Bosch Rexroth, Oleomec e Diemme Filtration insieme per realizzare il filtro pressa più grande al mondo

Un macchinario quattro volte più grande rispetto ai precedenti e dotato di sensori IIoT per la raccolta e l'elaborazione dei dati

12 Filtri Pressa mod. GHT2500P installati nel porto di Anversa

Nel 2017 l’industria mineraria ha iniziato a sentire l’esigenza di realizzare un filtro pressa di grandi dimensioni e Diemme Filtration, società di Aqseptence Group specializzata nella realizzazione di questi macchinari, si è rivolta ad Oleomec per la progettazione e il dimensionamento dell’impianto oleodinamico.

La prima parte della collaborazione ha riguardato lo studio approfondito di una macchina che non esisteva ancora sul mercato, con dimensioni quattro volte superiori rispetto alle precedenti. Le complessità sono state di vario tipo, in quanto veniva richiesta tanta versatilità in termini di potenze, le quali si erano moltiplicate. Una volta ricevuta la commessa e i tempi di fornitura, Oleomec ha scelto quindi di affidarsi a Bosch Rexroth per avere un gruppo moto pompa completo e un blocco. La scelta è ricaduta sulle pompe serie A4VSO. Le unità, di taglia 355 cc e dotate di regolatore controllo potenza/cilindrata permettono il controllo continuo della portata con pilotaggio idraulico offrendo ottime proprietà di risposta e bassa isteresi. L’utilizzo della versione “H” permette di raggiungere regimi di rotazione superiori rispetto allo standard riducendo i rischi di danneggiamento da cavitazione.







12 Filtri Pressa mod. GHT2500P installati nel porto di Anversa

La soluzione integrata gruppo moto-pompa di completa fornitura Bosch Rexroth include anche il blocco di pilotaggio, dimensionato per consentire alla pompa di operare al meglio. Grazie alla grande affidabilità dei componenti i tempi di fermo macchina dovuti a imprevisti vengono minimizzati, massimizzando così la produttività

Con questa nuova macchina si passa da quello che è lo standard tipico con piastre di 2,5 metri x 2,5 metri a 5 metri x 5 metri. In termini di prestazioni è capace di trattare dalle 8.000 e alle 12.000 tonnellate al giorno di scarto minerario (tailings), rispetto alle 2.000 del passato.

Che cosa s’intende per tailings? Una volta che le rocce vengono frantumate per fare in modo che il metallo d’interesse finisca nella corrente giusta è necessario separare il metallo di riferimento dagli scarti presenti nelle rocce. Questo avviene principalmente tramite i processi a umido e il risultato finale di scarti è composto da fango, acqua e una frazione argillosa più o meno densa. Questa è la parte di tailings presente come fanghi. Le nuove aree di stoccaggio dei tailings sono aree dedicate per i solidi disidratati permettendo di recuperare la maggior parte dell’acqua per poi reimetterla nel processo minerario. I benefici si traducono in minori consumi di acqua, aree di stoccaggio di solidi compatti che portano via molto meno spazio rispetto a un fango che finisce all’interno di un lagunaggio (pertanto minori rischi di disastri ambientali conseguenti alle possibili esondazioni di questi bacini). Inoltre, le aree possono essere riforestate per garantire un ambiente eco-friendly.

6 Filtri Pressa mod. GHT2500P installati in Australia

Si tratta di una macchina che raggiungerà superfici di filtrazione che sono di circa 2800/2900 metri quadri con un volume totale di filtrazione di 71 metri cubi. La macchina sarà dotata di scale e passerelle per facilitare il transito e la manutenzione, che permetterà un grande risparmio lato cliente. E perfettamente in linea con la filosofia IIoT non mancano i sensori e l’applicazione per la raccolta e l’elaborazione dei dati, anche da remoto. Un vero e proprio sistema per collaborare con i clienti in maniera proattiva e in un’ottica predittiva.

Per quanto riguarda l’aspetto della sostenibilità l’obiettivo sin dall’inizio è stato quello di progettare la macchina usando potenze piccole per avere un processo sostenibile e non alzare troppo i costi operativi.














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