Casa delle Tecnologie Emergenti Comune di Bologna: in arrivo bandi da 2,5 milioni per start-up e Pmi

Il bando Cobo Accelerator è promosso in collaborazione con Almacube, Bi-rex, Creative Hub, Gellify e G-Factor

Le aziende interessate dovranno sviluppare soluzioni che sono abilitate e/o portabili e/o si basano sulle tecnologie: 5G, Blockchain, Artificial Intelligence, Quantum Technology, Internet of Things, Edge-Cloud computing, High Performance Computing, Augmented Reality/ Virtual Reality

La Casa delle Tecnologie Emergenti del Comune di Bologna ha messo a disposizione oltre 2,5 milioni di euro (entro marzo 2024) per tutte le start-up e Pmi dell’ecosistema emiliano-romagnolo. Cte Cobo è il centro di eccellenza emiliano-romagnolo per il trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti che avrà sede al Tecnopolo e che si inserisce nella cornice di Bis – Bologna innovation square, la piattaforma dell’innovazione nata per favorire lo spazio di incontro tra imprese, amministrazioni e tutti i soggetti che vogliono sviluppare sinergie e progettualità condivise in grado di consolidare e rafforzare l’innovazione del sistema economico metropolitano.

Bando Acceleratori per start-up

Nell’ambito di Cte Cobo, la Città Metropolitana di Bologna promuove in collaborazione con Almacube, Bi-rex, Creative Hub, Gellify, G-Factor il bando Cobo Accelerator. Il bando permetterà a 18 startup di accedere a uno dei tre percorsi di accelerazione verticale su Industria 4.0 oppure Industrie Culturali e Creative oppure Servizi Urbani Innovativi della durata di almeno 12 settimane per migliorare il livello di maturità tecnologica e di ottenere un beneficio finanziario per lo sviluppo dell’impresa fino ad un massimo di 62.500 euro. Le aziende interessate dovranno sviluppare soluzioni che sono abilitate e/o portabili e/o si basano sulle tecnologie: 5G, Blockchain, Artificial Intelligence, Quantum Technology, Internet of Things, Edge-Cloud computing, High Performance Computing, Augmented Reality/ Virtual Reality.







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Adesione allo Stakeholder Group

Grandi imprese, istituzioni, associazioni di categoria, investitori e chiunque abbia interesse verso le tecnologie emergenti per innovare il proprio business, con particolare focus sulle tecnologie abilitate/abilitanti il 5G, è invitato ad aderire allo Stakeholder Group di Cte Cobo. I membri avranno un osservatorio privilegiato verso tutte le sperimentazioni fatte internamente al progetto con le startup e le Pmi, visibilità e coinvolgimento nella definizione strategica di Cte Cobo, occasioni di networking con i partner di progetto, informazioni in anteprima sulle startup e le sperimentazioni di progetto, spazi riservati in occasione dei principali eventi di Cte Cobo.

I soggetti interessati possono aderire cliccando qui 

Bando Tech Transfer

Il bando Tech Transfer è dedicato alle startup, agli spin-off e alle Pmi che intendono sperimentare soluzioni innovative e tecnologiche abilitate e/o portabili su rete 5G nei settori industria 4.0, servizi urbani innovativi e industrie culturali e creative, e che utilizzano una o più delle tecnologie emergenti (IoT, Intelligenza Artificiale, Edge-Cloud Computing, Blockchain, Realtà Aumentata e Virtuale, Quantum Technology e Hpc). I progetti selezionati potranno beneficiare di un sostegno finanziario che copre il 50% delle spese ammissibili complessive previste nel progetto e rendicontate, fino a un massimo di 40.000 €. Inoltre, viene offerto il supporto nella definizione del caso d’uso, l’accompagnamento al testing e al monitoraggio delle attività oltre all’ accesso agli spazi Cte Cobo. Il bando in corso chiuderà il 31 gennaio ed è già in preparazione una seconda edizione.

