Cisco: per implementare lo smart working con successo serve una solida cultura aziendale

Una leadership comunicativa è la chiave per mantenere un senso di stabilità, autonomia e riconoscimento dei dipendenti

Il Covid ha portato all’affermarsi di nuove forme di lavoro a distanza, fra smart working e lavoro da remoto. Forme di lavoro che sono piaciute sia ai dipendenti sia alle aziende, e che in molti casi hanno anche portato a un aumento della produttività e che non verranno abbandonato con il ritorno alla normalità. Per poterle mantenere sul lungo termine, però, è necessaria una solida cultura aziendale, con comunicazioni frequenti ed efficaci fra i lavoratori, e capace di garantire maggiore riconoscimento e sviluppo professionale ai dipendenti. A fare il punto sulla situazione è Cisco con la ricerca Workforce of the Future di Cisco, che evidenzia come nonostante molti lavoratori a distanza si sentono responsabilizzati e stimati dai loro manager e dai team nel fare il loro lavoro, c’è ancora una minoranza significativa che è preoccupata di essere abbandonata. Un dipendente su sei non si sente sicuro di poter svolgere il proprio lavoro da casa senza un’ampia supervisione e, mentre metà dei dipendenti si sente apprezzata, l’altra metà crede che i propri risultati siano trascurati.

L’opportunità di crescita lavorativa è un’altra importante questione, con il 45% dei dipendenti che è preoccupato che il fatto di non sedere vicino al proprio manager avrà un impatto sui loro obiettivi di carriera. Una leadership comunicativa sarà dunque fondamentale per superare la sfida della vicinanza, oltre a mantenere un senso di stabilità e autonomia.  L’83% dei dipendenti concorda sul fatto che i dirigenti aziendali devono comunicare di più, soprattutto con una forza lavoro distribuita.







La formazione e lo sviluppo delle competenze continuano ad essere in primo piano per le persone che, oggi più che mai, sono chiamate ad occuparsi di tecnologia nel loro lavoro quotidiano. Quasi quattro dipendenti su cinque (84%) vogliono che i dirigenti aziendali diano priorità alla formazione sulle tecnologie e sulle competenze digitali, con il 59% che si dichiara preoccupato poiché secondo loro la situazione non migliorerà nella nuova normalità.

Bisogna poi tenere conto del fatto che i dipendenti ora vogliono una maggiore libertà e possibilità di scegliere dove e quando lavorare – un mix tra l’essere in ufficio e il lavorare da remoto. Man mano che le aziende definiscono i loro modelli di lavoro ibrido, si trovano a dover implementare soluzioni su misura a lungo termine che trasformino veramente le esperienze dei dipendenti, indipendentemente dalla loro posizione, e supportino la produttività.  A partire dagli strumenti che hanno a disposizione: sebbene il 54% ritenga di avere la dotazione tecnologica necessaria per lavorare da casa, c’è ancora una percentuale significativa che non lo pensa. Dotare i dipendenti degli strumenti adeguati per connettersi e collaborare è una parte fondamentale di questo viaggio. Le piattaforme di collaborazione basate sul cloud,  come Cisco Webex, supportate dall’intelligenza artificiale e dall’analisi avanzata che abilitano funzionalità come il riconoscimento facciale, le trascrizioni e le traduzioni, giocano un ruolo chiave nel riunire i team dispersi e nel promuovere maggior coinvolgimento virtuale e innovazione.

«Sempre più spesso le persone scelgono un’azienda per la sua cultura e i suoi valori. Nel lavorare da casa, dall’ufficio o da qualunque altro luogo, dobbiamo sempre essere inclusivi, portando tutti con noi in questo nuovo “Workplace” ibrido. Dobbiamo fare dei passi in più per assicurarci che tutti si sentano partecipi. La tecnologia, come la nostra piattaforma di collaborazione Cisco Webex, gioca un ruolo fondamentale nel garantire che le persone e i team distribuiti si sentano connessi», ha commentato Enrico Miolo, collaboration leader di Cisco Italia.














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