Bosch punta alle reti locali 5G

La multinazionale tedesca allestirà infrastrutture private all'interno dei propri stabilimenti, più sicure perché eliminano la dipendenza da fornitori terzi. Inoltre, in questo modo incrementerà le potenzialità di Industry 4.0

Tecnologia Bosch per l'industria

Capacità di trasportare dati in grandi volumi velocemente, superando i 10 gigabit al secondo. Supportare un numero di oggetti connessi sempre crescente, molti dei quali saranno indispensabili per svolgere le attività quotidiane. Consentire di arrivare a latenze sotto i 10 millisecondi (6-7), che vuol dire interagire in un tempo che il cervello fatica a percepire come distante. Sono questi i tre pilastri principali del 5G, che lo rendono ormai indispensabile, soprattutto per sfruttare appieno il potenziale di Industry 4.0.

Non c’è da stupirsi se Bosch ha scelto di allestire le proprie reti 5G per migliorare la sua competitività – questo è stato possibile grazie a un recente cambio di prassi a opera dell’Agenzia federale tedesca preposta alla gestione delle reti, che ora permette alle aziende di ottenere licenze per uso privato. Nei prossimi mesi, la multinazionale tedesca condurrà test sul 5G nei suoi stabilimenti e nel campus di ricerca di Renningen, in preparazione del lancio nelle attività di produzione dell’azienda.







«Essendo un’azienda IoT, Bosch ha iniziato presto a eseguire attività di ricerca nel campo del 5G – ha dichiarato Michael Bolle, Cdo e Cto del Gruppo Bosch – Il nuovo standard di comunicazione è la chiave della guida autonoma e connessa e un elemento essenziale della fabbrica del futuro».

 

Il 5G e la smart factory

Tecnologie Bosch con uso del 5G

«Nella nostra vision della fabbrica del futuro, gli unici elementi fissi sono i pavimenti, i muri e i soffitti. Tutto il resto è mobile e può essere configurato a piacere». È con queste parole che Rolf Najork, membro del Board of Management responsabile della tecnologia industriale, commenta l’arrivo delle reti 5G private per gli stabilimenti Bosch.

Robot mobili, veicoli per il trasporto autonomo e nuovi sistemi di assistenza quali gli occhiali intelligenti, che offrono ai collaboratori un supporto ottimale, necessitano di una potente infrastruttura wireless che permetta una comunicazione efficiente tra operatori umani, macchine e altre apparecchiature.

«A tale scopo – sottolinea Andreas Müller, ricercatore Bosch e presidente della 5G Alliance for Connected Industries and Automation (5G-ACIA) internazionale – serve un sistema di trasmissione dei dati affidabile, sicuro e ad alta velocità, con brevi tempi di risposta, e tutto ciò è realizzabile con il 5G». Il 5G non soltanto offre un mezzo per connettere in modo efficiente dispositivi mobili e sensori wireless, ma fornisce anche la base per sistemi completamente nuovi. Per esempio, permette di controllare un robot mobile in tempo reale utilizzando i dati memorizzati in un cloud di produzione locale, riducendo i costi, aumentando la flessibilità e semplificando la manutenzione. Inoltre ottimizza il comando delle macchine.

«Entrando oggi in una fabbrica, si nota che pressoché tutte le macchine sono dotate di una console di comando con pulsante di arresto di emergenza – prosegue Müller – Per fermare la macchina è necessario che qualcuno prema quel pulsante. Con il 5G, non serve che l’operatore si trovi vicino alla macchina: l’arresto di emergenza e altre funzioni possono essere eseguiti da un dispositivo mobile. Così, il lavoro dell’operatore risulta più semplice e si riducono i costi».

 

Il 5G e la sicurezza delle reti

Le reti 5G locali eliminano la dipendenza da fornitori terzi: infatti, allestendo e utilizzando reti wireless proprie, i produttori possono configurarle in modo da soddisfare le esigenze delle applicazioni industriali di comunicazione. Inoltre, questa soluzione offre loro il pieno controllo sugli aspetti importanti per la sicurezza. Per esempio, se la rete pubblica è sovraccarica, le reti 5G locali permettono alla fabbrica di continuare a essere operativa senza perdere il controllo del sistema. «Le reti campus – conclude Müller – ci permettono di decidere autonomamente quale architettura e quali caratteristiche di sicurezza sono più adatte per le nostre esigenze, nonché quali attrezzature utilizzeremo per implementarle. Inoltre, ci consentono di sapere chi ha accesso a componenti e dati specifici». In questo modo si riducono i rischi aziendali e si preserva la sovranità dei dati. Per la connessione a Internet e altre reti pubbliche si utilizzano interfacce dedicate continuamente monitorate.














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