Cantieri, Iva e cuneo fiscale. Ecco come avanza la manovra

di Gianluca Zapponini ♦︎ Caccia a 5 miliardi residui per bloccare l'imposta sui consumi. Intanto arriva il bonus sui cantieri

Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte
La manovra stessa è un cantiere. E forse anche per questo la prossima legge di Bilancio potrebbe contenere anche un piccolo stanziamento aggiuntivo per accelerare i cantieri delle infrastrutture. Un investimento di nove miliardi di euro per accelerare la ripresa dei grandi cantieri. Più o meno fermi anche per motivi burocratici e per divergenze politiche. Già nel prossimo Consiglio dei ministri verranno individuate le priorità su un elenco di opere pubbliche del valore complessivo di 70 miliardi. In cima ai cantieri da sbloccare ci sono il passante di Bologna e la Gronda di Genova oltre ad una serie di snodi stradali e ferroviari. Il governo sta anche pensando ad un prestito statale da 350 milioni per favorire l’intesa su Alitalia tra ferrovie dello stato, Atlantia e Delta.
L’altra partita è il taglio del cuneo fiscale, che può garantire fino a 40 euro mensili in busta paga. Tanto vale il taglio del cuneo fiscale a cui il governo sta lavorando in vista della legge di Bilancio 2020. «Considerando il quadro della finanza pubblica italiana, che impone scelte oculate, si tratta di un sostegno importante al potere d’acquisto delle famiglie», hanno precisato, fonti di Palazzo Chigi.
«Non parlerei di pannicello caldo, quando parliamo di lavoratori bisogna avere rispetto per loro», ha poi chiarito lo stesso premier Conte in trasferta ad Assisi replicando alle affermazioni del leader di Italia viva Matteo Renzi per il quale la cifra ipotizzata per il taglio del cuneo fiscale sarebbe un pannicello caldo.
«Stiamo parlando di lavoratori che hanno bisogno di avere potere d’acquisto. Se per Renzi che ha uno stipendio consistente, 20-30 euro sono pochi per carità…Lui ha dato molto di più, ha usato risorse pubbliche ma noi abbiamo un quadro di finanza molto delicato, complesso, che ci impone scelte oculate».
Infine l’Iva, per la quale servono 23 miliardi. All’appello, considerata la flessibilità Ue che ne vale già 14-15, ne mancano 5 o 6. La proroga delle misure fiscali sulla rivalutazione di terreni e partecipazioni, insieme alla replica di altri interventi analoghi, offre quasi 2 miliardi di coperture alla manovra. È un dato matematico, fondato sull’esperienza degli anni scorsi. Ma le certezze, per ora, finiscono qui. Il lavoro di costruzione della legge di bilancio da 29 miliardi ipotizzata dal Governo Conte-2 è appena iniziato. E a deciderne l’esito, più dei giorni complicati che la nuova maggioranza ha appena vissuto, saranno le prossime settimane.













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