Report Bdo Horizons: operazioni M&A giù del 50% nel Q2 2020

Il settore più colpito è stato il Leisure, che fa registrare un -70%. Farmaceutico, medico e biotech hanno retto meglio. I Paesi del Sud Europa hanno esibito le peggiori performance. Ma arrivano i primi segnali di ripresa

Secondo il report Horizons, il Sud Europa ha fatto registrare una delle performance peggiori negli ultimi 12 anni in termini di numero di deal conclusi.
Secondo il report Horizons, il Sud Europa ha fatto registrare una delle performance peggiori negli ultimi 12 anni in termini di numero di deal conclusi.

Il covid ha colpito duro il mercato. Le aziende hanno dovuto rivedere i loro piani e le priorità di business a causa della pandemia. A livello globale le operazioni M&A, Mergers & Acquisition, nel midmarket sono crollate del 30% nel primo trimestre del 2020, e hanno visto un ulteriore calo del 23% nel Q2, come indica il report Horizons di Bso. Il settore più colpito è stato quello del Leisure, che ha visto un crollo del 70%, seguito da Business services, Enery e Industrial & Chemicals per il quali il calo è delle operazioni è stato del 50%.  Hanno invece tenuto Food, e-commerce e IT, che in certi casi hanno anche visto una crescita.

I Paesi che hanno esibito le peggiori performance sono stati quelli del Sud Europa, Italia inclusa, con un calo un calo nel Q2 del 31,3% rispetto al trimestre precedente e solo 70 operazioni concluse. Le poche operazioni concluse, però, sono di maggior valore, segno che le aziende si sono concentrate su poche operazioni ma di portata maggiore. Rispetto allo stesso periodo del precedente anno, però, il calo è stato in ogni caso significativo sia per volume sia per valore: -54,9% e -47,1%, rispettivamente.







Guardando alle operazioni realizzate nel settore del Private Equity, emerge che queste rappresentano il 27.8% del totale nel Q1 2020 e il 30.4% del Q2 2020, un incremento che si riscontra anche rispetto allo stesso periodo del 2019, quando i deal di questo settore rappresentavano il 28.6% del totale. Differente la situazione in termini di valore, con le operazioni che nel Q2 2020 hanno fatto registrare un valore totale di $2 miliardi, con una riduzione del 24.5% rispetto al Q1 2020. Il valore dei deal realizzati nel Q2 2020 nel settore PE rispetto al totale delle operazioni concluse è calato del 3.3% se confrontato con quello del Q1 2020, con una riduzione ancora maggiore rispetto al Q2 2019 che rappresentava il 38.6% del valore totale delle operazioni.

Limitando l’analisi all’Italia, il Q2 ha visto diverse operazioni di una certa rilevanza, come l’aumento di capitale di oltre 300 milioni di dollari annunciato a fine giugno da Società Cattolica di Assicurazioni che sarà eseguito da Assicurazioni Generali, che diventerà azionista con una quota del 24.4%. Sempre nello stesso periodo, Azimut Holding e Canson Capital Partners hanno siglato un accordo che prevede l’acquisizione di una quota fino al 3% di Inwit da Telecom Italia.

«Come era prevedibile, le attività di M&A hanno subito una brusca frenata nel secondo trimestre sulla scia di quanto avvenuto nel Q1, periodo durante il quale le aziende hanno pensato, in primis, alla sopravvivenza del proprio business», ha dichiarato Stefano Variano, partner advisory di Bdo Italia. «Tuttavia, quello che abbiamo potuto constatare è che nell’ultimo periodo cominciano a intravedersi segnali di ripresa per quanto riguarda il settore M&A che, dopo i mesi iniziali, torna a essere uno strumento su cui le società più solide a livello finanziario puntano per rafforzare la propria posizione».














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