primo luogo motivo di orgoglio: immaginare e realizzare a casa propria idee coinvolgendo persone con le quali condividere la quotidianità è senza dubbio un privilegio. Realizzare Mobas 4.0 in Basilicata ha significato, inoltre, poter utilizzare le competenze che gli uomini e le donne della nostra Regione hanno, attingendo da essi per alimentare il progetto. Tra i vantaggi la disponibilità e la passione delle persone coinvolte e dei tecnici, funzionari e dirigenti della Amministrazione Regionale. In una regione come la Basilicata, uno dei principali vantaggi si configura nella concreta rete di relazioni tra enti di ricerca e Pmi presenti sul territorio, che si traduce in possibilità facilitate di dialogo e confronto. In relazione alle criticità evidenziate – in alcuni casi – nel corso del progetto si può segnalare un aspetto che risulta però comune non solo per gli operatori della Basilicata, ma anche per chi opera in altre regioni: la limitata esperienza delle amministrazioni nel gestire in tempi rapidi questioni amministrative legate a norme in continua evoluzione.














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