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Bando Call 4 Tech & Solution

Il bando Call 4 Tech & Solution seleziona tre start-up, spin-off e/o Pmi innovative con sede legale e operativa in Italia o all’estero interessate alla partecipazione al programma di Open innovation finalizzato ad integrare all’interno dei processi aziendali soluzioni e tecnologie abilitate e/o portabili su rete 5G, e/o una o più delle tecnologie emergenti (ad esempio: Internet of Things, Intelligenza Artificiale, Blockchain). Le imprese che verranno selezionate dovranno rispondere alle sfide di innovazione lanciate dalle tre PMI già selezionate in un precedente Avviso pubblico denominato “Cobo Open Innovation”. Oltre all’accesso al programma Open Innovation, le imprese selezionate potranno beneficiare di un rimborso spese pari al 100% delle spese sostenute e fino a un massimo di 10.000,00 euro per le spese sostenute per la partecipazione al programma; delle tecnologie, strumentazioni e spazi nella disponibilità della Cte. Il 7 dicembre si chiude il primo ciclo di Open Innovation ma ne aprirà un altro entro gennaio 2024.

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Altre iniziative

Cobo On Demand è il servizio a sportello ideato per supportare l’accelerazione delle startup attraverso la richiesta di una consulenza mirata su diversi aspetti come, ad esempio, la definizione del business plan, la sostenibilità finanziaria, il go-to market. Infine si sta lavorando ad altre iniziative dedicate a idee embrionali e startup early stage a cui verranno assegnate oltre 250mila euro.

«Siamo di fronte a cambiamenti epocali nel modo di lavorare nelle imprese con l’aiuto delle tecnologie – dichiara Rosa Grimaldi, delegata alla promozione economica e attrattività, innovazione, imprese e start up, industrie culturali e creative, impatto del tecnopolo, Città metropolitana e Comune di Bologna – che necessitano di strumenti e supporti dedicati, di collaborazione fra tutti i soggetti dell’ecosistema territoriale per stare al passo con la competizione internazionale. La Casa delle Tecnologie Emergenti del Comune di Bologna, nell’ambito della più ampia piattaforma di Bologna Innovation Square, vuole essere il soggetto collettore e il punto di riferimento per l’innovazione tecnologica».

«La Casa delle Tecnologie Emergenti – spiega Massimo Bugani, assessore all’Innovazione Digitale del Comune di Bologna – è ricca di opportunità per il nostro territorio, vuole accogliere e massimizzare tutti gli sforzi innovativi delle nostre startup e Pmi creando i presupposti per attirarne altre per contribuire al benessere dei cittadini».

«Viviamo in un’era in cui la tecnologia evolve a un ritmo senza precedenti – afferma Stefano Cattorini, direttore generale del centro di competenza BI-Rex, uno dei partner di Cte Cobo – il nostro centro di competenza dentro Cte Cobo svolge un ruolo fondamentale fungendo da ponte tra la ricerca accademica e l’industria, facilitando il trasferimento di conoscenze e innovazioni, contribuendo a trasformare le scoperte scientifiche in soluzioni concrete. In virtù del ruolo chiave giocato da Cte Cobo all’interno del nostro territorio e del valore generato nei confronti di Pmie start-up, siamo fiduciosi che tale progetto, creato in collaborazione con il Mimit, continui oltre la sua naturale scadenza».

«I programmi di accelerazione della Cte – chiosa Lucia Chierchia, managing partner & chief of Open Innovation Ecosystems di Gellify – sono stati costruiti per rispondere alle sfide dei diversi attori dell’ecosistema: le startup, che rappresentano il cuore dell’innovazione e i clienti primari dell’iniziativa, e anche tutti coloro che operano insieme alle startup per integrare soluzioni innovative nel nostro tessuto d’impresa»

«Logistica e porto, sostenibilità, energia, sicurezza sul lavoro – aggiunge Alessandro Martinini, capo area sviluppo economico, turismo e sport e project manager del progetto Cte Cobo del Comune di Ravenna – sono alcuni dei settori di applicazione delle tecnologie emergenti che stiamo sviluppando a Ravenna e in particolare nell’area portuale, grazie a Cte Cobo e in collaborazione con Autorità di Sistema Portuale e il Dipartimento Scienze Mediche dell’Università di Bologna. Siamo pronti ad accogliere nel Centro di Ricerca Ambiente, Energia e Mare di Marina di Ravenna, spoke del progetto Cte Cobo, tutte le realtà del territorio che possano darci una mano nel rendere più innovative e competitive le nostre imprese».














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