Ricavi su del 12,2% per Brembo nel Q1 2023, a quota 961.9 mln

Il margine operativo lordo del trimestre ammonta a 168,3 milioni (17,5% dei ricavi). L'Ebit è di 104 milioni di euro

Pinza del freno Brembo montata su Ferrari 458 Italia

Un 2023 che inizia bene per Brembo, con un fatturato nel primo trimestre vicino al miliardo (961,9 milioni di euro), in crescita del 12,2% (11,6 a cambi costanti).

Nel trimestre in esame tutti i segmenti in cui il gruppo opera hanno mostrato un andamento positivo: il settore auto è in crescita del 12,9%, le applicazioni per motocicli del 3,0%, quelle per veicoli commerciali del 14,0% e le competizioni del 23,4% rispetto allo stesso trimestre del 2022. A livello geografico, le vendite crescono in Italia del 4,0%, in Germania del 26,8%, in Francia del 19,7%, nel Regno Unito del 2,4% (+3,1% a cambi costanti). L’India cresce del 13,8% (+18,8 % a cambi costanti), la Cina è in calo del 9,1% (-6,8% a cambi costanti), mentre il Giappone cresce dell’8,7% (+12,0 % a cambi costanti). Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in crescita del 14,1% (+10,1% a cambi costanti), quello sudamericano (Brasile e Argentina) del 64,5% (+56,4 % a cambi costanti).







Nel primo trimestre 2023 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a 636,1 milioni, con un’incidenza del 66,1% sui ricavi, percentualmente in linea con lo stesso periodo dell’anno precedente, quando era pari a 568 milioni (66,2% dei ricavi). I costi per il personale ammontano a 162,4 milioni, con un’incidenza del 16,9% sui ricavi, in leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (16,7% dei ricavi). Le persone Brembo in forza al 31 marzo 2023 sono 15.305 e si confrontano con 14.966 del 31 dicembre 2022 e con 14.632 del 31 marzo 2022.

Il margine operativo lordo del trimestre ammonta a 168,3 milioni (17,5% dei ricavi), rispetto ai 150,8 milioni del primo trimestre 2022 (17,6% dei ricavi). Il margine operativo netto è pari a 104 milioni (10,8% dei ricavi) e si confronta con 92,9 milioni (10,8% dei ricavi) del primo trimestre 2022. I proventi finanziari netti ammontano nel trimestre a 1,0 milioni (1,9 milioni nel primo trimestre 2022); tale voce è composta da oneri finanziari per 5,1 milioni (3,0 milioni nel primo trimestre 2022) e da differenze cambio nette positive per 6,1 milioni (4,9 milioni nel primo trimestre dell’anno precedente).

Il risultato prima delle imposte ammonta a 105 milioni (10,9% dei ricavi) e si confronta con 94,8 milioni (11,1% dei ricavi) del primo trimestre 2022. La stima delle imposte, calcolata sulla base delle aliquote previste dalla normativa vigente in ogni paese, è pari a 27,9 milioni (23,4 milioni nel primo trimestre 2022), con un tax rate del 26,6%, rispetto al 24,7% dell’analogo periodo del 2022. Il trimestre chiude con un utile netto di 76,8 milioni (8,0% dei ricavi) che si confronta con 71,7 milioni (8,4% dei ricavi) dell’analogo periodo dell’anno precedente. L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2023 si attesta a 506,4 milioni, in aumento di 4,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2022.

Senza gli effetti dell’Ifrs 16 l’indebitamento finanziario netto sarebbe pari a 329,0 milioni, in aumento di 68,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2022; si segnala che nel mese di marzo è stato acquistato il building Messicano oggetto di ampliamento, precedentemente detenuto in leasing finanziario.

«I risultati del primo trimestre 2023, approvati oggi dal consiglio di amministrazione, evidenziano una crescita dei ricavi a doppia cifra rispetto al primo trimestre dell’anno scorso», afferma Matteo Tiraboschi, presidente esecutivo di Brembo. «Il contributo è arrivato da tutti i segmenti di business, a dimostrazione di come Brembo mantenga la propria posizione di leadership tecnologica nel mercato di riferimento. Nel contesto di un settore automotive in profonda trasformazione, stiamo investendo per rafforzare la nostra presenza industriale nel mondo. In Messico stiamo completando il raddoppio del nostro stabilimento di Escobedo. In Cina amplieremo il sito di Nanchino tra produzione e ricerca, mentre in Polonia realizzeremo una nuova fonderia tecnologicamente all’avanguardia. Tre investimenti importanti per contribuire alla nostra crescita e consolidare il nostro ruolo di Solution Provider».














Articolo precedenteApertura del Governo al nucleare: Ansaldo Nucleare è pronta a collaborare
Articolo successivoRadici, talento, fiducia, sostenibilità, innovazione, generations: al via la 10° edizione di Made of Steel 2023. Il punto di siderweb






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui