Blockchain e Ai: da settembre le domande per accedere agli incentivi per imprese e centri di ricerca

di Caterina Montesi ♦︎ Il fondo può contare su un budget di 45 milioni di euro. I progetti che possono accedere devono prevedere spese e costi ammissibili inclusi tra i 500mila e i 2 milioni di euro

Dal 21 settembre le imprese e i centri di ricerca possono inviare la domanda di accesso alle agevolazioni per realizzare progetti di ricerca e innovazione tecnologica per lo sviluppo dell’IA, della blockchain e dell’Internet of Things. Le agevolazioni sono rivolte alle imprese di tutte le dimensioni e ai centri di ricerca e riguardano progetti che prevedano attività di ricerca, sviluppo e innovazione finalizzate al sostegno delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza artificiale, blockchain e IoT in alcuni settori chiave dell’industria italiana. A fissare le regole di accesso agli incentivi è il Ministero dello sviluppo economico tramite il decreto che rende note le modalità e i termini di presentazione delle domande per richiedere i finanziamenti del Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things.

Un fondo che può contare su un budget di 45 milioni di euro che finanzia progetti che prevedano la realizzazione di attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione dell’organizzazione di processo finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza artificiale, blockchain e IoT nei seguenti settori:







  • industria e manifatturiero;

  • sistema educativo;

  • agroalimentare;

  • salute;

  • ambiente ed infrastrutture;

  • cultura e turismo;

  • logistica e mobilità;

  • sicurezza e tecnologie dell’informazione;

  • aerospazio.

I progetti che possono accedere alle agevolazioni del fondo devono prevedere spese e costi ammissibili inclusi tra i 500mila e i 2 milioni di euro. Possono presentare domanda di accesso le imprese di ogni dimensione – costituite in forma societaria e che esercitano attività industriali di produzione di beni e servizi, agro-industriali, artigiane, di trasporto, di servizi alle imprese – i centri di ricerca con personalità giuridica. Ammissibili anche le grandi imprese purché nell’ambito di un progetto che preveda una collaborazione effettiva con Pmi. Si possono presentare anche progetti in forma congiunta, fino ad un numero massimo di cinque partecipanti per ciascun progetto.

Le agevolazioni possono essere concesse in forma di finanziamento agevolato, contributo in conto impianti, contributo in conto capitale, contributo diretto alla spesa, contributo in conto interessi e partecipazione al capitale di rischio (venture capital). In alternativa l’intervento del Fondo può essere attuato – in funzione della natura dei progetti o delle iniziative e degli obiettivi generali perseguiti – anche tramite appalti pre-commerciali e appalti pubblici di soluzioni innovative. Le domande possono essere inviate a partire dal 21 settembre 2022. Per facilitare la predisposizione della domanda è stata inoltre prevista, dal 14 settembre, una fase di precompilazione che consentirà di avviare l’inserimento della documentazione sulla piattaforma online. Il bando è “a sportello”, quindi non è prevista una data di scadenza per la presentazione delle proposte progettuali ma le richieste saranno accolte nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

Per saperne di più














Articolo precedenteAlberto Pinori riconfermato presidente di Anie Rinnovabili
Articolo successivoSegreti e strategie di Oracle Italia, che investe, assume e…






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui