Che cosa c’è all’interno di una smart factory? Viaggio tra le tecnologie di Bi-Rex

di Chiara Volontè ♦︎ Dai cobot alle dashboard di lettura dati macchina in real time fino ai prototipi di additive manufacturing: Stefano Cattorini, direttore del competence center, ci mostra le novità sviluppate a Bologna. Test before invest: l’importanza di testare in un ambiente industriale. Upskilling e formazione: l’ecosistema dei centri di competenza. Industria: l’Osservatorio Mecspe sul III quadrimestre 2022

Area Pilota Bi-Rex

«Vogliamo che le imprese tocchino con mano le tecnologie e le testino. Per questo al Bi-Rex è possibile utilizzare la nostra linea pilota, specchio di una vera smart factory».

È Stefano Cattorini, direttore presso il Bi-Rex di Bologna, a farci da Virgilio attraverso le tecnologie che il competence center ha sviluppato e finanziato negli ultimi tre anni. Industria 4.0, additive manufacturing, utilizzo di dati manifatturieri, progetti di agrovoltaico e agritech: sono queste la aree su cui il centro di competenza si è focalizzato maggiormente. «In occasione del Mecspe abbiamo mostrato ai visitatori diversi manufatti che rappresentano alcune tra le differenti tecnologie che noi sviluppiamo in Bi-Rex – prosegue Cattorini – In questo modo le imprese hanno potuto farsi un’idea di cosa si trova all’interno di una fabbrica intelligente. Dai robot collaborativi alle dashboard di lettura dei dati macchina in real time interconnesse al nostro centro di controllo numerico a Bologna, fino ai prototipi frutto delle nostre lavorazioni di additive manufacturing sia metallica che polimerica».







Non solo: per supportare le organizzazioni, in modo particolare le pmi, nel percorso di digitalizzazione e implementazione di tecnologie abilitanti industria 4.0, il centro di competenza organizza anche tutta una serie di eventi in collaborazione con aziende e università. Durante questi appuntamenti si racconta l’ecosistema dei competence center, che fungono da ponte tra ricerca e impresa.

Test before invest: l’importanza di testare la tecnologia

Stefano Cattorini, direttore generale di Bi-Rex

«Il test before invest è forse il servizio più importante che offriamo, specialmente per una pmi – spiega Stefano Cattorini – Le piccole imprese magari hanno individuato il credito di imposta e il 4.0 per aiutarsi a innovare, ma devono essere selettive e capire quali innovazioni hanno impatto sui propri processi produttivi e sul proprio business». E nulla è meglio di una smart factory come quella proposta dalla linea pilota di Bi-Rex per le aziende, perché qui possono testare sia il singolo caso d’uso, sia il proof of concept più complessi tra diverse tecnologie. Le organizzazioni hanno a disposizione un ambiente industriale con le medesime caratteristiche di un plant vero: se un progetto funziona sulla linea pilota, allora è replicabile.

Industria: l’Osservatorio Mecspe sul III quadrimestre 2022

Il fatturato dell’industria nel 2022 ha ottenuto complessivamente una crescita annua sensibile, pari a +18,0%, pur registrando un rallentamento nella seconda metà dello scorso anno. Un comparto, quello dell’industria manifatturiera, che con le sue 457mila imprese attive si conferma un pilastro per il tessuto produttivo italiano. Secondo l’Osservatorio Mecspe sul III quadrimestre 2022, nonostante l’impatto che nell’ultima parte dell’anno hanno avuto l’aumento dei prezzi delle materie prime (per il 75%) e dei costi energetici (per il 73%), quasi 8 imprese su 10 hanno archiviato l’ultimo quadrimestre del 2022 con un fatturato in crescita o stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e ben tre quarti hanno potuto contare su un portafoglio ordini adeguato. A questi si aggiungono un alto livello di soddisfazione relativo all’andamento della propria azienda (positivo per il 68%) e una fiducia generale che vede solo una piccola quota critica (5%).

Sulla scia di questi risultati, anche le previsioni per il 2023 mostrano uno scenario positivo, ma bisognerà capire come evolveranno alcuni fattori esterni che non dipendono direttamente dalle imprese. Il caro energia fa sicuramente meno paura (16% vs 49% a ott. ‘22), ma aumentano le incognite dovute all’inflazione (la teme il 17%; + 12 p.p. vs ott. ‘22) e all’evoluzione della guerra Russia-Ucraina (per il 22%). Nonostante questo, ben 8 imprenditori su 10 prevedono di chiudere il 2023 con un fatturato in aumento o stabile, potendo contare su una previsione di crescita del mercato nei prossimi tre anni. «Dai dati si evince come per le imprese sia ormai fondamentale avviare percorsi di trasformazione digitale, in ottica di trasferimento tecnologico e miglioramento delle competenze – commenta Cattorini – I Competence Center hanno un ruolo fondamentale in questo contesto ed è con grande entusiasmo che Bi-Rex ha deciso di partecipare anche quest’anno a Mecspe: l’innovazione delle aziende si configura sempre più come tema strategico di cruciale importanza per il sistema paese e la nuova edizione rappresenta un importante momento di incontro e confronto con tutti gli interlocutori che vedono nell’Industria 4.0 una opportunità da non perdere».

I manufatti che rappresentano alcune tra le differenti tecnologie che si sviluppano al Bi-Rex raccontati da Stefano Cattorini

 

L’ecosistema dei Competence Center: i vantaggi per l’industria

La dashboard di lettura dei dati macchina in real time interconnessa al centro di controllo numerico a Bologna

I risultati dell’Osservatorio Mecspe relativamente alle competenze rilevano che la metà delle imprese non ha ancora la consapevolezza di doversi dotare di nuove skill e di intraprendere corsi di formazione per eseguire l’upskill del proprio personale. I competence center, da questo punto di vista, costituiscono un ecosistema fondamentale perché compiono, in modo del tutto gratuito, un’attività di orientamento e di alfabetizzazione alle tecnologie. E costituiscono un ponte tra il meglio della ricerca, dell’università e delle imprese: riescono a creare percorsi formativi customizzati che permettono alla singola azienda di fare l’upskill del proprio personale, di capire cosa vuol dire digitalizzare i processi. «La consapevolezza a volte non c’è fra le imprese perché c’è anche un limite culturale – prosegue il direttore di Bi-Rex – digitalizzare vuol dire spesso incidere anche sui processi organizzativi di un’azienda, e sono aspetti che richiedono anche una certa attenzione culturale che ancora va creata».

Un ulteriore tassello nel processo di supporto alla digital transformation consiste nello spiegare alle imprese quanto è importante che abbiano la capacità di collezionare i dati, perché spesso le singole organizzazioni non si rendono neanche conto di quanti dati genera il loro processo produttivo. «Oggi la tecnologia permette di trattare i dati in totale sicurezza – commenta Stefano Cattorini – noi abbiamo varie soluzioni di edge computing, dove il dato e l’intelligenza sono a bordo macchina, non escono dal plant. Spieghiamo alle aziende, e abbiamo iniziato a implementarla sulla nostra stessa linea, quale architettura di cybersecurity mette al riparo da attacchi informatici, attraverso tutta una serie di regole e tecnologie che permettono di tenere segrete, segregate e sicure le informazione, condividendo quella parte che si deve condividere. La digitalizzazione ti espone a dei rischi, ma se ti sei preparato dal punto di vista nozionistico e di architettura sei al riparo da cyber attacchi».

Bi-Rex in pillole

Bi-Rex Linea Pilota

Bi-Rex è uno degli otto Competence Center nazionali istituiti dal Ministero dello Sviluppo Economico nel quadro del piano governativo Industria 4.0, con focus specializzato sul tema Big Data. Nato nel 2018 e con sede a Bologna, si tratta di un Consorzio pubblico-privato che raccoglie in partenariato 60 player tra Università, Centri di ricerca ed Imprese di eccellenza per assistere le aziende, e in particolare le Pmi, attraverso una variegata serie di servizi. In particolare, il competence center guidato da Stefano Cattorini supporta le aziende nei processi di innovazione tecnologica, favorendo l’adozione delle tecnologie abilitanti Industria 4.0 e facilitando lo scambio di “best practices” e il trasferimento tecnologico.

Al Bi-Rex le imprese possono “toccare con mano” la tecnologia ed eseguire test before invest sulla linea pilota messa a disposizione dal competence center: un impianto esempio di smart factory progettato per anticipare i processi di trasformazione digitale, supportare l’innovazione tecnologica delle imprese e aumentare il valore aggiunto dei prodotti aziendali.














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