Secondo bando di Cim 4.0: 17 aziende per 3 milioni di co-finanziamenti a progetti di digitalizzazione

La valutazione ha tenuto conto dell'impatto dei progetti sulla creazione di nuovi posti di lavoro e sullo sviluppo economico

Il bando di Cim 4.0 mira a finanziare progetti di ricerca applicata legati a industria 4.0
Il bando di Cim 4.0 mira a finanziare progetti di ricerca applicata legati a industria 4.0

Al secondo bando del competence center Cim 4.0, costituito da Politecnico e Università di Torino insieme a 23 partner industriali, hanno aderito 162 imprese provenienti da tutta Italia, presentando complessivamente 108 progetti di ricerca nell’ambito dell’industria 4.0.
Il centro ha valutato positivamente 80 di questi progetti, 17 dei quali otterranno un finanziamento. Di questi, 3 sono focalizzati sull’addictive manufacturing, 2 sull’intelligenza artificiale applicata al processo produttivo, 7 su Iot e big data. I restanti 5 sono relativi a nuovi prodotti e processi produttivi.

Il primo classificato è il progetto Impressed, proposto da Fca e Lin Up, finanziato con poco più di 190.000 euro (190.446, per la precisione), mentre al secondo si è posizionato Toscanini, di Ergolines Lab e Acciaierie Bertoli Safau, che ha ottenuto 119.192 euro.
MizuBot 4.0 di New Value, al 10° posto, verrà finanziato con 53.378 euro, mentre i rimanenti otterranno una cifra che oscilla fra i 190.000 e i 200.000 euro.







Con quest’ultimo bando, Cim 4.0 ha raggiunto il suo primo obiettivo, quello di  finalizzare tutte le risorse messe a disposizione dal Mise per le imprese, sostenendo l’innovazione, il trasferimento tecnologico e la collaborazione tra grandi aziende, micro-piccole e medie imprese e start-up innovative.

«Questo secondo bando ha messo in luce il grande fermento innovativo presente nel nostro Paese e siamo molto contenti di poter contribuire concretamente e tempestivamente alle attività di trasferimento tecnologico delle Imprese Italiane vincitrici. Ma nello stesso tempo siamo stati costretti ad escludere dal finanziamento tanti progetti validi che avrebbero ulteriormente arricchito l’indice di innovazione e contribuito allo sviluppo economico del territorio italiano», ha dichiarato Enrico Pisino, Ceo di Cim 4.0. «E’ necessario ed urgente aumentare i fondi a disposizione per soddisfare un fabbisogno reale dell’industria italiana che ha ben compreso quanto il 4.0 possa essere una leva strategica determinante per reagire alla crisi e tornare a competere. Come Cim 4.0 ci impegneremo nell’immediato per intercettare risorse nazionali e regionali ancora disponibili, al fine di incrementare l’impatto economico di questo bando e finanziare gli altri validissimi progetti selezionati».














Articolo precedenteL’automazione di laboratorio secondo Faulhaber
Articolo successivoEdge computing open e diffuso: così Siemens immagina la fabbrica digitale






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui